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Esaltazione della Santa Croce, solennità al Sacro Monte Calvario di Domodossola... Le cose da sapere


Questa festa, che in Oriente è paragonata a quella della Pasqua, si collega alla dedicazione delle basiliche costantiniane costruite sul Golgota e sul Sepolcro di Cristo e in ricordo del ritrovamento della Croce di Gesù da parte di sant'Elena, madre dell’imperatore Costantino, avvenuto, secondo la tradizione, il 14 settembre del 320

La Chiesa cattolica, molte Chiese protestanti e la Chiesa ortodossa celebrano la festività liturgica dell'Esaltazione della Santa Croce, il 14 settembre, anniversario del ritrovamento della vera Croce da parte di sant'Elena (14 settembre 320), madre dell'imperatore Costantino, e della consacrazione della Chiesa del Santo Sepolcro in Gerusalemme (335). Secondo la tradizione, Sant'Elena avrebbe portato una parte della Croce a Roma, in quella che diventerà la basilica di Santa Croce in Gerusalemme, e una parte rimase a Gerusalemme. Bottino dei persiani nel 614, fu poi riportata trionfalmente nella Città Santa.

Nella celebrazione eucaristica di questo giorno il colore liturgico è il rosso, il colore della Passione di Gesù che richiama appunto la Santa Croce e che viene utilizzato anche il giorno del Venerdì Santo durante il quale i fedeli cattolici compiono l’adorazione della Croce. In Oriente questa festa, per importanza, è paragonata a quella della Pasqua.

qual è il significato di questa celebrazione?

La croce, già segno del più terribile fra i supplizi, è per il cristiano l'albero della vita, il talamo, il trono, l'altare della nuova alleanza. Dal Cristo, nuovo Adamo addormentato sulla croce, è scaturito il mirabile sacramento di tutta la Chiesa. La croce è il segno della signoria di Cristo su coloro che nel Battesimo sono configurati a lui nella morte e nella gloria. Nella tradizione dei Padri la croce è il segno del figlio dell'uomo che comparirà alla fine dei tempi. La festa dell'esaltazione della croce, che in Oriente è paragonata a quella della Pasqua, si collega con la dedicazione delle basiliche costantiniane costruite sul Golgota e sul sepolcro di Cristo (Messale romano).
La stessa evangelizzazione, operata dagli apostoli, è la semplice presentazione di "Cristo crocifisso". Il cristiano, accettando questa verità, "è crocifisso con Cristo", cioè deve portare quotidianamente la propria croce, sopportando ingiurie e sofferenze, come Cristo, gravato dal peso del "patibulum" (il braccio trasversale della croce, che il condannato portava sulle spalle fino al luogo del supplizio dov'era conficcato stabilmente il palo verticale), fu costretto a esporsi agli insulti della gente sulla via che conduceva al Golgota. Le sofferenze che riproducono nel corpo mistico della Chiesa lo stato di morte di Cristo, sono un contributo alla redenzione degli uomini, e assicurano la partecipazione alla gloria del Risorto.

la storia

  

Nei secoli questa festività incluse anche la commemorazione del recupero da parte dell'imperatore Eraclio della Vera Croce dalle mani dei Persiani nel 628. Nell'usanza gallese, a partire dal VII secolo, la festa della Croce si teneva il 3 maggio. Quando le pratiche gallesi e romane si combinarono, la data di settembre assunse il nome ufficiale di Trionfo della Croce nel 1963, ed era usato per commemorare la conquista della Croce dai Persiani, e la data in maggio fu mantenuta come Ritrovamento della Santa Croce, comunemente detta Invenzione della Croce.

In Occidente ci si riferisce spesso al 14 settembre come al Giorno della Santa Croce; la festività in maggio è stata tolta dal calendario liturgico del rito romano in seguito alle riforme del Missale Romanum operate sotto Giovanni XXIII nel 1960/1962. La Chiesa ortodossa commemora ancora entrambi gli eventi, uno il 14 settembre, rappresentando una delle dodici grandi festività dell'anno liturgico, e l'altro il 1º agosto nel quale si compie la Processione del venerabile Legno della Croce, giorno in cui le reliquie della Vera Croce furono trasportate per le strade di Costantinopoli per benedire la città. In aggiunta alle celebrazioni nei giorni fissi, ci sono alcuni giorni delle festività mobili in cui viene fatto particolare ricordo della Santa Croce. La chiesa cattolica compie l'adorazione liturgica della Croce durante gli uffici del Venerdì Santo, mentre la chiesa ortodossa celebra un'ulteriore venerazione della Croce la terza domenica della Grande Quaresima. In tutte le chiese greco-ortodosse, durante il Giovedì Santo, una copia della Croce viene portata in processione affinché la gente la possa venerare.

