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Si è spento nel Signore il padre Michele Botto Steglia

 "Vieni servo buono e fedele..."

Questa notte si è spento nel Signore il padre Michele Botto Steglia.
Biellese, entrato postulante nei rosminiani nel 2007, era malato da tempo.
Da Settembre era vice rettore del collegio rosmini di Stresa.
È stato prefetto degli scolastici, padre Maestro dei Novizi della provincia italiana, rettore del Sacro Monte Calvario. Il ministero pastorale lo ha caratterizzato negli anni di vicario parrocchiale responsabile dell' oratorio beato rosmini a Milano. A Ottobre 2023 è divenuto parroco a Roma allo Spirito Santo all'Eur, ministero che le condizioni di salute gli hanno impedito di esercitare dopo pochi mesi.
Chiediamo preghiere per il Suo suffragio e per la famiglia, in particolare la mamma e la sorella e i nipoti.
Il Beato Rosmini con gli angeli e Santi lo accompagni all'incontro con il Signore Risorto, Via, Verità e Vita.
Dalla Pagina Facebook dei Rosminiani

Celebrazione della Festa della Cella: ricordato l'arrivo di Antonio Rosmini al Sacro Monte Calvario

 

È stata celebrata ieri la messa della festa della Cella, che ricorda l'arrivo di Antonio Rosmini al Sacro Monte Calvario di Domodossola nel 1828, la celebrazione è stata presieduta dal vescovo di Novara Monsignor Franco Giulio Brambilla e concelebrata dal vicario episcopale don Luigi Preioni, dal rettore del Sacro Monte Calvario  don Gianni Picenardi e da numerosi padri rosminiani e sacerdoti di Domodossola e dintorni.

Alla funzione erano presenti suore, ascritti rosminiani provenienti oltre che da Domodossola anche da Stresa, da Milano. Nei primi banchi erano presenti il sindaco Lucio Pizzi e il vicesindaco Franco Falciola,, la presidente dell'Ente di gestione dei sacri Monti del Piemonte Francesca Giordano,  e il vice presidente Maurizio De Paoli  esponenti delle forze dell’ordine,  rappresentanti del Consorzio volontario per il restauro delle Cappelle.

“Rosmini arrivò al Calvario di  Domodossola che era un castello diroccato - ha detto Monsignor Brambilla -  il suo amico Manzoni si oppose al fatto che  volesse  trovare casa  qui. Rosmini nativo da  Rovereto che era a quel tempo sotto l’influsso austriaco  si rifugia in questa zona che era sotto l’influenza dei francesi per avere qualche respiro di libertà in più. Passa tutta la Quaresima nella preghiera e nella ricerca della volontà di  Dio sul suo futuro”.  

Il vescovo ha definito Rosmini l’ultimo pensatore integrale . “Rosmini – ha detto monsignor Brambilla – ha avuto un solo difetto : è nato con un secolo di anticipo”. Il vescovo ha concluso il suo intervento con una riflessione sul libro di Rosmini “Le massime di perfezione cristiana” soffermandosi sulla sesta Massima .

ossolanews.it

I padri rosminiani di Domodossola celebrano la Festa della Cella, la ricorrenza che ricorda l’arrivo al Sacro Monte Calvario del Beato Antonio Rosmini. Il Vescovo Brambilla a Domodossola


I padri rosminiani di Domodossola celebrano la Festa della Cella, la ricorrenza che ricorda l’arrivo al Sacro Monte Calvario del Beato Antonio Rosmini. Quest’ultimo vi giunse il 20 febbraio 1828, quell’anno giorno del Mercoledì delle Ceneri. Questi i prossimi appuntamenti in programma:

Sabato 17 febbraio, alle 18.00, la messa solenne in Collegiata a Domodossola, celebrata da Mons. Franco Giulio Brambilla, Vescovo di Novara. A seguire, dalle 19.45, la cena al Sacro Monte Calvario (prenotazioni entro mercoledì 14 febbraio al numero 0324242010).

Il 18 febbraio, prima domenica di Quaresima, alle 10.00 la santa messa nell’Oratorio dell’Addolorata; alle 15.00 la Via Crucis, seguita alle 16.30 dalla santa messa in Santuario.

Il 19 febbraio, alle 16.30, la santa messa nell’Oratorio dell’Addolorata, con un momento di riflessione rosminiana e preghiera nella “Cella” del Beato Antonio Rosmini.

Il 20 febbraio la Festa della Cella: alle 16.30 la santa messa nell’Oratorio dell’Addolorata, seguita dalla processione e una preghiera nella “Cella”.

Il 23 febbraio i cinque Venerdì di Quaresima, alle ore 18.00 nel Santuario della Madonna delle Grazie: Spiritualità e arte per il tempo di Quaresima.

