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Celebrazioni Santuario Santissimo Crocifisso al Sacro Monte Calvario di Domodossola

Santuario Santissimo Crocifisso al SACRO MONTE CALVARIO 

Santa Messa Feriale (da Lunedì al Sabato ore 8 - nella cappella interna dell'Addolorata)

Celebrazioni Domenica e Festivi  Ore 10 e ore 16,30 (orario invernale - nella cappella interna dell'Addolorata)

Gli orari riportati si riferiscono alle celebrazioni feriali domenicali e festive. In caso di particolari necessità nel corso dell’anno, gli orari potranno subire variazioni (per informazioni tel. 0324 242010)

Il Santuario del Santissimo Crocifisso, dalla forma di ottagono allungato, si eleva sulla roccia del Sacro Monte Calvario di Domodossola e fu costruito a partire dal 1657. Nel 1672 fu innalzata la cupola con relativa lanterna e nel 1686 fu realizzato il vestibolo che aggetta sulla facciata. Quest’ultimo è costituito da una volta a botte ed è sostenuto da pilastri e colonne di pietra serpentina locale. Nella volta alcuni angioletti con i simboli della Passione sono stati dipinti da Giovanni di Sampietro. Sia il disegno che la costruzione del santuario sono attribuiti a Tommaso Lazzaro, al quale era stata affidata la realizzazione di altri edifici sacri in Val d’Ossola. Sulla facciata, oltre alla porta e a due piccole finestre devozionali, non sono presenti altre aperture: entrando nel Santuario si nota immediatamente che la maggior parte della luce proviene dalla cupola, creando un’intensa atmosfera di sacro raccoglimento.
Centro Spiritualità Rosminiana Borgata Sacro Monte Calvario, n. 8 28845 Domodossola (VB)
Telefono: + 39 0324 24 20 10







Settimana Santa, le celebrazioni al Sacro Monte Calvario di Domodossola


IL 6 aprile giovedì Santo alle 18.30 messa dell'ultima cena e lavanda dei piedi ai i ragazzi della prima comunione segue la riposizione del Santissimo Sacramento e l'adorazione eucaristica in Santuario fino alle 20.30.

Il 7 aprile venerdì Santo alle 15 celebrazione della Passione del Signore alle 20.30. Solenne Via Crucis lungo la via Regia con partenza dalla prima cappella ai piedi del Calvario segue il canto delle “Ultime Sette Parole di Gesù sulla Croce” e la benedizione con la reliquia della Santa Croce.

L'8 aprile sabato santo alle 22 solenne Veglia Pasquale di Risurrezione. 

Il 9 aprile domenica di Pasqua alle 10 e alle 17.30 Santa Messa  al Santuario del Santissimo Crocifisso. Le celebrazioni della settimana Santa saranno animate dalla Cappella musicale del Sacro Monte Calvario.

(tratto da ossolanews.it)

SABATO 22 OTTOBRE 2022 Messa del Giorno

 

SAN GIOVANNI PAOLO II, PAPA – MEMORIA FACOLTATIVA



Colore Liturgico Bianco

Antifona

Il Signore ha stabilito con lui un’alleanza di pace:
per sempre avrà la dignità del sacerdozio. (Cf. Sir 45,24)

Colletta

O Dio, ricco di misericordia,
che hai chiamato san Giovanni Paolo II, papa,
a guidare l’intera tua Chiesa,
concedi a noi, forti del suo insegnamento,
di aprire con fiducia i nostri cuori
alla grazia salvifica di Cristo, unico redentore dell’uomo.
Egli è Dio, e vive e regna con te.
 

Prima Lettura

Cristo è il capo: da lui tutto il corpo cresce.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Ef 4,7-16
 
Fratelli, a ciascuno di noi, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. Per questo è detto:
«Asceso in alto, ha portato con sé prigionieri,
ha distribuito doni agli uomini».
Ma cosa significa che ascese, se non che prima era disceso quaggiù sulla terra? Colui che discese è lo stesso che anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per essere pienezza di tutte le cose.
Ed egli ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere profeti, ad altri ancora di essere evangelisti, ad altri di essere pastori e maestri, per preparare i fratelli a compiere il ministero, allo scopo di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, fino all’uomo perfetto, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo.
Così non saremo più fanciulli in balìa delle onde, trasportati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, ingannati dagli uomini con quella astuzia che trascina all’errore. Al contrario, agendo secondo verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa tendendo a lui, che è il capo, Cristo. Da lui tutto il corpo, ben compaginato e connesso, con la collaborazione di ogni giuntura, secondo l’energia propria di ogni membro, cresce in modo da edificare se stesso nella carità.

Parola di Dio.
 

Salmo Responsoriale
Dal Sal 121 (122)

R. Andremo con gioia alla casa del Signore.

Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme! R.
 
Gerusalemme è costruita
come città unita e compatta.
È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore. R.
 
Secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide. R.
 

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Io non godo della morte del malvagio, dice il Signore,
ma che si converta dalla sua malvagità e viva. (Ez 33,11)

Alleluia.

Vangelo

Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 13,1-9
 
In quel tempo, si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.
O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».

Parola del Signore.
 

