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Turismo al Sacro Monte Calvario di Domodossola
Centro di Spiritualità del Sacro Monte Calvario
Possibile visitare il Centro di Spiritualità del Sacro Monte Calvario, casa madre dei Rosminiani e chiedere ospitalità per l'organizzazione di gruppi oltre che naturalmente di singoli.... Chiedere dell'animatore del centro al numero + 39 0324 24 20 10
Fede e turismo. Lourdes «paga» l'effetto pandemia. Dimezzato il flusso dei pellegrini
Complice la crisi internazionale la città di Bernadette stenta a riprendersi Calano le visite organizzate, mentre aumentano quelle “mordi e fuggi”. Tanti alberghi hanno chiuso
L’Ambassedeurs è l’ultimo grande hotel alla fine di Boulevard de la grotte, prima del ponticello che porta alla spianata del santuario, però è malinconicamente chiuso da due anni, come almeno altri 50 alberghi su un totale di 140 di questa che è la seconda mèta turistica di tutta la Francia. E proprio salendo lungo Boulevard de la grotte, fino al centro della cittadina, è tutto un susseguirsi di saracinesche tirate giù di negozi, bar e ristoranti: La Providence, i magazzini St Charles, A la Protection de Marie, la Patisserie de boulevard, Pirenes souvenir… e l’elenco potrebbe continuare quasi all’infinito. Solo la boutique Da Pasquale fa sapere che si è trasferita, ma lì vicino due barboni si sono appropriati degli scalini ormai privi di turisti dell’hotel D’Orleans, mentre i locali appresso espongono solo la scritta 'qui si parla italiano, tedesco e spagnolo' perché di pellegrini non ce ne sono.
La pandemia si è abbattuta su Lourdes e, complice la crisi economica internazionale, la città di Bernardette stenta a riprendersi. «Il flusso di pellegrini e visitatori è sceso del 50% rispetto al periodo pre pandemia», afferma con cognizione di causa Mathias Terrier, responsabile del Dipartimento di accoglienza del santuario, giornalista e a lungo già direttore del Polo di comunicazione di Lourdes, che poi snocciola per Avvenire gli ultimi dati ufficiali in suo possesso: «Il 15 agosto, giorno dell’Assunta, sono entrate nel santuario 76.200 persone, ma di queste solo 4.500 facenti parte di pellegrinaggi organizzati ».
E quest’ultimo è un dato che ha la sua importanza nel calderone della crisi, come Terrier spiega: «I pellegrinaggi organizzati, anche quelli dall’Italia come l’Opera Romana, l’Unitalsi o le singole diocesi, sono diminuiti di molto, mentre sono aumentati i pellegrini di un giorno, anche asiatici e africani. Ma questi stanno qui poche ore, mangiano un panino al volo, e non fanno muovere l’economia di ristoranti e hotel, mentre i pellegrini organizzati stanno qui almeno 4-5 giorni e spendono anche nei negozi di souvenir». Una crisi economica senza precedenti, che ovviamente non ha nulla a che fare con la fede e la spiritualità di quanti arrivano alla grotta delle apparizioni.
Ma è fin troppo evidente che tutto ruota attorno ai milioni di pellegrini in meno che ogni anno arrivano qui: se nel 2019 erano stati ben 3,5 milioni, nel 2020 sono scesi ad appena 800mila (con un perdita di fatturato per le varie attività pari a 300 milioni di euro), l’anno scorso si è risaliti a 1,6 milioni ma quest’anno le stime dicono che non ci si discosterà molto da questa cifra, come reso noto anche da David Torchala, direttore della comunicazione del santuario. E quindi di ripresa vera ed effettiva per ora neanche a parlarne, tanto che dalla municipalità di questa cittadina di 15mila abitanti fanno sapere che le imprese commerciali a rischio sono circa 500, con un crollo dell’80% del fatturato complessivo.
«E in tutto questo, io non riesco neppure più a trovare camerieri e cuochi, perché erano soprattutto italiani, spagnoli e portoghesi che con la pandemia sono andati via e non vogliono tornare in questo clima di incertezza», racconta un albergatore che ci tiene a mantenere l’anonimato per quello che aggiunge subito dopo: «Io e altri miei colleghi stiamo per forza abbassando lo standard dei servizi, cercando di risparmiare sul cibo e perfino su saponette e shampoo». Al santuario invece si guarda con fiducia al futuro, cercando di riorganizzarsi al meglio e lasciando le porte aperte alla speranza, anche con una importante iniziativa economica, che Mathias Terrier racconta così: «Noi abbiamo 220 dipendenti fissi e 40/60 stagionali.
Per forza di cose abbiamo fatto ricorso alla cassa integrazione, fino a gennaio 2023. Qui lo Stato la paga al 75% ma noi abbiamo deciso comunque di integrare il restante 25%, in modo che i dipendenti prendano comunque lo stipendio di prima, anche se non lavorano per alcuni giorni».
Avvenire
Sacro Monte Calvario di Domodossola per un turismo religioso e culturale di qualità
IL Sacro Monte del nostro territorio, Patrimonio Mondiale dell’Umanità, rappresentano un grande valore artistico, culturale e spirituale per l’intera comunità.
