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Turismo al Sacro Monte Calvario di Domodossola




Turismo religioso. Sono oltre 1.600 le strutture italiane a cui ci si potrà rivolgere se si è alla ricerca di un clima di serenità e con la giusta attenzione sia al corpo che allo spirito.

Anche il Sacro Monte Calvario di Domodossola offre ospitalità religiosa.
Centro Spiritualità Rosminiana Borgata Sacro Monte Calvario, n. 8 28845 Domodossola (VB)
Telefono: + 39 0324 24 20 10

Celebrazioni Santuario Santissimo Crocifisso al Sacro Monte Calvario di Domodossola

Santuario Santissimo Crocifisso al SACRO MONTE CALVARIO 

Santa Messa Feriale (da Lunedì al Sabato ore 8 - nella cappella interna dell'Addolorata)

Celebrazioni Domenica e Festivi  Ore 10 e ore 16,30 (orario invernale - nella cappella interna dell'Addolorata)

Gli orari riportati si riferiscono alle celebrazioni feriali domenicali e festive. In caso di particolari necessità nel corso dell’anno, gli orari potranno subire variazioni (per informazioni tel. 0324 242010)

Il Santuario del Santissimo Crocifisso, dalla forma di ottagono allungato, si eleva sulla roccia del Sacro Monte Calvario di Domodossola e fu costruito a partire dal 1657. Nel 1672 fu innalzata la cupola con relativa lanterna e nel 1686 fu realizzato il vestibolo che aggetta sulla facciata. Quest’ultimo è costituito da una volta a botte ed è sostenuto da pilastri e colonne di pietra serpentina locale. Nella volta alcuni angioletti con i simboli della Passione sono stati dipinti da Giovanni di Sampietro. Sia il disegno che la costruzione del santuario sono attribuiti a Tommaso Lazzaro, al quale era stata affidata la realizzazione di altri edifici sacri in Val d’Ossola. Sulla facciata, oltre alla porta e a due piccole finestre devozionali, non sono presenti altre aperture: entrando nel Santuario si nota immediatamente che la maggior parte della luce proviene dalla cupola, creando un’intensa atmosfera di sacro raccoglimento.
Centro Spiritualità Rosminiana Borgata Sacro Monte Calvario, n. 8 28845 Domodossola (VB)
Telefono: + 39 0324 24 20 10







Centro di Spiritualità del Sacro Monte Calvario


Possibile visitare il Centro di Spiritualità del Sacro Monte Calvario, casa madre dei Rosminiani e chiedere ospitalità per l'organizzazione di gruppi oltre che naturalmente di singoli.... Chiedere dell'animatore del centro al numero + 39 0324 24 20 10

Video Casa di Ospitalità Religiosa Sacro Monte Calvario di Domodossola

Video Casa di Ospitalità Religiosa Sacro Monte Calvario di Domodossola

Nel cuore delle Alpi, il Sacro Monte Calvario di Domodossola, sul colle di Mattarella, è raggiungibile in auto o a piedi dal centro cittadino percorrendo una comoda mulattiera, una salita ben illuminate e fruibile anche la sera, accompagnata dalle prime sette cappelle della via crucis. Dal 2003, con gli altri Sacri Monti piemontesi e lombardi, è Patrimonio dell'Umanità Unesco. La sua edificazione parte nel 1657 per volontà di due frati cappuccini che volevano rappresentare, con immagini e statue a grandezza naturale, la passione e morte di Gesù: una sorta di "Bibbia pauperum", un modo per avvicinare i fedeli. Per il complesso una ripresa dei lavori e una rinascita nei primi decenni dell'Ottocento con l'arrivo di Antonio Rosmini che qui ha fondato il suo Istituto della Carità. Hanno lavorato al Sacro Monte domese l'importante plasticatore Dionigi Bussola, protostatuario del Duomo di Milano, e i suoi allievi; all'interno del santuario, sulla sommità del colle, le due cappelle della crocifissione e della deposizione dalla croce e tutta la maestria del Bussola: colpisce la capacità immersiva, estetica e tecnica dello stesso nel plasmare la materia, così una sinfonia di emozioni avvolge lo spettatore. Dopo la visita al sepolcro, particolarità di questo Sacro Monte è la presenza della cappella numero 15, quella della Resurrezione o del Paradiso. Solitamente la via Crucis ne conta 14. Salite ancora qualche gradino: vi accoglierà il parco del Colle di Mattarella con i resti dell'antico castello medievale e con una bellissima vista su Domodossola, sulla piana ossolana, sulle montagne circostanti.


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Lorenzo Peretti in mostra a Domodossola