Le tradizioni popolari in Italia. dal Santo Chiodo di Milano a Lucca

Molte le celebrazioni popolari in Italia tra cui la processione del Santo Chiodo, conservato nel Duomo di Milano, e La Luminara di Lucca. La particolare enfasi con cui in questa città si celebra la festa è dovuta al millenario culto del Volto Santo di Lucca, il grande crocifisso ligneo venerato nella cattedrale che ha finito per spodestare de facto i patroni ufficiali della città, san Martino e san Paolino di Lucca. Simili occasioni non prevedevano, come nelle processioni tradizionali, il trasporto dell'immagine venerata, bensì un vero e proprio corteo di omaggio che si recava cerimonialmente di fronte all'Immagine. La processione attuale è quindi l'ultima testimonianza di una antica usanza diffusa in tutte le maggiori città del medioevo in cui le popolazioni soggette si impegnavano, al momento della sottomissione, a portare un tributo di cera, in tempi in cui la cera d'api era un articolo di lusso; anche la quantità di cera veniva stabilita in genere nei patti di dedizione, a seconda delle possibilità dell'offerente. Tale offerta veniva presentata in forma solenne, una volta all'anno, alla festività del patrono della città egemone. Tale cera non veniva però subito accesa, ma conservata per provvedere all'illuminazione del simulacro per l'anno successivo.

Musica d'estate torna con 'Venezia a lume di candela'. Il concerto si svolgerà al sacro Monte Calvario di Domodossola domenica 4 agosto alle 21.15


Continua la rassegna “Musica d’estate 2024” con il tradizionale concerto a lume di candela. Nel cortile dei Sodales all’interno del convento dei PP. Rosminiani al sacro Monte Calvario di Domodossola si terrà il terzo appuntamento con il concerto Venezia a lume di candela con un programma di musica da camera per contralto solo, flauto e archi di autori veneziani della prima metà del ‘700.

Domenica 4 agosto, alle 21.15, Candice Carmalt: contralto e Anselmo Quartagno al flauto, con i musicisti della Camerata Strumentale di S. Quirico, formata dai violinisti Matteo Carigi e Tania Camargo Guarneri, dal violista Marco Varisco, dalla violoncellista Annamaria Cristian, dal contrabbassista Roberto Mattei e dal clavicembalista Gian Luca Rovelli, sotto la direzione di Manfred Nesti, eseguiranno di Antonio Lucio Vivaldi (1678-1741) la cantata RV 684 ”Cessate, omai cessate” per contralto, archi e basso continuo e il concerto in re minore per archi e continuo, RV 128, nr. 8 op. 30, di Alessandro Marcello (1673-1747) la cantata SF 127 “Fonti voi che al mio pianto” per contralto solo, archi e continuo, di Baldassarre Galuppi (1706-1785) il concerto in re maggiore IBG 47 per flauto, archi e e continuo, e di Johann Adolf Hasse (1699-1783) l’aria “Del vapor denso di Lete”, dall’opera “Senocrita”, per contralto solo, flauto, archi e e continuo. In caso di pioggia il concerto si terrà in Sala Bozzetti.

La rassegna “Musica d’estate 2024” è organizzata in collaborazione con l’Ente di gestione dei Sacri Monti, la Città di Villadossola, le Parrocchie di Calice, Beura e Villadossola, e con il contributo e il sostegno del Comune di Beura Cardezza, della Fondazione Comunitaria del VCO – Ente Filantropico e della Fondazione CRT.

Ossola News

Domodossola ricorda Kaspar Stockalper, il barone e mecenate del Sempione


 Nella sala Bozzetti del Sacro monte Calvario svolto il convegno sulla figura del barone e mercante del Seicento Kaspar Stockalper. L’appuntamento è organizzato dalla Pro loco di Domodossola. «Sarà un incontro tra studiosi amanti dell’Ossola - dice la presidente Vanda Cecchetti -. Lo scopo è mettere in luce un personaggio storico dalla forza imprenditoriale e lungimirante e, a fronte degli studi approfonditi e fatti Oltralpe, in italiano mancava un testo esauriente a lui dedicato». I relatori erano Françoise Vannotti, presidente della Société d’histoire de la Suisse Romande che parlerà dei due protagonisti dei commerci del tempo, illustrando anche la figura di Michele Maggerano, lo «Stockalper di Leuk». A seguire lo studioso Massimo Palazzi che porterà le «Carte geografiche del Sempione all’epoca di Stockalper» e Gian Vittorio Moro che tratterà gli «Autografi di Stockalper nell’archivio del Calvario».