Infine, domenica 25 febbraio alle 18.00, in Sala Bozzetti, il Concerto della Cella, che inaugura la Stagione Artistica 2024 della Cappella Musicale del S. Monte Calvario, con Silvia Arfacchia al violino e Francesca Cavallo all’arpa.

ossolanews.it

Il Sacro Monte Calvario di Domodossola. Un luogo in cui la spiritualità rosminiana dialoga con la natura, il silenzio e l’arte

Sorto nella prima metà del XVII secolo per volontà di due cappuccini del convento di Domodossola, Gioacchino da Cassano e Andrea da Rho, venne dedicato alle tappe della passione di Cristo. Il percorso in ascesa, che collega l’antico borgo di Domodossola al Colle di Mattarella, fu pensato con l’intenzione devozionale di rappresentare, idealmente e fattivamente, la salita al Calvario.

Le sue vicende costruttive, condizionate da altalenanti momenti, furono caratterizzate, a seguito delle soppressioni napoleoniche, da una fase di abbandono del complesso, divenuto dapprima una caserma militare e caduto in un progressivo declino.

La sua rinascita iniziò a partire dal 1828 quando il conte Giacomo Mellerio, figura ossolana di grande rilievo, convinse l’abate roveretano Antonio Rosmini a scegliere il colle di Mattarella come luogo di fondazione dell’Istituto della Carità, cui oggi appartengono i rosminiani.

Gli anni successivi videro i Rosminiani sempre più coinvolti nella gestione del Calvario e promotori della costruzione di alcune cappelle rimaste irrealizzate. Tra gli artisti di maggior fama Dionigi Bussola, protostatuario del duomo di Milano, fu certamente il più grande e coinvolgente autore con i capolavori delle cappelle della Croce (XII) e della Deposizione (XIII), modellate all’interno del Santuario del SS. Crocifisso, e del Cristo morto nel Sepolcro (cappella XIV); dopo il Bussola l’altro grande statuario fu lo scultore milanese Giuseppe Rusnati, noto per la sua attività al Sacro Monte di Varese.

La parte superiore del complesso sacro si snoda tra le ultime cappelle e i giardini del Belvedere realizzati attorno ai resti delle mura del castello di Mattarella, articolato edificio la cui storia archeologica affonda in età romana, longobarda e medievale; da lì la bellezza delle Alpi e il panorama sulla Val d’Ossola non può che catturare l’attenzione dei pellegrini e dei visitatori, mentre all’interno del convento si può visitare la cella del beato Rosmini.

Il Sacro Monte Calvario è oggi sede del Centro Spiritualità Rosminiana e del Noviziato Italiano e, oltre a seguire la formazione dei novizi dell’ordine, offre a tutti una valida occasione di riflessione ed esperienza interiore in un contesto dove la spiritualità dialoga in maniera ottimale con l’arte, il silenzio e la natura, con possibilità di passeggiate lungo itinerari di grande gradevolezza come l’antica “Via dei torchi e dei mulini”.

Il Sacro Monte, di proprietà dei padri rosminiani, è amministrato, per la parte del complesso monumentale e naturalistico ed unitamente agli altri sei Sacri Monti piemontesi, dall’Ente di gestione dei Sacri Monti (Ente strumentale della Regione Piemonte), e dal 2003 fa parte del sito seriale UNESCO “Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia”.

FONTE: turismo.chiesacattolica.it

Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - turismoculturale@yahoo.it 

Turismo Culturale Viaggi News - Turismo Culturale

Centro Spiritualità Rosminiana Borgata Sacro Monte Calvario, n. 8 28845 Domodossola (VB)
Telefono: + 39 0324 24 20 10


PSALLITE SAPIENTER CORSO DI CETRA PER LA LITURGIA 27 - 30 luglio 2023 CASA DI SPIRITUALITÀ “SACRO MONTE CALVARIO” DOMODOSSOLA (VB)

Fin dal lontano 1657 il Sacro Monte Calvario di Domodossola è stato un luogo di pace e di preghiera. Dal 1828, con la venuta di Antonio Rosmini, divenne la culla dell'Istituto della Carità (Padri Rosminiani) da lui fondato. Dal 1976 questo luogo di meditazione è diventato un’oasi per l'ospitalità di quanti desiderano nella pace e nel silenzio incontrare Dio.

Qui ha sede anche il Noviziato Rosminiano che, nella splendida cornice delle montagne che circondano il Sacro Monte e i suoi luoghi di fede e devozione, trova il luogo ideale per ospitare una sessione di I° e II° livello del Corso di Cetra per la Liturgia, ormai giunto alla sua 25^ stagione estiva.

Il corso, denominato "Psallite Sapienter", si tiene ogni estate in molte le regioni italiane ed è espressamente indirizzato ai membri delle congregazioni monastiche e degli istituti religiosi, ma anche a tutti quei laici che si dedicano all'animazione musicale delle assemblee liturgiche parrocchiali e dei movimenti ecclesiali.