Casa De Rodis ospita fino al 26 ottobre 2024 la mostra “Lorenzo Peretti (1871 – 1953). Natura e mistero”, organizzata dalla Collezione Poscio di Domodossola e curata da Elena Pontiggia
Lorenzo Peretti, Chiesa di Toceno con paese. Casa De Rodis, 2024
Lorenzo Peretti è stato sicuramente l’artista meno conosciuto della scuola vigezzina, tra i cui componenti figuravano nomi del calibro di Carlo Fornara, pittore che peraltro ha avuto modo di lavorare con Segantini. Un caso eccezionale quello dei vigezzini, formatisi presso la Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini di Santa Maria Maggiore, nata sulla scia di una tradizione di scuole di pittura della Val Vigezzo ma creata grazie ad un lascito testamentario di Jean Valentini. Scuola in cui si insegnavano le stesse materie delle principali accademie italiane, tra cui la nuovissima pittura en plein air introdotta dagli impressionisti, la pittura di paesaggio, il ritratto. Il gruppo della Val Vigezzo si forma con gli insegnamenti dei docenti locali Enrico e Carlo Giuseppe Cavalli. Una valle periferica, isolata, che però già dal 1700 vanta un’importante tradizione di scuole di pittura, fatta soprattutto di immigrati in Francia e in Inghilterra che, tornando in patria, insegnano agli artisti locali le tecniche apprese all’estero.
Lorenzo Peretti, Autoritratto. Casa De Rodis, Domodossola, 2024
Lorenzo Peretti faceva parte di una sorta di triumvirato, completato dal sopracitato Carlo Fornara e Giovanni Battista Ciolina, e dei tre era certamente il meno noto. Questo perché il vigezzino dipinge per soli dodici anni, non espone praticamente mai e soprattutto non apre il proprio studio a nessuno, fatta eccezione per i componenti della propria ristretta cerchia di amici. Rifiuta l’invito di Morbelli a far parte del gruppo dei divisionisti, non aderisce a nessun movimento, non partecipa neanche alle esposizioni dei colleghi. Quale occasione migliore per far conoscere al pubblico moderno l’arte di un pittore locale semisconosciuto ai non addetti ai lavori? La ricerca di Elena Pontiggia scava nella storia espositiva di Peretti e parte da una primissima mostra fatta negli anni ’70 a Santa Maria Maggiore, e poi il vuoto. Paola Poscio, il Museo Immaginario e una serie di collezionisti interessati a ricostruire la storia del pittore hanno contribuito negli anni al ritrovamento e allo studio delle opere di Lorenzo Peretti. 
Lorenzo Peretti, Ritratto della sorella. Casa De Rodis, Domodossola, 2024
Il percorso espositivo a Casa De Rodis inizia al piano terra, con un autoritratto posizionato sul cavalletto originale dell’artista, immagine veicolo della mostra domese. A confronto sono stati messi altri autoritratti e un ritratto di Peretti realizzato da Carlo Fornara, amico e sodale cruciale della carriera del singolare artista. Anche ai piani superiori della mostra vi sono infatti sezioni dedicate al legame con Fornara e Ciolina, gli unici ad aver realmente vissuto da vicino l’esperienza artistica di Peretti. Nato in una famiglia di artisti, il vigezzino dipinge principalmente paesaggi naturali. La natura, in particolar modo quella della Val Vigezzo, è vista come riflesso dell’infinito, un “riverbero di Dio che è presente in tutte le cose”. Ritratti di contadini, scene bucoliche, lavandaie, un realismo sociale portato su tela con uno stile assolutamente libero e per certi versi anarchico. 
Lorenzo Peretti, Conversazione campestre. Casa De Rodis, Domodossola, 2024
Una pittura en plein air che riflette sul rapporto tra uomo e natura, con quest’ultima che prende il sopravvento inglobando i personaggi che compongono le opere. L’uomo, o quello che ne rimane, è spesso una minuscola sagoma nelle opere di Peretti, mentre la natura prende il sopravvento grazie ad abili giochi di colore, sfumature, macchie appena abbozzate. Conversazione campestre, opera di fine ‘800, riprende la sacralità del Concerto campestre e della Sacra Conversazione: tre donne in un bosco guardano in direzioni opposte, conversando con la natura più che tra di loro; il risultato è un’armonia cosmica in cui le tre protagoniste si fondono col paesaggio circostante, una sorta di “testamento spirituale” di Peretti. Un vero testamento – citato in una sezione della mostra – pubblicato a Domodossola nel 2011 sintetizza la poetica e la filosofia dell’artista, che nella seconda fase della carriera si concentra sulla scrittura e mette in piedi una biblioteca esoterica e teosofica composta da una serie di testi piuttosto rari e complessi. 
Lorenzo Peretti, Paesaggio. Casa De Rodis, Domodossola, 2024
Talvolta le opere sono quasi abbozzate, si distingue il contesto naturale ma non i soggetti. Altre volte il non-finito è proprio una scelta artistica di Peretti, che lascia spazio all’interpretazione sebbene sia alle volte complicato riconoscere valli, colori e assonanze di una zona che lui in primis ha indagato, vissuto e sulla quale ha fatto ricerche per decenni. Nell’ultima sala, situata nello spazio ipogeo del museo, sono stati collocati alcuni disegni e bozzetti di Peretti, in cui troviamo rappresentazioni di soggetti della valle, balle di fieno, case di campagna, alberi.  Nella sala adiacente i soggetti si fanno più rarefatti, l’artista abbina la scrittura a piccoli schizzi in cui le scene sono poco chiare, creando ancora una volta un vero e proprio mistero, che motiva ancor di più la denominazione di una mostra la cui quasi totalità delle opere esposte contiene nel titolo parole quali bosco, paesaggio, alberi. Opere di piccolo formato, inadatte a qualsiasi tipo di esposizione o fiera. Peretti ha sempre e solo dipinto ciò che gli piaceva, come voleva, con uno stile non influenzato da movimenti o scuole di pensiero. Il mistero della sua pittura è svelato in una bella mostra che rivela aspetti sconosciuti di una persona, prima che di un artista, che finalmente potrà essere apprezzato anche dal grande pubblico. 
Lorenzo Peretti, Il bosco dei Druidi. Casa De Rodis, Domodossola, 2024

Raduno internazionale, gli spazzacamini 'invadono' Domodossola


 Gli spazzacamini che parteciperanno al Raduno Internazionale in programma questo fine settimana a Santa Maria Maggiore, lunedì 2 settembre arriveranno a Domodossola ospiti della Pro Loco. Giungeranno verso le ore 18.00 presso la stazione internazionale e da lì, in sfilata, percorreranno le vie centrali della città fino a raggiungere largo Madonna della Neve e Palazzo Rosmini, dove saranno ospiti per una cena dai sapori del territorio.