A conclusione Enrico Rizzi ha presentato il nuovo libro delle edizioni Grossi «Stockalper e il Sempione, una storia europea». «Lo si potrebbe chiamare Gaspare “il magnifico” - si legge nella nota descrittiva del volume -. La sua è la straordinaria parabola di un giovane intraprendente notaio di Briga che diventa uno dei più ricchi commercianti d’Europa, precursore nel ’600 del moderno capitalismo mercantile. Uomo di stato, impresario dei trasporti e fermiere del sale, mecenate e costruttore di castelli, di torri e di chiese, tiene in scacco due re (di Francia e di Spagna, ndr) concedendo e negando il passaggio sulla via del Sempione. Ma quando il suo patrimonio raggiunge livelli leggendari, una congiura lo costringe alla fuga dal Vallese e all’esilio a Domodossola. Infine il ritorno, da re del Sempione». Morì a Briga nel 1691 a 81 anni.

La Stampa

Il rettore del Calvario racconta le origini della Festa di Santa Croce

 

Domenica 5 maggio il Sacro Monte Calvario di Domodossola celebra la Festa di Santa Croce, con una giornata ricca di appuntamenti. Il rettore, don Gianni Picenardi, racconta le origini delle celebrazioni dell’Invenzione della Croce, di cui abbiamo notizia fin da un passato molto lontano, e che quest’anno, per la prima volta dopo molto tempo, torna nella sua collocazione originale.

“Probabilmente fin dal settimo secolo, nella data del 3 maggio, la Chiesa commemorava il Ritrovamento o “Invenzione” della Croce di Cristo avvenuto per opera di Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino”, spiega don Gianni. “Evento narrato dalla Legenda Aurea e dalla storia dell’arte, che manifesta la consapevolezza del valore salvifico di uno strumento di morte che è divenuto fonte di vita. Con la riforma liturgica del Concilio Vaticano II nel 1962, nel calendario universale la festa di maggio venne soppressa per accorparla a quella dell’Esaltazione della Croce del 14 settembre. Ma rimasero alcune eccezioni. Ricordiamo quella in Terra Santa, dove la Chiesa di Gerusalemme ha voluto conservare il ricordo di questa festa che in precedenza si celebrava il 3 maggio, ma poi spostata al 7 dello stesso mese per permettere di restare all’interno del tempo pasquale”.

La tradizione è rimasta anche a Domodossola: “Al Sacro Monte Calvario, con una solenne celebrazione il 3 maggio 1735, venne ufficialmente stabilita la «Istituzione canonica della Via Crucis al Sacro Monte Calvario» e venne concesso a tutti i fedeli che avrebbero percorso e meditato la via della dolorosa passione di Cristo «tutte le indulgenze concesse da sommi pontefici a quelli che visitano i lochi sacri di terra santa …», come è riportato nell’iscrizione sull’arco del portico della seconda cappella”, prosegue il rettore. “Così pure nell’iscrizione posta nel vestibolo d’ingresso al Santuario si ricorda che questa chiesa è «Dedicata a Dio Ottimo Massimo per i trionfi della Croce ritrovata ed esaltata». Da quel lontano 1735 la festa del 3 maggio del Ritrovamento della Santa Croce è sempre stata cara ai cittadini domesi ed al popolo ossolano, e fu a lungo mantenuta e celebrata anche dopo l’arrivo del Beato Antonio Rosmini e dei Padri Rosminiani al Sacro Monte”. “Tuttavia, la riforma liturgica della Chiesa ha in parte tolto risonanza a questa festa ed ultimamente la si fece slittare al 14 settembre in occasione dell’Esaltazione della Santa Croce. Poiché però è una festa religiosa e di popolo che rinsalda una solida e preziosa tradizione cristiana, ci è sembrato importante a partire da questo anno 2024 riproporla e ricollocarla nella sua tradizionale data: la prima domenica di maggio”, conclude don Gianni. “Sarà la partecipazione del popolo di Dio, delle autorità civili e religiose ad indicarci l’opportunità di continuarla anche negli anni futuri”.

Ossola News

Il Sacro Monte Calvario celebra la Festa di Santa Croce. 5 Maggio 2024

 Domenica 5 maggio il Sacro Monte Calvario di Domodossola celebra le solennità della Festa dell’Invenzione della Santa Croce nel Santuario del SS. Crocifisso.

Le celebrazioni iniziano alle 10.30 con la Messa Solenne, accompagnata dalla Cappella Musicale del S. M. Calvario. La messa delle 11.00 a Crosiggia, per questa domenica, è invece sospesa. Alle 15.00, poi, i Vespri Solenni con processione e benedizione della città con la Reliquia della S. Croce dal “Belvedere” del castello, accompagnati dal Civico Corpo Musicale di Domodossola e dalla Cappella Musicale. A seguire l’incanto delle offerte con concerto del Civico Corpo Musicale. Alle 17.00 la messa vespertina.