Il corso è residenziale e si svolge su 4 giorni consecutivi interi (orario delle lezioni: dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18). Non sono ammessi allievi uditori e non ospitati presso la struttura, ad eccezione dei residenti a Domodossola e dintorni. Questa sessione del corso prevede lezioni collettive ed individuali che prenderanno in esame soprattutto le pratiche dell'accompagnamento, con particolare riferimento alla liturgia delle ore e alla salmodia.

I° CORSO PER ALLIEVI PRINCIPIANTI

Per partecipare al corso di I° Livello non sono necessarie specifiche competenze in ambito musicale e/o liturgico. Da vent’anni inoltre, per un più efficace successo formativo, è stato attivato per quanti sono completamente privi di qualsiasi cognizione musicale anche un corso introduttivo di teoria e armonizzazione del canto dato, funzionali all’apprendimento dell’accompagnamento della Liturgia delle Ore con la cetra. Tale corso, tenuto dal M° Massimo Encidi, prevede l’acquisizione delle competenze di teoria e armonia di base tali da rendere il corsista abile all’accompagnamento della Liturgia delle Ore, ma è aperto anche a chi intende approfondire le proprie nozioni di armonia modale e tonale. Tutti i corsisti accompagneranno la liturgia vespertina con la comunità ospitante. Il possesso dello strumento è requisito preferenziale, ma non indispensabile, essendo stato istituito un servizio gratuito di noleggio strumento.

PROGRAMMA I° CORSO

Il corso si sviluppa secondo due modalità di insegnamento:

LEZIONI COLLETTIVE di teoria musicale e di storia e teoria dello strumento, che fanno riferimento all’apprendimento delle nozioni di base utili all’accompagnamento liturgico e alla conoscenza dello strumento.

LEZIONI INDIVIDUALI o per gruppi omogenei, nelle quali vengono riprese le nozioni teoriche, corredate da esercizi e laboratori di accompagnamento finalizzati all’analisi delle varie pratiche esecutorie (accompagnamento del canto solista e comunitario).

II° CORSO PER ALLIEVI AVANZATI

Verrà attivato anche un Corso di II° Livello per allievi già esperti che intendono perfezionare il repertorio per la Celebrazione Eucaristica. Il II° Corso di Cetra per la Liturgia si rivolge ad allievi che hanno già effettuato studi musicali professionali o hanno già frequentato il I° corso. E’ pensato per quanti intendono usare la cetra non solo per l'accompagnamento della Liturgia delle Ore, ma per eseguire brani di repertorio, adatti all'accompagnamento della Celebrazione Eucaristica. Comprende lezioni teoriche collettive e lezioni di strumento individuali, sia al mattino che al pomeriggio.

Il corso teorico verterà sugli argomenti tralasciati o solo accennati nel I° corso, quali la notazione mensurale, la scrittura polifonica su due pentagrammi, ecc. mentre la parte strumentale affronterà quegli aspetti tecnici più avanzati necessari ad una buona esecuzione. Il possesso dello strumento è requisito preferenziale nella precedenza di iscrizione, ma non indispensabile, essendo stato istituito un servizio gratuito di noleggio strumento.

PROGRAMMA II° CORSO

Il corso si sviluppa secondo due modalità di insegnamento:

LEZIONI COLLETTIVE sulla notazione mensurale e la scrittura polifonica su due pentagrammi oltre a molti altri argomenti che saranno valutati e proposti dal docente a partire dalle esigenze dei vari partecipanti alla sessione.

LEZIONI INDIVIDUALI o per gruppi omogenei sulla tecnica cetristica. Saranno analizzati e studiati brani tratti dal repertorio originale o in trascrizione indicati per le varie parti del Comune della Messa (Introito, Gloria, Salmo responsoriale, Alleluja, Sanctus, Communio).

COME ISCRIVERSI

Al fine di garantire l'alto profilo tecnico delle lezioni individuali il numero massimo di partecipanti è fissato a 15. Occorre pertanto iscriversi al Corso con largo anticipo telefonando al numero verde gratuito 800.820.796 per verificare che siano rimasti posti liberi. Una volta verificata la presenza di posti a disposizione è possibile procedere all’iscrizione compilando il modulo di iscrizione

RECAPITI PER L'OSPITALITÀ

Il Centro di Spiritualità Rosminiana “Sacro Monte Calvario” (Borgata Sacro Monte Calvario, 8) di Domodossola offre ospitalità in pensione completa ai partecipanti del Corso di Cetra. Non sono ammesse partecipazioni parziali o non residenziali. Per prenotare il soggiorno: Tel. 320 3385351 oppure 0324 242010. e-mail: rettorecalvario@hotmail.com


 

Il rettore del Sacro Monte, don Michele Botto su Rosmini: “L’attualità del suo messaggio è che anche oggi è possibile diventare Santi”

 

Il 20 febbraio in città si ricorda l'anniversario dell’arrivo di Antonio Rosmini al Calvario nel 1828 e l’attualità del messaggio del Beato Rosmini, secondo il rettore del Sacro Monte di Domodossola, don Michele Botto, è quello che è possibile anche oggi diventare Santi.