Sulle offerte

Volgi il tuo sguardo su di noi, o Signore,
perché, nella memoria di san Giovanni Paolo II,
l’offerta di questo sacrificio
che cancella i peccati di tutto il mondo
giovi alla salvezza del tuo popolo.
Per Cristo nostro Signore.
 

Antifona alla comunione

Signore, tu conosci tutto;
tu sai che ti voglio bene. (Gv 21,17)

Dopo la comunione

Signore Dio, la forza dei doni che abbiamo ricevuto
nella memoria di san Giovanni Paolo II produca i suoi frutti:
ci dia sostegno nella vita terrena
e ci ottenga la gioia della felicità eterna.
Per Cristo nostro Signore.

Svolgimento regolare per le celebrazioni di domenica 1° marzo

Le messe di domenica 1° marzo 2020 verranno celebrate regolarmente. Lo annuncia una breve nota della presidenza della Conferenza episcopale piemontese.
Ecco il testo.
Sentito il Presidente della Regione Piemonte e il Prefetto Moderatore, Mons. Cesare Nosiglia, Presidente CEP, e i Vescovi piemontesi comunicano che domani, domenica 1° marzo 2020, in conformità con la circolare che verrà emanata più tardi, potranno essere celebrate tutte le Messe festive nelle diocesi del Piemonte, rispettando le precauzioni già indicate in precedenza.
diocesinovara.it

Domenica 3 Dicembre 2017 I DOMENICA DI AVVENTO (ANNO B) Foglietto, Letture e Salmo

3  Dicembre 2017  I DOMENICA DI AVVENTO (ANNO B)

Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: VIOLA

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L’anno B del ciclo triennale delle letture è l’anno di Marco. Eppure non si comincia dal paragrafo iniziale del suo Vangelo, che sarà oggetto di lettura nella settimana prossima: si parte dal punto in cui terminerà la penultima settimana dell’anno, con l’annuncio del ritorno di Cristo: “Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria”. A prima vista, ciò può sembrare strano ed illogico. Invece, nella liturgia, c’è un’estrema sottigliezza nell’effettuare il cambiamento di tono: la nostra attenzione, che nelle ultime settimane era centrata sul giudizio e sulla fine del mondo, si sposta ora sul modo di accogliere Cristo: non con paura, ma con impazienza, proprio come un servo che attende il ritorno del padrone (Mc 13,35). In quanto preparazione al Natale, l’Avvento deve essere un tempo di attesa nella gioia. San Paolo interpreta il nostro periodo d’attesa come un tempo in cui dobbiamo testimoniare Cristo: “Nessun dono di grazia più vi manca, mentre aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo” (1Cor 1,7).

19 Novembre 2017 XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) Foglietto, Letture e Salmo

19 Novembre 2017 XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde

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La parabola dei talenti parla della venuta di Gesù per il giudizio universale. Quando ritornerà, egli esigerà di sapere da noi come abbiamo usato il nostro tempo, cosa abbiamo fatto della nostra vita e dei talenti che abbiamo ricevuto, cioè delle nostre capacità. Il premio per il buon uso sarà la partecipazione alla gioia del Signore, cioè al banchetto eterno. La parabola racchiude un insegnamento fondamentale: Dio non misurerà né conterà i nostri acquisti, le nostre realizzazioni. Non ci chiederà se abbiamo compiuto delle prodezze ammirate dal mondo, perché ciò non dipende da noi, ma è in parte condizionato dai talenti che abbiamo ricevuto. Vengono tenute in conto soltanto la fedeltà, l’assiduità e la carità con le quali noi avremo fatto fronte ai nostri doveri, anche se i più umili e i più ordinari. Il terzo servitore, “malvagio e infingardo” ha una falsa immagine del padrone (di Dio). Il peggio è che non lo ama. La paura nei confronti del padrone l’ha paralizzato ed ha agito in modo maldestro, senza assumersi nessun rischio. Così ha sotterrato il suo talento. Dio si aspetta da noi una risposta gioiosa, un impegno che proviene dall’amore e dalla nostra prontezza ad assumere rischi e ad affrontare difficoltà. I talenti possono significare le capacità naturali, i doni e i carismi ricevuti dallo Spirito Santo, ma anche il Vangelo, la rivelazione, e la salvezza che Cristo ha trasmesso alla Chiesa. 
Tutti i credenti hanno il dovere di ritrasmettere questi doni, a parole e a fatti.

Commento al Vangelo della XXXIII Domenica del T.O. 19 Novembre 2017

13 aprile 2017: GIOVEDI’ SANTO al Calvario di Domodossola

Programma:

h. 18.00 S. MESSA DELL’ULTIMA CENA E LAVANDA DEI PIEDI. SEGUE RIPOSIZIONE DEL SS.MO SACRAMENTO NELL’ALTARE DELL’ADORAZIONE E ADORAZIONE EUCARISTICA.

h. 21.00 ADORAZIONE COMUNE E COMPIETA;
LA CAPPELLA DELL’ADORAZIONE (ORATORIO DELLA MADONNA ADDOLORATA, RIMANE APERTA, IN FORMA SOLENNE FINO ALLA MEZZANOTTE.