Il complesso del Sacro Monte Calvario di Domodossola – con le sue 15 cappelle dedicate alla Passione di Cristo - si erge sullo storico Colle di Mattarella che sovrasta il capoluogo ossolano. Non perdetevi la possibilità di trascorrere giorni di quiete e silenzio tra fede, natura ed arte: l’ospitalità è offerta tutto l’anno dalla Casa di Ospitalità Religiosa del Sacro Monte Calvario.
Ossola News
In vacanza nei luoghi che alimentano attività benefiche: per la ripartenza del turismo l'Ospitalità Religiosa lancia la Vacanza Etica
Anche se il turismo sembra in queste settimane l'ultima delle priorità, verranno giorni migliori, in cui si tornerà a sognare viaggi e vacanze. In Italia c’è un settore dell’ospitalità già pronto alla ripartenza con una proposta che raddoppia il valore di una meritata vacanza: la Vacanza Etica.
L’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana, con il patrocinio dell’ufficio nazionale CEI per la Pastorale del Turismo, ha selezionato settanta strutture ricettive no-profit cui introiti alimentano direttamente una serie di attività benefiche: caritatevoli, assistenziali, sociali, missionarie e naturalistiche. Delle vere e proprie “fabbriche del bene”, dove fare il semplice turista si traduce automaticamente in un aiuto agli Ultimi, ai disagiati, a chi vive nelle difficoltà o magari si prende cura della natura ferita.
Una riscoperta del valore etico di una vacanza, se un’esperienza drammatica come la pandemia ci ha insegnato a dare un peso diverso alle nostre scelte. Le possibilità sono tante e adatte ad ogni esigenza: dalle Alpi agli Appennini, dalla costa ligure a quella romagnola, dalla Sardegna al Salento, fino in Sicilia. Sul portale dell'ospitalità religiosa, è già possibile contattare, direttamente e senza intermediazione, i gestori per avere informazioni sia sugli alloggi che sulle attività benefiche.
repubblica.it
Turismo religioso, migliaia di persone per i "monasteri aperti"
Oltre 2800 persone hanno preso parte, in Emilia Romagna, alla seconda edizione dell’evento “Monasteri Aperti”. L’appuntamento, alla scoperta del sacro e del silenzio, si è svolto nel fine settimana del 17-18 ottobre.
Da Fidenza (Parma) a Pennabilli (Rimini) sono state oltre trenta le esperienze proposte nei luoghi di culto coinvolti nell’iniziativa che ha registrato questa straordinaria partecipazione con persone provenienti da Emilia-Romagna, Lombardia, Liguria, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Piemonte.
È stata una due giorni che ha offerto la possibilità di andare alla scoperta di pievi e abbazie millenarie, di santuari Mariani, di dialogare con monache clarisse, di conoscere luoghi di eremitaggio, di ascoltare concerti di musica sacra con antichi organi, di imparare a scrivere codici miniati attraverso laboratori di scrittura.
“Il successo di questa seconda edizione - commenta l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini - è la conferma di una domanda, forte, di turismo ‘lento’ interessato a conoscere e fare esperienza di realtà autentiche. Questa iniziativa, che valorizza i nostri luoghi sacri e di silenzio alla riscoperta di esperienze religiose, esprime al meglio tutto quello che può offrire da questo punto di vista l’Emilia Romagna. La nostra regione da tempo è impegnata su questa strada. Va, infatti, in questa direzione l’esperienza avviata dal 2015 per valorizzare i 18 Cammini e vie di pellegrinaggio emiliano romagnoli. Un progetto leader, a livello italiano”.
Per don Tiziano Zoli, incaricato per il Turismo, Sport e Tempo Libero della Conferenza episcopale dell’Emilia-Romagna, “anche questa seconda edizione di ‘Monasteri Aperti’ è stata un’opportunità straordinaria per far conoscere, non soltanto un patrimonio culturale e artistico nel quale le pietre trasudano di spiritualità, ma anche per incontrare comunità religiose e parrocchiali che mantengono vivi questi luoghi. La grande partecipazione agli eventi, da parte di credenti e non credenti in tempi così complicati, conferma la bontà di questo format unico in Italia e ci incoraggia come Diocesi della Regione a proseguire questa preziosa collaborazione con Apt Servizi Emilia Romagna e la Regione”.
L’iniziativa "Monasteri Aperti" è stata, per i tanti che vi hanno partecipato, un’importante occasione per conoscere questo tipo di offerta turistica emiliano-romagnola che trova, nel sito Internet dedicato ai Cammini (www.camminiemiliaromagna.it ), un importante punto di riferimento per ulteriori scoperte ed esperienze.
La seconda edizione di "Monasteri Aperti" è stata promossa da Apt Servizi Emilia Romagna in collaborazione con la Conferenza Episcopale della Regione Emilia Romagna, le Diocesi, il circuito dei Cammini dell'Emilia Romagna, con il patrocinio dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport della CEI e la collaborazione di Associazioni e Università per conoscere e promuovere il patrimonio culturale, storico e religioso del territorio.
Prossima apertura Casa di Ospitalità Religiosa al Calvario: occasioni di turismo religioso per la Quaresima e la Pasqua 2020
Se avete voglia di fare un'esperienza diversa dal solito, da soli, in compagnia di un'amica, con il partner o con i figli, perché non prendere in considerazione di soggiornare al Calvario di Domodossola?