“Possiamo pensare che grazie agli amici Rosmini abbia scelto questo luogo come luogo per la Santità - spiega don Botto - ; lui è arrivato qui prete in ricerca e ha ricercato quel grande ideale che anche monsignor Roberto Farinella, nella celebrazione della Festa della Cella il 19 febbraio, ha sottolineato: 'siate perfetti, siate santi’ . Spesso pensiamo alla Santità come a qualcosa di lontano di irraggiungibile, però possiamo pensare come ci insegna Papa Francesco che la Santità è qualcosa che riguarda il quotidiano e quindi Rosmini ci può dire questo: che ancora oggi si può diventare Santi. Il padre fondatore ha proprio tracciato questo bellissimo progetto con la Carità Universale, dove tutti possono essere coinvolti”.

La beatificazione a Novara nel 2007 ha aperto la strada ad Antonio Rosmini alla canonizzazione, ovvero alla dichiarazione di santità. Perché si arrivi alla canonizzazione, ossia affinché possa essere dichiarato Santo, si deve attribuire al Beato l'intercessione efficace in un secondo miracolo avvenuto successivamente alla beatificazione. Sulla canonizzazione don Botto spiega: “Aspettiamo, ci sono momenti in cui sembra aprirsi qualche porta, altri momenti sembra che ci siano dei blocchi. Però penso, non perché io sia rosminiano, che guardare a Rosmini, alla capacità che ha avuto di ritirarsi, di soffrire, sia per la chiesa sia per il mondo un esempio di Santità. Se poi la Chiesa lo riconosce acquista sicuramente maggior valore ”.

Dopo la festa della Cella, il Santuario del Santissimo Crocifisso, con la Quaresima e la settimana Santa, diventa una meta di fede e luogo particolarmente adatto per la riflessione proposta dalla diocesi per la Quaresima che ha come tema “Ai piedi della croce le parole dell’amore più grande”. Al Calvario il 26 febbraio alle 15 si terrà la via Crucis vicariale e alle 16.30 sarà celebrata la messa nel Santuario del Santissimo Crocifisso.

Ossola News



Morto padre Umberto Muratore: per 37 anni ha guidato il Centro studi rosminiani di Stresa


Aveva 80 anni e ha dedicato la sua vita allo studio del pensiero di Rosmini

E’morto alla soglia degli 80 anni il rosminiano padre Umberto Muratore, una degli studiosi più rappresentativi del pensiero del beato Antonio Rosmini. Per 37 anni è stato il direttore del Centro internazionale di studi Rosminiani di Stresa, incarico che aveva lasciato all’inizio di settembre. Era originario di Acquaro (Vibo Valentia) ed era laureato in filosofia. In anni recenti all’attività di studioso ha affiancato quella di divulgatore con programmi a Radio Maria.

«Posso dire di essere fortunata di aver avuto l'opportunità di approfondire la conoscenza di questo grande uomo in questi due anni da sindaco – lo ricorda in un post il primo cittadino Marcella Severino -, era una persona che affascinava per la sua grande conoscenza dell'essere umano. Un dialogo con lui lasciava era sempre motivo di crescita spirituale. Lo incontravo durante le sue passeggiate sul lungolago, solo e assorto nei suoi pensieri».

La Stampa

Sacro Monte Calvario di Domodossola per un turismo religioso e culturale di qualità

 

(Fonte: dalla pagina Facebook del Rettore)

IL Sacro Monte del nostro territorio, Patrimonio Mondiale dell’Umanità, rappresentano un grande valore artistico, culturale e spirituale per l’intera comunità.

Il complesso del Sacro Monte Calvario di Domodossola – con le sue 15 cappelle dedicate alla Passione di Cristo - si erge sullo storico Colle di Mattarella che sovrasta il capoluogo ossolano. Non perdetevi la possibilità di trascorrere giorni di quiete e silenzio tra fede, natura ed arte: l’ospitalità è offerta tutto l’anno dalla Casa di Ospitalità Religiosa del Sacro Monte Calvario.

Ossola News

Pranzi e Cene alla Casa di Ospitalità Sacro Monte Calvario di Domodossola dei Padri Rosminiani

Per gli ospiti che soggiornano nella nostra Casa di Ospitalità, durante la permanenza,  è servita la gustosa pizza preparata dagli addetti alla cucina. E' possibile per particolari esigenze prenotare pranzi e cene al ristorante della Casa di ospitalità Rosminiana per gruppi, singoli e famiglie.
Per informazioni.: Tel.: + 39 0324 - 24 20 10

PSALLITE SAPIENTER CORSO DI CETRA PER LA LITURGIA al Sacro Monte Calvario di Domodossola 3-6 Luglio 2022

Fin dal lontano 1657 il Sacro Monte Calvario di Domodossola è stato un luogo di pace e di preghiera. Dal 1828, con la venuta di Antonio Rosmini, divenne la culla dell'Istituto della Carità (Padri Rosminiani) da lui fondato. Dal 1976 questo luogo di meditazione è diventato un’oasi per l'ospitalità di quanti desiderano nella pace e nel silenzio incontrare Dio.