Guidati dai colori del folclore e dalle note della Ossola Sax Swingin’ Orchestra, gli spazzacamini percorreranno corso Ferraris, via Marconi e piazza Cavour, dove li aspetteranno le Fisarmoniche Ossolane. Da via Briona e piazza Convenzione raggiungeranno poi corso Fratelli di Dio e piazza Rovereto per una sosta e poi via verso largo Madonna della Neve, dove sarà possibile, nell'attesa, gustare i Runditt della Accademia.

Sarà un pomeriggio di festa che porta tuttavia il ricordo pesante di anni difficili della storia ossolana, tra fame, emigrazione e dolore dei tanti piccoli rusca. “Proprio per non dimenticare questa realtà che la Valle Vigezzo ha saputo così bene custodire - racconta la presidente della Pro Loco Vanda Cecchetti – abbiamo chiesto di poter ospitare, nelle vetrine che si affacciano sull’itinerario della sfilata, proposte a tema e l’immagine di piccoli spazzacamini che raccontano la loro storia. La figura è ripresa dal monumento a loro dedicato a Malesco. Una figura particolare riporta una dolcissima scultura di Giulio Branca, custodita presso il Museo del Paesaggio, dedicata al saluto di una mamma al suo piccolo che andrà spazzacamino nelle città della bassa. Un ultimo pensiero sarà dedicato allo sfruttamento minorile presente ancora oggi in tante realtà, non sempre lontane”.

Oggi il lavoro dello spazzacamino è un’attività ben gestita, tecnologicamente avanzata e sempre importante, soprattutto nelle nostre zone. “Per questo motivo - prosegue la presidente della Pro Loco - il nostro percorso finirà con la danza festosa che, in onore dei nuovi spazzacamini, le ragazze di Studio Danza L’Arabesque ci regaleranno sulla scalinata d’onore del Palazzo Rosmini”.

Il tema dell’emigrazione sarà argomento di un incontro con lo storico Enrico Rizzi, che ricorderà le storie fortunate di chi, lontano dalla propria terra, ha saputo avviare grandi imprese senza mai dimenticare “La strada di casa”.  Appuntamento giovedì 29 agosto alle ore 21.00 in Cappella Mellerio.

“Un grazie dalla Pro Loco all'amministrazione comunale per il patrocinio e a tutti coloro che, con grande disponibilità, stanno collaborando per costruire e vivere insieme giornate importanti. Un grazie caloroso agli esercenti che hanno condiviso entusiasmo e progetti”, conclude Cecchetti.

Ossola News

L’evoluzione della bellezza nella mostra “I tempi del Bello. Tra mondo classico, Guido Reni e Magritte” a Domodossola


Che cos’è la bellezza? Ogni epoca ed ogni popolo nel corso dei secoli ha dato una risposta, rieletta ed interpretata poi a suo modo da ogni corrente artistica. Quelle risposte ed interpretazioni diverse ora sono esplorati nella mostra I tempi del Bello. Tra mondo classico, Guido Reni e Magritte fino al 25 gennaio a Domodossola presso i Musei civici Gian Giacomo Galletti.
I tempi del bello

Per Leopardi, il Tempo del Bello corrisponde alla Grecia de V secolo a.C., in cui artisti come Fidia, Mirone e Policleto vedevano la bellezza come kalokagathìa, cioè la fusione e l’equilibrio di valori estetici ed etici.

L’esposizione racconta i diversi “Tempi” del Bello, cioè come il concetto di bellezza dal classicismo alla modernità pur mantenendo sempre un legame ed una connessione con i modelli classici, attraverso oltre quaranta opere tra dipinti, sculture marmoree e di bronzo provenienti da importanti musei italiani e prestigiose collezioni private.

Si parte l’esplorazione con delle statue risalenti all’età romana, concesse in prestito dal Museo Nazionale Romano e dalle Terme di Diocleziano ed esposte per la prima volta nel capoluogo ossolano, per poi ripercorrere l’evoluzione della bellezza nel corso dei secoli.

Nel percorso espositivo sono presenti alcuni capolavori di Guido Reni, maestro del Seicento europeo, le cui opere come L’Annunciazione e San Sebastiano dimostrano quanto la sua arte sia stata influenzata dalla statuaria classica e da Raffaello, con un forte equilibrio tra eleganza formale e bellezza spirituale.
La bellezza secondo Rubens, Canova e Magritte

Presente poi Peter Paul Rubens, che influenzato dal suo soggiorno a Roma, adattò i modelli studiati nelle raccolte principesche romane alle esigenze imposte dai suoi committenti, come evidente nel raro bozzetto in esposizione Madonna del Rosario.

Imperdibile poi Paolina Bonaparte come Venere Vincitrice di Antonio Canova, il cui neoclassicismo secondo Leoparti rappresentava l’incarnazione del connubio tra bellezza e bontà, insomma, il Bello ideale.

Nella mostra saranno presenti opere di Mario Sironi, Giorgio De Chirico e René Magritte, con le loro visioni di bellezze diverse, surrealiste, ma sempre legate in qualche modo alla classicità.