Il programma della giornata si conclude alle 21.00 con un concerto in Sala Bozzetti, che vede protagonisti il sassofonista Luca Magnani e la pianista Silvia Belfiore, che presentano il Cd “Il respiro cantato”.

Ossola News

"Vent'anni di Unesco": due giorni di dibattiti al Sacro Monte di Domodossola

Una due giorni di alto profilo riunisce a Domodossola il 17 e 18 novembre i maggiori esperti di Sacri Monti con l'intento di avviare un dibattito critico e una nuova riflessione sul ruolo che rivestono oggi questi siti.

Il convegno, organizzato dall'Ente di gestione, col contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo (nell'ambito del bando "Territori in luce") e col sostegno del Comune di Domodossola, fa il punto sull'attività realizzata dai Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia nei vent'anni di riconoscimento Unesco e guarda alle prospettive future, in particolare sui tre macro temi del restauro, dell'attività di ricerca storico-artistica e della valorizzazione turistica.

"Nell’ambito del restauro e della conservazione in questi anni è stato fatto molto, affinando sempre più la qualità degli interventi conservativi programmati per mantenere vive le statue e le cappelle - spiega la presidente dell'Ente di gestione dei Sacri Monti Francesca Giordano -. La due giorni di Domodossola riunisce tutte e quattro le Sprintendenze del Piemonte e quella lombarda di Como e Varese che si confrontano sulle strategie comuni per affrontare il tema della conservazione, del restauro e della tutela del paesaggio di questi siti seriali tutelati dall'Unesco".

L'Ente di gestione ha un ruolo centrale non solo nell'orientare i restauri, ma anche le attività di studio e di ricerca: "Il lavoro prezioso fatto con le Università, i musei e le biblioteche deve essere uno stimolo per arricchire e potenziare la ricerca storico-artistica e antropologica. Auspico che i Sacri Monti piemontesi siano sempre più presenti all'interno della formazione scolastica e della ricerca universitaria, ma anche che sappiano dialogare con le realtà culturali locali, creando reti e progetti innovativi, come è stato fatto in questi anni".

Proprio nell'ultimo periodo i Sacri Monti hanno puntato maggiormente sulla promozione e sull'accoglienza dei visitatori, valorizzando la propria vocazione di crocevia di fede, cultura e turismo grazie anche ai contributi ottenuti con i bandi delle Fondazioni: "In questo modo siamo riusciti ad organizzare eventi culturali e a valorizzare il turismo green, puntando ad esempio sui cammini - conclude Giordano -. I bandi sono ormai strumenti fondamentali per far fronte alle risorse limitate di cui disponiamo, per i restauri e le manutenzioni più urgenti dei sette Sacri Monti piemontesi non basterebbero 10 milioni di euro, per questo è indispensabile proporre azioni che generino se possibile un ritorno economico e nuovi investimenti".

Il convegno è ad ingresso libero. I lavori partono venerdì 17 alle ore 9, nella Sala Bozzetti del Sacro Monte Calvario, dopo i saluti istituzionali del sindaco di Domodossola Lucio Pizzi, si svolgeranno le sessioni dedicate al restauro e agli studi che si concluderanno alle 17.15 con una visita guidata al Sacro Monte. Sabato sarà dedicato alle linee guida future sulla valorizzazione e la promozione, gli incontri si svolgeranno nella Cappella Mellerio (via Mellerio 8) dalle 9.30 alle 13, con a seguire, alle ore 15.30, la visita guidata a Palazzo San Francesco.

Novara Today

Novità al Calvario: trasferimento per il rettore don Michele, al suo posto don Gianni Picenardi. Torna anche don Vito Nardin

 Sono diverse le novità che interesseranno nelle prossime settimane il Sacro Monte Calvario di Domodossola. Dal 1° settembre cambio al vertice. L’attuale rettore, don Michele Botto Steglia è stato stato destinato alla parrocchia che i padri rosminiani hanno a Roma, all’Eur. Originario della provincia di Biella, don Michele era stato nominato a capo del sacro monte domese nell’estate 2020, è anche prevosto della Parrocchia del Sacro Cuore di San Quirico.

Al Calvario come rettore torna don Gianni Picenardi, attualmente impegnato presso il Centro Internazionale di studi rosminiani di Stresa.
Dopo aver guidato come preposito generale l’Istituto della Carità (era stato nominato padre generale dei rosminiani, dal 2013 al 2021) torna al Calvario di Domodossola anche Don Vito Nardin. Aveva lasciato l’incarico al vertice dei rosminiani per limiti di età, da due anni era a Rovereto, presso la casa natale di Antonio Rosmini.

vco.azzurratv

Visite guidate al Calvario di Domodossola



Visite guidate. Ente di gestione dei Sacri Monti del Piemonte: visite guidate al Calvario di Domodossola durante Domosofia 2023


In occasione del 5° Festival delle idee e dei saperi “Domosofia 2023”, l’Ente di gestione dei Sacri Monti del Piemonte propone visite guidate al Calvario di Domodossola, patrimonio UNESCO.