Qui ha sede anche il Noviziato Rosminiano che, nella splendida cornice delle montagne che circondano il Sacro Monte e i suoi luoghi di fede e devozione, trova il luogo ideale per ospitare una sessione di I° e II° livello del Corso di Cetra per la Liturgia, ormai giunto alla sua 25^ stagione estiva.

Il corso, denominato "Psallite Sapienter", si tiene ogni estate in molte le regioni italiane ed è espressamente indirizzato ai membri delle congregazioni monastiche e degli istituti religiosi, ma anche a tutti quei laici che si dedicano all'animazione musicale delle assemblee liturgiche parrocchiali e dei movimenti ecclesiali.

Il corso è residenziale e si svolge su 4 giorni consecutivi interi (orario delle lezioni: dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18). Non sono ammessi allievi uditori e non ospitati presso la struttura, ad eccezione dei residenti a Domodossola e dintorni. Questa sessione del corso prevede lezioni collettive ed individuali che prenderanno in esame soprattutto le pratiche dell'accompagnamento, con particolare riferimento alla liturgia delle ore e alla salmodia.

I° CORSO PER ALLIEVI PRINCIPIANTI

Per partecipare al corso di I° Livello non sono necessarie specifiche competenze in ambito musicale e/o liturgico. Da vent’anni inoltre, per un più efficace successo formativo, è stato attivato per quanti sono completamente privi di qualsiasi cognizione musicale anche un corso introduttivo di teoria e armonizzazione del canto dato, funzionali all’apprendimento dell’accompagnamento della Liturgia delle Ore con la cetra. Tale corso, tenuto dal M° Massimo Encidi, prevede l’acquisizione delle competenze di teoria e armonia di base tali da rendere il corsista abile all’accompagnamento della Liturgia delle Ore, ma è aperto anche a chi intende approfondire le proprie nozioni di armonia modale e tonale. Tutti i corsisti accompagneranno la liturgia vespertina con la comunità ospitante. Il possesso dello strumento è requisito preferenziale, ma non indispensabile, essendo stato istituito un servizio gratuito di noleggio strumento.

PROGRAMMA I° CORSO

Il corso si sviluppa secondo due modalità di insegnamento:

LEZIONI COLLETTIVE di teoria musicale e di storia e teoria dello strumento, che fanno riferimento all’apprendimento delle nozioni di base utili all’accompagnamento liturgico e alla conoscenza dello strumento.

LEZIONI INDIVIDUALI o per gruppi omogenei, nelle quali vengono riprese le nozioni teoriche, corredate da esercizi e laboratori di accompagnamento finalizzati all’analisi delle varie pratiche esecutorie (accompagnamento del canto solista e comunitario).

II° CORSO PER ALLIEVI AVANZATI

Verrà attivato anche un Corso di II° Livello per allievi già esperti che intendono perfezionare il repertorio per la Celebrazione Eucaristica. Il II° Corso di Cetra per la Liturgia si rivolge ad allievi che hanno già effettuato studi musicali professionali o hanno già frequentato il I° corso. E’ pensato per quanti intendono usare la cetra non solo per l'accompagnamento della Liturgia delle Ore, ma per eseguire brani di repertorio, adatti all'accompagnamento della Celebrazione Eucaristica. Comprende lezioni teoriche collettive e lezioni di strumento individuali, sia al mattino che al pomeriggio.

Il corso teorico verterà sugli argomenti tralasciati o solo accennati nel I° corso, quali la notazione mensurale, la scrittura polifonica su due pentagrammi, ecc. mentre la parte strumentale affronterà quegli aspetti tecnici più avanzati necessari ad una buona esecuzione. Il possesso dello strumento è requisito preferenziale nella precedenza di iscrizione, ma non indispensabile, essendo stato istituito un servizio gratuito di noleggio strumento.

PROGRAMMA II° CORSO

Il corso si sviluppa secondo due modalità di insegnamento:

LEZIONI COLLETTIVE sulla notazione mensurale e la scrittura polifonica su due pentagrammi oltre a molti altri argomenti che saranno valutati e proposti dal docente a partire dalle esigenze dei vari partecipanti alla sessione.

LEZIONI INDIVIDUALI o per gruppi omogenei sulla tecnica cetristica. Saranno analizzati e studiati brani tratti dal repertorio originale o in trascrizione indicati per le varie parti del Comune della Messa (Introito, Gloria, Salmo responsoriale, Alleluja, Sanctus, Communio).

COME ISCRIVERSI

Al fine di garantire l'alto profilo tecnico delle lezioni individuali il numero massimo di partecipanti è fissato a 15. Occorre pertanto iscriversi al Corso con largo anticipo telefonando al numero verde gratuito 800.820.796 per verificare che siano rimasti posti liberi. 