I tempi del Bello. Tra mondo classico, Guido Reni e Magritte è a cura di Antonio D’Amico, Stefano Papetti e Federico Troletti ed è visitabile fino al 25 gennaio a Domodossola presso i Musei civici Gian Giacomo Galletti.
Fonte: Blog UniECampus

Una raccolta firme per non far 'partire' i frati della Cappuccina


Continua la mobilitazione dei volontari e fedeli della Cappuccina per far restare i frati a Domodossola. Il prossimo anno a settembre, a causa della crisi di vocazioni, i frati francescani dovrebbero cessare la loro attività. A darne l’annuncio erano stati con un messaggio letto durante le messe di domenica 30 giugno, il vescovo di Novara, Franco Giulio Brambilla, e il provinciale dei Cappuccini del Piemonte, Roberto Rossi Raccagni.

La parrocchia di via San Francesco sarà affidata alla responsabilità pastorale dei sacerdoti che già seguono la parrocchia dei s.s. Gervasio e Protaso di Domodossola.

Per evitare la loro partenza è in corso una mobilitazione che vede protagonista un comitato spontaneo. La prima iniziativa di protesta è stata la partecipazione ad una messa sul sagrato della chiesa di Sant'Antonio, ora è stata avviata una raccolta firme.

I firmatari si appellano al ministro generale dei frati minori cappuccini per chiedere che  continuino la loro missione nel quartiere Cappuccina creato da padre Michelangelo.

Ossola News


Domodossola. Presentata l'edizione 2024 di Domosofia dal 13 e il 15 settembre 2024

 

“Siamo fieri e felici di presentare la sesta edizione di un festival in continua crescita”. Il primo cittadino domese Lucio Pizzi ha aperto così la conferenza stampa di presentazione di Domosofia, Festival delle Idee e dei Saperi che si terrà nel centro domese dal 13 e il 15 settembre torna a Domodossola.

Tema di questa sesta edizione “Il talento” e la sua espressione in tutti gli ambiti.

“Presentiamo oggi un festival in continua crescita che ci rende orgogliosi per lo spessore culturale che ha anno dopo anno” ha commentato l'assessore alla Cultura domese Daniele Folino.

Domosofia è organizzata in partnership con Fondazione Paola Angela Ruminelli e Associazione Ars.Uni.Vco E.T.S., con la collaborazione di Ultravox Editore/ Ossolanews.it e Studio ABC della dottoressa Francioli, con il contributo di Milanilabitare Srl e Findomo Srl.

“E' facile collaborare con l0amministrazione comunale per questo festival per due motivi” ha detto Beppe Gandolfo, volto Mediaset ed editorialista per le nostre testate che da ormai tre anni collabora nell'organizzazione del festival. “Il primo motivo per la tematica di quest'anno, il talento che si presta a tante sfaccettature, e poi il secondo, perché Domosofia è una realtà ormai conosciuta al di fuori del territorio, un grande risultato per l'amministrazione comunale che ha lavorato molto bene per raggiungere questo risultato” ha continuato Gandolfo.

Andrea Cottini, anima di Ars.Uni.Vco ha poi ringraziato la squadra che in questi mesi ha permesso di realizzare un cartello di conferenze e appuntamenti di alto livello. Organizzazione che quest'anno vede anche la partecipazione di Francesco Iannello e Michele Gerace “ospiti della passata edizione che hanno dato la loro disponibilità per portare ospiti di grande caratura per l'edizione di quest'anno”.

Come per la passata edizione ci sarà un prologo il 2 settembre a scopo benefico. “Grazie alla disponibilità di tanti chef ossolani organizzeremo Domosofia Gourmet con ospiti i fratelli Cerea del tristellato di Bergamo Da Vittorio” ha detto Pizzi presentando la cena benefica che quest'anno si svolgerà in piazza Mercato e il cui ricavato andrà alla parrocchia domese per la realizzazione “Una casa per tutti”.

“Grazie di cuore agli chef ossolani e all'amministrazione per questa scelta” il commento di don Vincenzo Barone “La casa per tutti era un sogno che aveno nel cuore e è diventato un sogno di tutta la città”.

Giorgio Bartolucci, dell'Atelier ha ringraziato colleghi e fornitori per la loro presenza anche quest'anno “Un grande onore poter ospitare i fratelli Cera a Domo”.

A chiudere è intervenuto anche Maurizio Rogora della Fondazione Ruminelli, che anche per questa edizione sarà al fianco del Comune. Rogora ha anche annunciato una serie di appuntamenti culturali mensili a partire da novembre, così da costruire una sorta di ponte tra l'edizione di quest'anno del festival e quella del prossimo 2025.

Ossola News

 

Il circo Greta Orfei a Domodossola dal 26 Luglio al 4 Agosto 2024

 

Il circo Greta Orfei a Domodossola dal 26 Luglio al 4 Agosto 2024

Successo a Domodossola per il concerto dei Piper’s Night

 

Avrebbe dovuto tenersi in occasione del solstizio d’estate. Il maltempo ha però costretto gli organizzatori a rinviare l’evento a ieri sera. Stiamo parlando del concerto dei Piper’s Night promosso dalla Pro loco a Domodossola. Piazza Rovereto è stata la cornice dell’evento che ha richiamato l’attenzione di molti spettatori. Le musiche proposte si rifanno alla tradizione celtica, note che il pubblico ha dimostrato di apprezzare.

vcoazzurratv

Domodossola / In consiglio la deroga per il mantenimento della scuola di Calice

Il futuro del dimensionamento scolastico cittadino è invece rimandato a settembre

Come già preannunciato è stata rimandata la discussione in consiglio comunale sul ridimensionamento scolastico a Domodossola.