Le visite si svolgeranno nei giorni di venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 settembre, con partenza alle ore 10 e alle ore 14:30 dalla Madonna delle Neve, di fronte al Collegio Rosmini.

La partecipazione è libera con gradita offerta pro-restauro delle Cappelle della Via Crucis.

I visitatori saranno accompagnati a piedi dalle guide Umberto De Petri e Roberto Bianchetti.

Durante il percorso, potranno ammirare le cappelle della Via Crucis, il giardino annesso al convento dei Padri Rosminiani e, in esclusiva per l’occasione, le statue delle Cappelle V e XV.

Per informazioni e prenotazioni, contattare l’Ente di gestione dei Sacri Monti del Piemonte al numero 0324 242232.

Don Michele Botto Steglia saluta la comunità del Sacro Monte Calvario

ossolanews.it

Al Sacro Monte Calvario, ultima messa con il rettore del Sacro Monte Calvario e prevosto della parrocchia del Sacro Cuore di San Quirico don Michele Botto Steglia che lascia l’incarico per andare a svolgere la sua missione di parroco nella parrocchia Spirito Santo alla Ferratella a Roma.

Quelli che ho trascorso a Domodossola - ha detto al termine don Michele Botto Steglia - sono stati tre anni belli anche se segnati purtroppo dalla pandemia . Il ringraziamento per la vostra fedeltà in questo tempo della mia permanenza al Calvario , per il buon esempio, l’incoraggiamento che mi avete dato. Questo ha permesso che nonostante tutto il mio ministero fosse più leggero. Quello che vi chiedo è di ricordarmi nella preghiera e io vi prometto che vi ricorderò con affetto, con amicizia ma anche sull’altare proprio perché il Signore benedica voi le vostre famiglie i vostri cari”.

Al termine il grazie dei parrocchiani a don Botto, un lungo applauso, la commozione al momento dei saluti e la promessa di andarlo a trovare a Roma. La messa è stata accompagnata all’organo da Adriano Alberti Giani.

Video: 

Settimana Santa, le celebrazioni al Sacro Monte Calvario di Domodossola


IL 6 aprile giovedì Santo alle 18.30 messa dell'ultima cena e lavanda dei piedi ai i ragazzi della prima comunione segue la riposizione del Santissimo Sacramento e l'adorazione eucaristica in Santuario fino alle 20.30.

Il 7 aprile venerdì Santo alle 15 celebrazione della Passione del Signore alle 20.30. Solenne Via Crucis lungo la via Regia con partenza dalla prima cappella ai piedi del Calvario segue il canto delle “Ultime Sette Parole di Gesù sulla Croce” e la benedizione con la reliquia della Santa Croce.

L'8 aprile sabato santo alle 22 solenne Veglia Pasquale di Risurrezione. 

Il 9 aprile domenica di Pasqua alle 10 e alle 17.30 Santa Messa  al Santuario del Santissimo Crocifisso. Le celebrazioni della settimana Santa saranno animate dalla Cappella musicale del Sacro Monte Calvario.

(tratto da ossolanews.it)

I sacri monti del Piemonte partendo dal Calvario di Domodossola

Dal Calvario di Domodossola al sacro monte di Ghiffa, da quello di Orta San Giulio a Varallo, il primo ad essere stato realizzato. Un viaggio tra i sacri monti piemontesi in questa puntata di Laghi e monti con partenza proprio dall'Ossola e due guide d'eccezione: la presidente dell'ente di gestione dei sacri monti piemontesi Francesca Giordano e lo storico dell'arte Luca Di Palma.
 in vcoazzurra TV


 

Alla scoperta del Sacro Monte Calvario di Domodossola. Nuovo appuntamento con gli incontri sui tesori e i misteri dell'Ossola il 31 marzo

Serata dedicata alla scoperta dei 'Tesori e misteri in Ossola' alla Soms domese. Venerdì 31 marzo alle ore 20.45 presso lo Spazio Contemporaneo in via Teatro si parlerà del Sacro Monte Calvario. Umberto De Petri, a guida ambientale escursionistica e autore di numerosissime pubblicazioni dedicate alla storia dei paesi dell'Ossola proporrà un approfondimento su uno dei siti che più caratterizzano il capoluogo ossolano. Il luogo di fede e patrimonio dell'umanità dell'Unesco, dove il Beato Antonio Rosmini fondò l'Istituto della Carità, verrà raccontato nei particolari più interessanti e curiosi da uno dei più grandi conoscitori della Riserva del Sacro Monte Calvario.