RECAPITI PER L'OSPITALITÀ

Il Centro di Spiritualità Rosminiana “Sacro Monte Calvario” (Borgata Sacro Monte Calvario, 8) di Domodossola offre ospitalità in pensione completa ai partecipanti del Corso di Cetra. Non sono ammesse partecipazioni parziali o non residenziali. Per prenotare il soggiorno: Tel. 320 3385351 oppure 0324 242010. e-mail: rettorecalvario@hotmail.com


Domodossola: un percorso turistico-culturale dal Borgo al Calvario. Ecco il progetto



Tre milioni di lavori, di cui 1,9 messi dal Comune e 1,1 dalla Fondazione Cariplo per riqualificare tutta l'area dal Borgo della cultura alla partenza della via crucis per il Calvario, da piazza Tibaldi per via Rosmini, largo Madonna della Neve e via Mattarella.

In questi giorni è stato pubblicato il bando per trovare l'impresa che svolga i lavori, la scadenza sarà il 15 gennaio, i lavori, per i tempi tecnici per l'assegnazione, inizieranno verso Pasqua e dureranno, per i tre step del progetto, un anno e mezzo.

Il progetto è stato realizzato dagli architetti Riccardo Gallone e Andrea Forni: “Le modifiche alla viabilità – si legge nella progettazione-sono funzionali a disincentivare il transito dei veicoli, spostandoli su arterie più esterne. Le modifiche previste riguardano l’istituzione di un senso unico di circolazione nelle vie Rosmini e nella via Canuto che alleggerirebbe notevolmente la circolazione automobilistica in piazza Tibaldi. Un aumento notevole degli spazi per la circolazione ciclo pedonale a scapito delle aree di sosta e per la circolazione automobilistica.

I MATERIALI DI PAVIMENTAZIONE

Con il disegno della pavimentazione si riesce a evidenziare le linee dominanti nello sviluppo della città suggerendo diversi modi di utilizzo degli spazi e una gerarchia sull’importanza degli stessi. La variabilità degli spazi di progetto rende necessario l’utilizzo di differenti tipologie di pavimentazione che si differenziano per colore, finitura ma soprattutto per sistema di posa e formato. Molto utili al fine della sottolineatura di allineamenti e prospettive è l’utilizzo di fasce in materiale differente. I materiali proposti sono essenzialmente: – le lastre di serizzo fiammato in formato e senso di posa differenziato nelle aree a vocazione pedonale e il cubetto di serizzo a spacco (che in alcuni casi è disegnato con l’inserimento di fasce in pietra) nelle zone a principale vocazione veicolare. Le fasce ordinatrici sono realizzate con l’acciottolato. Dove possibile verranno conservati e sistemati i marciapiedi esistenti in lastre di beola, in ogni caso le lastre rimosse saranno reimpiegate nella nuova pavimentazione. La riduzione della viabilità automobilistica e l’utilizzo di fasce ordinatrici consentono di evitare il dislivello tra il filo del marciapiede e la strada migliorando notevolmente la percezione degli spazi.

La piazza Tipaldi

L’importanza del luogo nella storia di Domodossola viene evidenziato grazie al disegno e la qualità della pavimentazione: attraverso di essa si vuole recuperare la memoria del passaggio dell’antica strada del Sempione (come già fatto nella adiacente via Osci). Si riprende la pavimentazione prevista per la via Galletti con cubetti e lastra centrale che disegna un'ampia curvature per immettersi nel centro storico. Con il disegno della parte rimanete della pavimentazione si vuole sottolineare la predominanza dell’allineamento perpendicolare alla via Galletti, questo disegno viene rafforzato attraverso l’inserimento di fasce in acciottolato.

Rispetto alla situazione attuale la viabilità è considerevolmente ridotta (sensi unici in via Rosmini e via Canuto e riduzione delle sezioni stradali) da non rendere indispensabile alcuna separazione tra gli spazi, la piazza dovrebbe poter essere percepita completamente libera anche al fine di valorizzare gli importanti edifici che vi si prospettano e non rendere difficoltoso il posizionamento dei banchetti del mercato del sabato. Come per gli altri spazi vengono eliminati i dislivelli esistenti tra marciapiedi e pavimentazione, sottolineando, in questo modo, la prevalenza dell’utilizzo pedonale; le attività esistenti possono utilizzare lo spazio con dehor delimitati da semplici elementi dissuasori in pietra.

La via Rosmini

Su questo asse si concentrano gli interventi più significativi che prendono il via dalla importante modifica alla viabilità automobilistica: oltre all’introduzione del senso unico si prevede la ricollocazione con significativa riduzione di molti dei posti auto oggi presenti. L’obiettivo di progetto è far rivivere l’originale funzione di questo asse viario: una passeggiata alberata con caratteristiche monumentali. Per ottenere questo risultato si recupera il linguaggio urbano tipico delle città ottocentesche: il viale alberato che porta lo sguardo verso qualche elemento dominante (monumento o vista paesaggistica). Nel nostro caso ci è sembrato necessario evidenziare la presenza della chiesa della Madonna della Neve e l'adiacente monumento ai caduti.