In tema di scuole è stata invece votata ieri sera,  all'unanimità,  la deroga, essendo Domodossola zona montana, per il mantenimento della scuola di Calice. “In più quest'anno - ha spiegato l'assessore all'istruzione Daniele Folino - è prevista la seconda sezione della scuola materna”.  ''Siamo favorevoli – ha detto il consigliere del Pd Ettore Ventrella – la scuola di Calice è la dimostrazione delle potenzialità di crescita che ci sono nelle scuole di Domodossola”. Sulla stessa linea anche l'intervento di Angelo Tandurella di Fratelli d'Italia.

Approvata sempre all'unanimità, dopo una pausa di sospensione del consiglio, la Convenzione tra il Comune di Domodossola e la Fondazione Dignitatis Personae che gestisce la scuola materna in via Mattarella e quella della Cappuccina. A chiedere la sospensione è stato Ettore Ventrella. Il consiglio ha poi votato all'unanimità l'ordine del giorno con gli emendamenti proposti dal Pd, uno ha previsto lo stralcio della parte in cui si specificava che il contributo di 12 mila euro per tre anni, sei per ciascuna delle due scuole, era in funzione della disponibilità finanziaria, questo per dare certezza sull'entità del contributo. L'altro emendamento era per la costituzione all'interno della convenzione di una commissione composta dall'assessore alla cultura, dal gestore delle scuole, da un funzionario, due consiglieri, uno di maggioranza e uno di minoranza, nominati questi ultimi dal sindaco, e da due rappresentanti dei genitori.

La proposta del gruppo consiliare del Pd sulla razionalizzazione degli istituti scolastici cittadini sarà discussa settembre. Il Pd suggerisce per l'anno scolastico 2025 -2026 l'istituzione di due istituti comprensivi anziché uno da 1600 alunni: l'istituto comprensivo Milani con 811 alunni, che oltre agli attuali plessi avrebbe anche le scuole di Trontano e Masera, la materna Collodi e le ex medie Ungaretti. Il Floreanini avrebbe le ex media Giovanni XXIII, le Kenendy e la materna Fernandez, con 781 alunni.

Ossola News

Festa d’estate in vigna con Ais Verbania presso la cantina di Edoardo Patrone a Domodossola


Festa d’estate in vigna nei giorni scorsi organizzata da Ais Verbania presso la cantina di Edoardo Patrone, in Borgata Baceno. Un lungo aperitivo che ha proposto al pubblico i prodotti di diversi viticoltori e agricoltori ossolani: accanto al vino formaggi, liquori, miele, salumi.

Una piacevole serata estiva tra i filari con accompagnamento musicale e una bellissima vista panoramica su Domodossola.

Dopo la pausa estiva l’attività di Ais Verbania riprende il 1 ottobre con una serata dedicata alla nuova scheda AIS, a seguire altre due serate su vini dell’Alsazia e bianchi spagnoli. Il primo livello del corso per sommelier riparte a febbraio 2025.

vcoazzurratv

L’evoluzione del “bello” nell’arte in una grande mostra a Domodossola



Attraverso oltre quaranta opere, tra dipinti e sculture, provenienti da importanti musei italiani e collezioni private, l’esposizione nella cittadina piemontese esplora l'evoluzione del concetto di bellezza nell’arte. Un viaggio dalle opere classiche di epoca romana fino alle tele di maestri contemporanei come René Magritte e Giorgio de Chirico.

Nel corso dei secoli il concetto di bellezza è stato riletto e reinterpretato da ogni corrente artistica in modo sempre diverso. Dai modelli classici di bellezza e bontà, sintetizzati nel termine greco kalokagathìa, la parabola del "bello" prosegue la sua evoluzione anche nell’arte contemporanea. La mostra I tempi del Bello. Tra mondo classico, Guido Reni e Magritte inaugurata lo scorso 18 luglio nella cornice dei Musei Civici Gian Giacomo Galletti, a Domodossola, illustra l'ininterrotto dialogo ininterrotto tra modelli classici e le diverse istanze culturali di ogni epoca. Attraverso una ricca selezione di opere d’arte, l’esposizione accompagna i visitatori in un affascinante viaggio tra classicismo e modernità, alla scoperta delle diverse definizioni artistiche della bellezza. Fino al 12 gennaio 2025.
A DOMODOSSOLA LA MOSTRA SUI TEMPI DEL BELLO

Il percorso dell’esposizione curata da Antonio D’Amico, Stefano Papetti e Federico Troletti si snoda attraverso le sale di Palazzo San Francesco, consentendo ai visitatori di apprezzare l'evoluzione della bellezza formale nei diversi periodi storici. Partendo da un importante nucleo di statue d’età romana, concesse in prestito dal Museo Nazionale Romano e dalle Terme di Diocleziano, ed esposte per la prima volta nel comune piemontese, la mostra riunisce oltre quaranta opere di artisti illustri, tra cui Guido Reni, Peter Paul Rubens, Mario Sironi e Giorgio de Chirico. Il costante raffronto fra i modelli classici greci e romani, e le opere moderne e contemporanee, offre ai visitatori una possibile chiave di lettura dell’influenza dell’antichità sull'arte occidentale. La mostra porta così ad apprezzare similitudini e divergenze fra l’ideale di bellezza neoclassico proposto, ad esempio, da Antonio Canova nel suo Ritratto di Paolina Bonaparte, e la visione surrealista dei riferimenti classici che emerge con forza da un’opera del XX secolo come Rena à la fenệtre di René Magritte.

UN VIAGGIO NELLA BELLEZZA, DA GUIDO RENI A MAGRITTE

Tirando le fila dell’intenso dialogo artistico tra epoche diverse attorno al tema universale della bellezza, e mostrando come ogni artista abbia reinterpretato i modelli classici in base alla propria sensibilità e al sentire estetico e filosofico della propria epoca, I tempi del Bello offre notevoli spunti di riflessione sul tema della bellezza nella nostra società. La mostra invita infatti i visitatori a considerare come tale concetto sia stato utilizzato nel corso della storia per esprimere valori spirituali e culturali, in una sorta di dialogo artistico tra epoche diverse che offre nuove prospettive su temi universali come la classicità, l'armonia e l'umanità.