(Tratto da ossolanews.it)

Domenica delle Palme 2 aprile, con inizio alle ore 18.15, nel Santuario del SS. Crocifisso al S. M. Calvario, ci sarà il Concerto per il tempo di Passione



La Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario, in collaborazione con l’Istituto della Carità - PP. Rosminiani e la Parrocchia di Calice, rinnovano un tradizionale appuntamento musicale al Calvario. Domenica delle Palme 2 aprile, con inizio alle ore 18.15, nel Santuario del SS. Crocifisso al S. M. Calvario, ci sarà il Concerto per il tempo di Passione; il tema proposto quest’anno sarà la ricostruzione della Liturgia delle Tenebre del Mattutino del Giovedì Santo. Nicoletta Turla: soprano, Candice Carmalt: alto, Valentina Bionda: violoncello e Gian Luca Rovelli: clavicembalo eseguiranno le Leçons de Ténèbres di François Couperin (1668-1733), con la Schola Gregoriana del Sacro Monte Calvario, con Lorenzo Sgarella: prefetto del coro e Pietro Mencarelli: direttore, che eseguirà i versetti, i salmi e i responsori in canto gregoriano. Nel 1714, per l’Abbazia di Longchamp, François Couperin compose le “Trois Leçons de Ténèbres pour la nuit du mercredi saint” sul testo delle Lamentazioni di Geremia; due di esse sono per voce sola e basso continuo, una, la terza, è a due voci e basso continuo. Una particolarità della messa in musica delle Lamentazioni è che ogni versetto in latino viene preceduto dalla lettera dell’alfabeto con cui inizia il corrispondente versetto in ebraico. E la lettera ebraica è occasione di melismi, e abbellimenti di ogni genere. La terza Leçons viene unanimemente considerata uno dei vertici assoluti della musica barocca per la straordinaria sontuosità delle ornamentazioni, delle appoggiature, dei vocalizzi e l’arditezza delle dissonanze. Questo concerto propone l’inserimento delle Leçons de Ténèbres nella cornice per la quale sono state ideate: la liturgia delle ore del I Notturno del Matutinum del Giovedì Santo, che prevede l’esecuzione in canto gregoriano, affidata alla Schola Gregoriana, di tre salmi preceduti e conclusi dalle proprie antifone, del versiculum, e dei tre responsoria prolixa a conclusione delle lamentazioni musicate da Couperin, accostando la severità della monodia gregoriana alla ricchezza armonica e melodica della musica del barocco francese. L’attività della Cappella Musicale è resa possibile grazie alla sensibilità dell’Istituto della Carità – PP. Rosminiani, della Parrocchia di Calice, dell’Ente di Gestione dei Sacri Monti, della Città di Domodossola e con il sostegno e il contributo prezioso della Fondazione Comunitaria del VCO Ente Filantropico e della Fondazione CRT.
Fonte: Comunicato Stampa

Fedeli al Calvario per la via Crucis delle parrocchie dell'Ossola.

Si è svolta domenica pomeriggio la via Crucis Vicariale al Sacro Monte Calvario. Con il vicario episcopale don Vincenzo Barone, il rettore del Sacro Monte Michele Botto Steglia, diversi sacerdoti di Domodossola e dintorni e numerosi fedeli.

Durante il cammino è stata proposta la “Via Crucis con Maria”: i fedeli si sono lasciati guidare nella preghiera dall'esempio, dalle parole e dagli atteggiamenti della Vergine. “La Passione di Gesù è il più grande dramma d'amore. Maria è la Madre – è stato ricordato - che ha vissuto tutta la Passione del figlio”. La proposta è stata quindi quella di un cammino di conversione guardando alla Vergine Maria.

Il corteo molto raccolto e silenzioso ha percorso le quattordici stazioni. Al termine è seguita la messa al Santuario del Santissimo Crocifisso presieduta da don Botto Steglia e concelebrata da padre Vincenzo Coscia. È consuetudine che la prima via Crucis domenicale sia aperta dalle parrocchie dell'Ossola, nelle prossime settimane si alterneranno altri gruppi. Il 5 marzo la via Crucis sarà animata e guidata per la prima volta da un gruppo di detenuti del carcere di Verbania.

La tradizione del cammino devozionale della via Crucis al Calvario è molto antica risale al 1735; la Rivoluzione francese del 1789 impedì la pratica. Con l'arrivo di Antonio Rosmini e la fondazione dell'Istituto della Carità nel 1828 fu proprio grazie ad un prete rosminiano, don Luigi Gentili che venne ripresa questa pratica in particolare nelle domeniche di Quaresima, usanza interrotta soltanto a causa della pandemia tre anni fa.