La riduzione della larghezza della strada carrabile consente di ottenere marciapiedi molto più larghi che possono ospitare i dehor dei numerosi locali bar/ristoranti presenti. Si prevede la collocazione Un doppio filare di alberi a sostituzione delle alberature esistenti di dimensioni importanti. Si propone di utilizzare l'albero di ippocastano che, oltre a essere un recupero della memoria storica riuscirà in breve tempo a sostituire i grossi alberi di platano esistenti.

Si prevede una pavimentazione tutta sullo stesso filo (senza l’usuale gradino del marciapiede) con una parte centrale in cubetti di serizzo delimitata da grosse fasce di acciottolato;. La parte di strada tra le fasce e la cortina dei fabbricati sarà pavimentata in lastre di pietra (si prevede di recuperare tutte le lastre presenti e ricollocarle). I problemi di viabilità maggiori si concentrano in corrispondenza degli ingressi alle scuole (via C. Battisti) e al Collegio Rosmini; in questa zona si prevede di individuare una serie di parcheggi in linea per consentire la sosta temporanea, risulta indispensabile delimitare questi spazi con idonei elementi di arredo urbano.

L'illuminazione di tipo stradale, con pali alti oltre 10 m., è prevista lungo il lato a nord. Un secondo livello di illuminazione di tipo urbano realizzato con fonti luminose poste alla testa di pali alti circa 3m. È prevista lungo il marciapiede del lato sud, più largo e con le vetrine dei negozi e tavolini dei bar. Lungo questo marciapiede si concentra la maggior parte dell'arredo urbano con sedute a panchina con schienale in legno di tipo classico.

La collocazione di elementi di arredo e illuminazione deve tenere conto della possibilità di posizionamento delle bancarelle del mercato del sabato che si prevede con circolazione dei pedoni lungo il perimetro dello spazio mercato.

La via Mattarella

Nell’attraversamento della tangenziale vengono eliminate tutte le recenti isole spartitraffico eliminando la rotonda e sostituendola con un impianto semaforico. L’organizzazione della viabilità è dato dal disegno evidente della pavimentazione (dove possibile a filo) e delle aree verdi.

Nelle due aree laterali all'incrocio vengono disegnate due aiuola con il logo dell'Unesco e la scritta “Sacri Monti Calvario” in modo da sottolineare la presenza di un'area di grande interesse turistico-culturale. Dopo l'attraversamento della tangenziale la strada veicolare rimane a senso unico ma con sezione più stretta anche in considerazione della progressiva limitazione al traffico della via con la futura apertura di altra strada.

La via Al Calvario

Con questo intervento si vuole dare una immagine completamente diversa a questi spazi valorizzando le emergenze architettoniche presenti (1°, 2° e 3° cappella della via Crucis e fabbricato di proprietà dell’Ente Parco a destinazione di accoglienza turistica) attraverso l’inserimento di nuova pavimentazione in pietra e nuove alberature.

La presenza delle cappelle della via Crucis ha portato alla soluzione di prolungare fino alla partenza e quindi in corrispondenza della prima cappella il disegno della trottatoia che raggiunge la sommità del monte Calvario. In questo caso, essendo pianeggiante, si sostituiscono i conci a spacco tra le trottatoie con i cubetti di serizzo, uniformando con il resto della pavimentazione. Il disegno di questa strada si rapporta alla collocazione delle tre cappelle valorizzandole attraverso la prospettiva centrale creata.

Lungo i lati si introducono brevi filari di alberature o piccoli giardini attrezzati. Lo slargo esistente in corrispondenza dell’incrocio con via Fontana buona viene ridisegnato inserendo una aiuola verde con un albero a foglia caduca che avrà anche l’effetto di allontanare la presenza dell’edificio privato che, per la sua posizione in asse alla via Mattarella, risulta particolarmente incombente. Il tratto verso la via Mattarella viene riproporzionato mediante l’inserimento di un altro filare alberato che sposta l’asse della via sulla 2° cappella e porta in secondo piano l’autorimessa posta di fronte alla 1° cappella che viene liberata da elementi di disturbo"
ticino24.it

Eletto al Calvario di Domodossola il nuovo padre generale dei Rosminiani. A guidare l’ordine è stato scelto padre Marco Tanghetti

 Padre Marco Tanghetti è il nuovo preposito generale dell’Istituto della carità fondato da Antonio Rosmini. L’elezione è avvenuta giovedì al Sacro monte Calvario di Domodossola, dove è in corso il capitolo generale alla presenza di 27 religiosi da tutto il mondo. 