[Immagine in apertura: René Magritte (1898-1967), Rena à la fenêtre (Portrait of Rena Schitz), 1937. Olio su tela, 55 x 73,5 cm. Collezione privata.]
arte.sky.it


Autobus sostitutivi tra Domodossola e Iselle per tre settimane ad agosto


Comunicato stampa BLS

A causa dei lavori di manutenzione sulla linea del Sempione durante l'estate, i viaggiatori tra Domodossola e Briga non potranno viaggiare direttamente in treno per tutta l'estate. In agosto, per tre settimane, dovranno prendere l'autobus tra Domodossola e Iselle di Trasquera.

Quest'estate, la società ferroviaria Rete Ferroviaria italiana (RFI) esegue ampi lavori di manutenzione sull'asse del Sempione. A tal fine chiuderà la linea ferroviaria tra Iselle e Domodossola dal 9 al 30 agosto 2024. Durante queste tre settimane, tutti i treni tra Iselle e Domodossola saranno cancellati. Verrà istituito un servizio di autobus sostitutivi.

Il RegioExpress BLS da Briga a Domodossola circola solo tra Briga e Iselle. Poiché anche i treni a lunga percorrenza tra Briga e Domodossola vengono cancellati, i treni BLS RegioExpress circolano ogni ora tra Briga e Iselle anziché ogni due ore come di consueto. Gli autobus offrono collegamenti in direzione di Domodossola e servono le stazioni di Varzo e Preglia. Il tempo di percorrenza tra Briga e Domodossola si raddoppia quasi e ci sono meno posti disponibili per i viaggiatori. Ci saranno ulteriori restrizioni sui servizi a lunga distanza (si veda anche il comunicato stampa delle FFS).

L'orario del trasporto veicoli del Sempione non sarà influenzato dai lavori di manutenzione della RFI. Durante la settimana, i treni per trasporto veicoli tra Briga e Iselle circolano ogni 90 minuti; nel fine settimana, dal venerdì a mezzogiorno alla domenica sera, circolano ogni ora.

I treni supplementari per i lavoratori transfrontalieri non circoleranno in agosto

L'orario tra Briga e Domodossola sarà leggermente modificato a partire dal 29 luglio 2024: i due treni supplementari offerti dalla BLS ai pendolari transfrontalieri nelle ore di punta del mattino tra Domodossola e Visp (RE2 Domodossola dalle 5.54) e della sera tra Briga e Domodossola (RE2 Briga dalle 17.36) non circoleranno dal 29 luglio al 30 agosto. Ciò è dovuto al fatto che la stagione principale delle vacanze in Italia comincia all'inizio di agosto e i pendolari che si recano al lavoro in Svizzera sono meno numerosi. L'orario online è stato aggiornato.

I treni merci non circoleranno sull'asse del Lötschberg

BLS Cargo è già interessata dai lavori di manutenzione della RFI sulla tratta tra Arona e Stresa dall'8 giugno (si veda anche il comunicato stampa delle FFS). Con la chiusura tra Iselle e Domodossola dal 9 al 30 agosto, non circoleranno treni merci sull'asse del Lötschberg. I treni BLS Cargo saranno deviati attraverso il Gottardo. 

I padri rosminiani di Domodossola celebrano la Festa della Cella, la ricorrenza che ricorda l’arrivo al Sacro Monte Calvario del Beato Antonio Rosmini. Il Vescovo Brambilla a Domodossola


I padri rosminiani di Domodossola celebrano la Festa della Cella, la ricorrenza che ricorda l’arrivo al Sacro Monte Calvario del Beato Antonio Rosmini. Quest’ultimo vi giunse il 20 febbraio 1828, quell’anno giorno del Mercoledì delle Ceneri. Questi i prossimi appuntamenti in programma:

Sabato 17 febbraio, alle 18.00, la messa solenne in Collegiata a Domodossola, celebrata da Mons. Franco Giulio Brambilla, Vescovo di Novara. A seguire, dalle 19.45, la cena al Sacro Monte Calvario (prenotazioni entro mercoledì 14 febbraio al numero 0324242010).

Il 18 febbraio, prima domenica di Quaresima, alle 10.00 la santa messa nell’Oratorio dell’Addolorata; alle 15.00 la Via Crucis, seguita alle 16.30 dalla santa messa in Santuario.

Il 19 febbraio, alle 16.30, la santa messa nell’Oratorio dell’Addolorata, con un momento di riflessione rosminiana e preghiera nella “Cella” del Beato Antonio Rosmini.

Il 20 febbraio la Festa della Cella: alle 16.30 la santa messa nell’Oratorio dell’Addolorata, seguita dalla processione e una preghiera nella “Cella”.

Il 23 febbraio i cinque Venerdì di Quaresima, alle ore 18.00 nel Santuario della Madonna delle Grazie: Spiritualità e arte per il tempo di Quaresima.