Ossola News

I fedeli che il 5 marzo percorreranno la via Crucis quaresimale del Sacro Monte Calvario accompagneranno Cristo sulla via della Croce con la voce della gente che abita il carcere di Verbania


Saranno infatti dieci persone detenute a leggere le riflessioni e le preghiere che hanno scritto con l'aiuto di due volontarie della Casa circondariale e del Cappellano del Carcere don Giovanni Antoniazzi. Sono parole che esprimono le emozioni che queste persone provano nella detenzione, scritte con un linguaggio semplice e dal quale traspaiono sentimenti diversi: pentimento, solitudine, fede e speranza di ricominciare una nuova vita. “La sofferenza di Gesù sulla Croce, per la salvezza di tutti noi, ci ricorda il valore del sacrificio. Questo gesto ci dà la forza di sopportare la nostra croce - scrivono i detenuti- nella solitudine dei nostri giorni, lontani dai nostri cari, nella contrizione delle nostre anime, nella speranza di un futuro più sereno”. Alcune delle riflessioni e preghiere più significative delle quattordici stazioni: Nella quarta stazione “Gesù incontra Maria sua Madre”, commentano i detenuti: “Le nostre sofferenze sono anche le sofferenze dei nostri familiari, privati del nostro calore quotidiano e del conforto dei nostri abbracci. Signore dai conforto e speranza ai nostri cari, illumina i loro volti, rasserena i loro sonni, asciuga le loro lacrime per noi”. All'ottava stazione “Gesù incontra le donne di Gerusalemme” i detenuti esprimono la tristezza per il dolore provocato alle donne della loro famiglia: “Le nostre mogli e le nostre madri -scrivono- ci portano il conforto di un sorriso , ma nascondono le loro lacrime per noi. Signore proteggi le nostre madri, le nostre sorelle , le nostre mogli, le nostre figlie. Sostienile nel dolore causato dalla nostra lontananza e rendi meno pesante l'attesa per il nostro ricongiungimento”. Alla Nona stazione “Gesù cade la terza volta”e all'Undicesima stazione “Gesù è inchiodato sulla Croce” riconoscono gli sbagli commessi e chiedono perdono e forza al Signore: “Con i nostri errori e la nostra superficialità siamo caduti in tentazione e abbiamo causato dolore alle nostre vittime. Quel dolore lo riviviamo noi stessi ogni giorno, nelle nostre coscienze -le parole dei detenuti nella nona stazione-, con il rimorso che ci attanaglia nel buio e nella solitudine delle nostre celle, nelle speranza del perdono. Signore, fa che le nostre vittime superino il dolore che abbiamo causato, accettino il nostro pentimento, e ci gratifichino del loro perdono”. Mentre nell'undicesima chiedono al Signore la forza di sopportare il peso della loro croce. “La sofferenza di Gesù sulla Croce per la salvezza di tutti noi, ci ricorda il valore del sacrificio... Signore, aiutaci a completare il nostro ravvedimento e donaci la forza della speranza , per sopportare il peso delle nostre croci”. Infine alla Quattordicesima stazione c'è la solitudine di chi vive in carcere e la speranza per una nuova vita. “All'interno di queste mura, nelle solitudine delle nostre celle, sepolti nell'oblio di molti, con cui abbiamo condiviso gran parte della nostra vita , siamo sostenuti dai sogni, desideri, pensieri, affetti; viviamo nella speranza del ritorno ad una vita normale e all'affetto dei nostri familiari”. L'iniziativa è nata da un’idea della direttrice del carcere verbanese Stefania Mussio, con il rettore del Sacro Monte Calvario don Michele Botto Steglia e il vicepresidente dei Sacro Monti piemontesi.
ossolanews

Domodossola ha celebrato la festa della “Cella” Antonio Rosmini con il vescovo di Biella Roberto Farinella. Oggi 19 Febbraio concerto duo viole Alto Clef

E' stata la settimana dedicata alla «Festa della Cella», la celebrazione che ricorda l’arrivo del beato Antonio Rosmini al Calvario di Domodossola il 20 febbraio 1828 e la fondazione dell’Istituto della carità, quello dei padri rosminiani. Da domenica scorsa al Sacro monte Calvario è aperta la cella che ospitò l’abate Rosmini: è stata mantenuta pressoché identica come era ai tempi del filosofo e sacerdote che proprio lì scrisse alcune delle sue opere. Sabato (ieri) è stato il giorno clou delle iniziative. Alle 16 in cappella Mellerio a Domodossola proiettato il docufilm dedicato alla vita e alle opere di Rosmini. Alle 18 in collegiata  celebrata la messa solenne presieduta dal vescovo di Biella, monsignor Roberto Farinella; la funzione  concelebrata dal vicario episcopale per l’Ossola e parroco di Domo don Vincenzo Barone, dai padri rosminiani e dai sacerdoti dell’unità pastorale.