Padre Marco Tanghetti, proveniente dalla parrocchia Beato Rosmini in Milano, ha 56 anni, già preposito provinciale della provincia del Venezuela, è stato tra i formatori del Collegio missionario internazionale dei Rosminiani di Roma e per alcuni anni vicario della carità intellettuale durante il mandato del padre generale James Flynn. Subentra a padre Vito Nardin che guidava l’ordine dal 2013.

lastampa.it

Capitolo Generale dei Rosminiani. I religiosi da tutto il mondo hanno raggiunto il Sacro Monte per eleggere il Padre che guiderà l'Istituto della Carità

 



Il Sacro Monte Calvario sta ospitando religiosi rosminiani da tutto il mondo.  A Domodossola dal 24 al 30 ottobre il Capitolo Generale, che prevede un momento di preghiera, la discussione e in seguito le elezioni del nuovo Padre generale che guiderà l'Istituto della Carità dei Rosminiani. Don Vito Nardin eletto Padre Generale nel 2013 lascia l'incarico per raggiunti limiti di età.

«È previsto - spiega il rettore del Sacro Monte Calvario Michele Botto Steglia - l'arrivo di 23 padri rosminiani provenienti da tutto il mondo, religiosi scelti dai vari confratelli presenti nelle parti del mondo in cui i rosminiani prestano il loro servizio. È un grande momento significativo per noi rosminiani, ma anche un tempo di grazia per la Chiesa Universale tanto amata da Rosmini».

I Rosminiani si sono preparati al Capitolo con la preghiera del “Veni Creator”. L'istituto della Carità è presente oltre che in Italia in Inghilterra, Irlanda, Tanzania, Kenya, Stati Uniti , Venezuela, India e Nuova Zelanda.
Ossola News


Nuovo libro: "La scuola italiana di spiritualità. Da Rosmini a Montini"

Tra la data di nascita del beato Antonio Rosmini (1797) e la data di morte del santo pontefice Paolo VI (1978) intercorrono poco meno di duecento anni. Fulvio De Giorgi, docente di Storia dell’educazione presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, è convinto che nel corso di questi due secoli sia possibile rinvenire una linea che permette a buon diritto di individuare, come indica il titolo di un suo ponderoso volume, La scuola italiana di spiritualità. Da Rosmini a Montini (Morcelliana, pagine 726, euro 35,00). Nei vari capitoli del libro l’autore presenta le componenti fondamentali di tale scuola, innanzitutto identificando in Rosmini l’origine feconda di essa e in Montini la matura conclusione, e cogliendo appieno l’importanza del ruolo di raccordo esercitato in tale contesto dal cardinale Giulio Bevilacqua (1881–1965). Pagine particolarmente illuminanti sono dedicate agli apporti recati dalla spiritualità francescano– cappuccina e da quella filippina. Questa ricostruzione viene condotta anche attraverso la descrizione di varie figure ec- clesiali, la cui importanza non sempre è stata adeguatamente riconosciuta e valutata. De Giorgi individua nel giusto mezzo rosminiano la cifra caratteristica della scuola italiana di spiritualità: «Il Roveretano – egli scrive – infatti rifiutava gli estremismi religiosi: rifiutava cioè, da una parte, il giansenismo ribelle … ma rifiutava anche, dall’altra, certo razionalismo gesuitico ottocentesco ». Il grande pensatore di Rovereto non poteva approvare il pessimismo antropologico insito nella lezione di Giansenio, «ma non poteva neppure accettare l’opposta, anzi, contrapposta posizione di coloro che per difendere la libertà umana, la esaltavano a tal punto da negare ogni guasto della volontà dell’uomo». De Giorgi sottolinea alcuni tratti peculiari del rosminianesimo che, come egli afferma, si ritroveranno lungo tutto il percorso che condurrà il lettore sino alla seconda metà del Novecento. «Le caratteristiche fondamentali della spiritualità rosminiana – si legge nel testo – sono la semplicità della preghiera, un’umiltà radicale, l’importanza attribuita alla Parola di Dio, all’esegesi patristica e alla vita liturgica, un’ecclesiologia di comunione e di libertà, la necessaria presenza della prospettiva escatologica». A queste componenti della spiritualità del beato Rosmini, De Giorgi affianca tre grandi realtà che le sintetizzano e le esprimono appieno: la bellezza, che informò e permeò tutta l’esperienza religiosa del Roveretano; la centralità del cuore, che l’amore divino rinnova completamente; infine, il primato di quella carità che, non casualmente, dà il nome all’Istituto fondato da Rosmini.


È questo, secondo De Giorgi, il terreno fecondo su cui germogliò, si nutrì e crebbe la scuola italiana di spiritualità.

© RIPRODUZIONE RISERVATA Fulvio De Giorgi ricostruisce una linea peculiare che dal beato roveretano risale fino a papa Paolo VI, condotta sul “giusto mezzo” tra opposti estremismi e radicata nell’eredità cappuccina e oratoriana

Nuovo rettore al Sacro Monte Calvario di Domodossola: è don Michele Botto Steglia


Don Michele Botto Steglia, con il Calvario sullo sfondo



Il rosminiano sarà anche maestro dei novizi e parroco di Calice. Prende il posto di padre Pierluigi Giroli