Infine, domenica 25 febbraio alle 18.00, in Sala Bozzetti, il Concerto della Cella, che inaugura la Stagione Artistica 2024 della Cappella Musicale del S. Monte Calvario, con Silvia Arfacchia al violino e Francesca Cavallo all’arpa.

ossolanews.it

La Cappuccina e Domodossola celebrano il centenario della nascita di Padre Michelangelo

“Che la fede non ti manchi, che la luce non si spenga che la tradizione delle buone opere non si spezzi”. Era stato sempre il motto  di padre Michelangelo morto nel 2009 e facendo tesoro di questo “testamento spirituale” la parrocchia della Cappuccina in collaborazione con l’Associazione  Culturale San Francesco,  la Fondazione Comunitaria  del Vco, l’associazione Culturale Mario Ruminelli e i padri Francescani Cappuccini organizzano per i cento anni della nascita del frate Cappuccino una serie di eventi per ricordarne la memoria e le opere da lui realizzate.

All’importante anniversario sarà presente anche il vescovo di Novara Monsignor Franco Giulio Brambilla che nell’ambito del programma terrà una conferenza sul tema della famiglia. Presentando il programma padre Fausto Panepinto parroco della Cappucina e successore di padre Michelangelo ricordando la figura del frate ha detto : “La famiglia è sempre stato un tema molto caro a Padre Michelangelo che ha riservato grande attenzione ai minori e ai bisogni della famiglia in generale”.

Le iniziative vanno dal 18 al 24 settembre a presentare gli eventi ieri erano presenti con il parroco della Cappuccina Padre Fausto Panepinto,  il presidente della Fondazione Comuitaria del Vco Maurizio De Paoli,  il presidente dell’associazione Culturale San Francesco Piero Pagani, il presidente dell’Associazione Mario Ruminelli Massimo Gianoglio,  e due volontari della Cappuccina:  Elia Macrì e Rino Carandente.

Lunedì 18 ad aprire i festeggiamenti alle 21 nel salone teatro della parrocchia della Cappuccina si terrà la conferenza “Miracolo alla Cappuccina”tenuta dal presidente della Fondazione  Comunitaria Maurizio De Paoli.  Martedì 19 serata musicale, a partire dalle 21 nel salone teatro della Cappuccina, si terrà un concerto con Roberto Olzer, Ester Snider  Alessandra Gelfini , Amir Salhi  ed Enzo Sartori  al pianoforte , Fabrizio Spadea alla chitarra, Matteo Carigi al violino e Marco Rinelli al flauto l’entrata è libera ad offerta.

Mercoledì 20 settembre alle 21, sempre al salone teatro, Monsignor Franco Giulio Brambilla terrà una conferenza sulla famiglia.  Giovedì 21 il coro Blu diretto dai tre fratelli Miserocchi  Bani, Laura e Ornella, si esibirà in un concerto ad offerta libera.

Venerdì 22 settembre la consulta e i volontari della Cappuccina organizzano una cena calabrese. Prenotazioni obbligatorie entro il 19 settembre ai numeri  328.4487796, 347.4023048 oppure 340.3695900.  La serata sarà allietata dalla cantante Ketty.

Sabato 23 settembre alle 21 al salone teatro della Cappuccina ci sarà la rappresentazione teatrale di Paolo Tollini   “Un guaio irreparabile” portata in scena dalla compagnia teatrale Lalò.

Domenica 24 settembre  dalle 9 alle 17.30 una mostra ornitologia divulgativa e alle 17.30 sarà celebrata la messa seguita da un apericena a cura del comitato di Quartiere con musica e ballo con il complesso Arcobaleno band.

Il ricavato delle manifestazioni verrà devoluto integralmente alla solidarietà  francescana del Convento dei frati Cappuccini di Domodossola.  La celebrazione del centenario gode del patrocinio del Comune e della Provincia del Vco. Il nome di Padre Michelangelo è indissolubilmente  legato al popoloso rione della Cappuccina, un quartiere che è sorto dal nulla proprio grazie alle iniziative del vulcanico frate.

ossolanews.it

Il Sacro Monte Calvario meta imperdibile di turismo religioso. I tanti progetti estivi dell’Ospitalità Religiosa.


Accoglienza Sacro Monte Calvario Domodossola Aperta

Ospitalità aperta
(Si accettano prenotazioni per l'estate e per i periodi di apertura). Per informazioni su ospitalità telefonare al numero: + 39 0324 24 20 10

Centro Spiritualità Rosminiana Borgata Sacro Monte Calvario, n. 8 28845 Domodossola (VB)
Telefono: + 39 0324 24 20 10

L’estate è alle porte e in molti si stanno ancora organizzando per le ferie. Anche in vacanza, però, si può continuare a pensare al nostro prossimo, magari proprio quello che in vacanza non ci potrà andare. Per esempio, si può soggiornare nelle Case per Ferie e altre strutture religiose di ospitalità. Anche la 

Ma quali opportunità offre questo mondo particolare dell’ospitalità? Ce ne sono diverse.

Si può fare una VACANZA ETICA, soggiornando in quelle strutture ricettive nelle quali una parte degli introiti, viene utilizzata per progetti a sfondo caritatevole, assistenziale, missionario, sociale o naturalistico. Quindi senza sborsare un euro in più, ci si gode una vacanza sapendo di contribuire ad una società più attenta agli ultimi.

Non mancano le possibilità con l’ospitalità a DONATIVO, soprattutto lungo i cammini, dove è l’ospite a decidere quanto lasciare per il suo soggiorno. In questo modo ognuno è responsabilizzato a considerare l’accoglienza che gli è stata offerta, nei limiti delle sue capacità economiche.

Per chi cerca un soggiorno più spirituale, può partecipare alle ESPERIENZE IN CONVENTO e passare un breve periodo all’interno di una comunità religiosa per viverne i ritmi quotidiani di preghiera e lavoro. Immergersi in una realtà così profonda permette di comprendere appieno uno stile di vita che forse non conosciamo.
Se, però, d’estate volete dare una mano, allora ci sono le offerte di LAVORO E VOLONTARIATO, destinate a chi ha del tempo da dedicare e vuole mettersi in gioco con un impegno all’interno di una casa di ospitalità.