A chiudere la settimana di iniziative domenica alle 18 (oggi), nell’aula magna del collegio Mellerio Rosmini, ci sarà il concerto che vede protagoniste il duo di viole Alto Clef, formato da Arianna Cartini e Silvia Rossi. L’appuntamento è organizzato dalla Cappella musicale del Sacro monte Calvario con l’Istituto della carità e sarà il primo della rassegna «Pomeriggi in concerto 2023». In programma musiche di Bach, Stamitz e Friedemann. Il concerto è reso possibile grazie all’Istituto della Carità, alla parrocchia di Calice e alla Riserva naturale del Calvario.

lastampa.it

Calvario, celebrazioni per la festa della Cella 2023

 

I padri Rosminiani si preparano a vivere, con i fedeli domesi, la festa della Cella che ricorda l'arrivo al Calvario del Beato Antonio Rosmini.

Il 20 febbraio 1828, quell'anno mercoledì delle ceneri, Rosmini giunse al Sacro Monte di Domodossola. In quella quaresima scrisse le 'Costituzioni dell'Istituto della Carità' e avviò quell'esperienza religiosa che divenne l'Istituto della Carità dei Padri Rosminiani e successivamente le Suore della Provvidenza Rosminiane. Una data importante per i Padri, suore, ascritti e amici, e domesi per ritrovarsi insieme con diverse iniziative e celebrazioni il 20 e anche nei giorni che precedono la ricorrenza.

Da domenica 12 ci sarà l'apertura della cella del Beato Rosmini Al Sacro Monte Calvario. Per tutta la settimana Santa Messa alle 17 al Santuario del SS Crocifisso. “In questo periodo – spiega don Michele Botto - è possibile visitare la cella dalle 15 alle 17 con accesso dal Santuario”.

Sabato 18 alle 16 nell' ex cappella Mellerio a Domodossola vi sarà la proiezione del docufilm “Antonio Rosmini”. Alle 18 nella chiesa Collegiata vi sarà la messa solenne presieduta da monsignor Roberto Farinella vescovo di Biella e concelebrata dal vicario episcopale don Vincenzo Barone, dai padri rosminiani e da sacerdoti dell'Unità pastorale. Dopo la celebrazione è prevista nella sala convitto del Sacro Monte la cena (prenotazioni entro il 15 febbraio allo 0324 242010).

Domenica 19 concluderà le celebrazioni il concerto della cella nell'aula magna del Collegio Mellerio Rosmini.

ossolanews.it

La croce del Sacro Monte Calvario di Domodossola torna a splendere

Regalo di Natale per la Comunità Rosminiana e per i domesi dall'amministrazione comunale. Dalla vigilia di Natale la croce del Sacro Monte Calvario, che da un anno era illuminata solo nella parte superiore, è tornata a risplendere per intero. La mancanza dell'illuminazione completa era stata segnalata qualche mese fa da alcuni domesi sui social e a Ossolanews. 

L'amministrazione in quell'occasione aveva comunicato che a breve sarebbe stato eseguito l'intervento, che era stato inserito tra quelli che mirano alla riqualificazione dell’immagine cittadina, riducendo nel contempo i consumi energetici attraverso una riqualificazione degli impianti e la loro conversione con tecnologia LED.

La croce al Sacro Monte fu innalzata in onore di Cristo nel 1955 perchè il richiamo spirituale del Calvario splendesse anche nel buio della notte. Fu accesa il 30 ottobre del 1955 da monsignor Gilla Vincenzo Gremigni. 

I collaboratori furono tantissimi poiché, all'idea di padre Giovanni Battista Zantedeschi, allora rettore della Comunità dei padri Rosminiani, si associarono cittadini e associazioni di Domodossola, formando un comitato presieduto dall'allora sindaco Nino Falcioni. L'afflusso per l'inaugurazione fu straordinario.

Il ritorno dell'illuminazione completa della Croce era attesa anche dai Rosminiani ai quali spesso i fedeli si rivolgevano per lamentare il fatto che da molto tempo non fosse più visibile dalla città.

Ossola News









Sacro Monte Calvario di Domodossola per un turismo religioso e culturale di qualità

 

(Fonte: dalla pagina Facebook del Rettore)

IL Sacro Monte del nostro territorio, Patrimonio Mondiale dell’Umanità, rappresentano un grande valore artistico, culturale e spirituale per l’intera comunità.

Il complesso del Sacro Monte Calvario di Domodossola – con le sue 15 cappelle dedicate alla Passione di Cristo - si erge sullo storico Colle di Mattarella che sovrasta il capoluogo ossolano. Non perdetevi la possibilità di trascorrere giorni di quiete e silenzio tra fede, natura ed arte: l’ospitalità è offerta tutto l’anno dalla Casa di Ospitalità Religiosa del Sacro Monte Calvario.

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