Ce n’è per tutti i gusti ed è sufficiente portare con sé tanta buona volontà.

Con le OFFERTE STAGIONALI, invece, potrete approfittare di una vacanza con sconti speciali nelle strutture che devono ancora riempire le loro agende. Spendere qualcosa in meno è sempre utile e soprattutto permette alle case di chiudere un bilancio positivo nella prospettiva di continuare ad operare l’accoglienza.
Infine è operativa anche questa estate l’iniziativa OSPITALITA’ MISERICORDIOSA, che consente ai meno abbienti qualche giorno di gratuito soggiorno al mare o in montagna, grazie alla disponibilità dei gestori che mettono a loro disposizione una camera.

Come spiega Fabio Rocchi, presidente dell’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana, “Una comunità non si scioglie durante l’estate ma, anzi, si rafforza trovando altre modalità per continuare il proprio impegno. Un impegno, quindi, che va in vacanza senza andare in vacanza.

Fonte: turismo.chiesacattolica.it


 

Il Sacro Monte Calvario di Domodossola. Un luogo in cui la spiritualità rosminiana dialoga con la natura, il silenzio e l’arte

Sorto nella prima metà del XVII secolo per volontà di due cappuccini del convento di Domodossola, Gioacchino da Cassano e Andrea da Rho, venne dedicato alle tappe della passione di Cristo. Il percorso in ascesa, che collega l’antico borgo di Domodossola al Colle di Mattarella, fu pensato con l’intenzione devozionale di rappresentare, idealmente e fattivamente, la salita al Calvario.

Le sue vicende costruttive, condizionate da altalenanti momenti, furono caratterizzate, a seguito delle soppressioni napoleoniche, da una fase di abbandono del complesso, divenuto dapprima una caserma militare e caduto in un progressivo declino.

La sua rinascita iniziò a partire dal 1828 quando il conte Giacomo Mellerio, figura ossolana di grande rilievo, convinse l’abate roveretano Antonio Rosmini a scegliere il colle di Mattarella come luogo di fondazione dell’Istituto della Carità, cui oggi appartengono i rosminiani.

Gli anni successivi videro i Rosminiani sempre più coinvolti nella gestione del Calvario e promotori della costruzione di alcune cappelle rimaste irrealizzate. Tra gli artisti di maggior fama Dionigi Bussola, protostatuario del duomo di Milano, fu certamente il più grande e coinvolgente autore con i capolavori delle cappelle della Croce (XII) e della Deposizione (XIII), modellate all’interno del Santuario del SS. Crocifisso, e del Cristo morto nel Sepolcro (cappella XIV); dopo il Bussola l’altro grande statuario fu lo scultore milanese Giuseppe Rusnati, noto per la sua attività al Sacro Monte di Varese.

La parte superiore del complesso sacro si snoda tra le ultime cappelle e i giardini del Belvedere realizzati attorno ai resti delle mura del castello di Mattarella, articolato edificio la cui storia archeologica affonda in età romana, longobarda e medievale; da lì la bellezza delle Alpi e il panorama sulla Val d’Ossola non può che catturare l’attenzione dei pellegrini e dei visitatori, mentre all’interno del convento si può visitare la cella del beato Rosmini.

Il Sacro Monte Calvario è oggi sede del Centro Spiritualità Rosminiana e del Noviziato Italiano e, oltre a seguire la formazione dei novizi dell’ordine, offre a tutti una valida occasione di riflessione ed esperienza interiore in un contesto dove la spiritualità dialoga in maniera ottimale con l’arte, il silenzio e la natura, con possibilità di passeggiate lungo itinerari di grande gradevolezza come l’antica “Via dei torchi e dei mulini”.

Il Sacro Monte, di proprietà dei padri rosminiani, è amministrato, per la parte del complesso monumentale e naturalistico ed unitamente agli altri sei Sacri Monti piemontesi, dall’Ente di gestione dei Sacri Monti (Ente strumentale della Regione Piemonte), e dal 2003 fa parte del sito seriale UNESCO “Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia”.

FONTE: turismo.chiesacattolica.it

Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - turismoculturale@yahoo.it 

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Centro Spiritualità Rosminiana Borgata Sacro Monte Calvario, n. 8 28845 Domodossola (VB)
Telefono: + 39 0324 24 20 10


Lutto per don Michele Botto Steglia Rettore del Sacro Monte Calvario, è mancato il papà

La comunità di Selve Marcone e quella religiosa, in particolare la famiglia Rosminiana, in lutto per la scomparsa di Gianpiero Botto Steglia, avvenuta ieri all'ospedale di Ponderano. Botto Steglia, mancato all'età di 81 anni, era il papà di don Michele,  46 anni, da tre anni Rettore della Comunità rosminiana del Sacro Monte Calvario di Domodossola.

L'addio a Selve Marconi di Gianpiero Botto Steglia

E' proprio don Michele, con la sorella Chiara e il marito Umberto Mazzia, e la mamma Ida Greggio hanno annunciato la scomparsa. Con loro le amate nipoti Veronica e Victoria, la cognata Luciana, il figlioccio Fulvio.

I funerali sono stati celebrati mercoledì  5 luglio alle ore 15 nella chiesa parrocchiale di Selve Marcone.

Dai famigliari un ringraziamento al personale e ai volontari della Croce rossa, ai medici e al personale della Dialisi e Cavs dell'ospedale di Pondenrano oltre che al dottor Maurizio Aimone.