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Turismo al Sacro Monte Calvario di Domodossola
Centro di Spiritualità del Sacro Monte Calvario
Possibile visitare il Centro di Spiritualità del Sacro Monte Calvario, casa madre dei Rosminiani e chiedere ospitalità per l'organizzazione di gruppi oltre che naturalmente di singoli.... Chiedere dell'animatore del centro al numero + 39 0324 24 20 10
“Cattura la natura", un tour per tutta la famiglia nei Giardini Vaticani
Vatican News
Una nuova ed originale proposta dei Musei Vaticani ha preso il via ieri, sabato 13 luglio, e durerà fino a fine ottobre: si tratta di “Cattura la Natura”, il primo tour guidato nei Giardini Vaticani dedicato appositamente ai genitori che desiderano trascorrere due piacevoli ore in compagnia dei loro figli nello splendido scenario naturalistico dei "Giardini del Papa", all’insegna della natura e dell’apprendimento en plein air. Un itinerario originale e stimolante ispirato all’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco per sensibilizzare adulti e bambini sui temi della tutela del Creato e della salvaguardia ambientale.
Alla scoperta del "polmone verde" dello Stato vaticano
L'iniziativa andrà ad arricchire l’offerta di visite e attività ideate dai Musei Vaticani su misura per le famiglie. Ogni sabato del mese, fino al 26 ottobre, le famiglie saranno condotte da esperti operatori didattici alla scoperta del ”polmone verde” dello Stato Vaticano: le piante del Giardino Biblico, il Bosco, il Giardino Inglese, la Fontana della Zitella, la Casina di Pio IV, la Madonna della Guardia e quella di Fatima, i luoghi prediletti dai Pontefici durante le loro passeggiate, gli stemmi papali, e infine tanti aneddoti e curiosità. A rendere speciale questo percorso tra natura, arte e fede saranno soprattutto i giochi, i laboratori e le esperienze ludiche che animeranno la visita.
La difesa della Casa comune
Tra le attività proposte figurano l’immancabile caccia al tesoro, la creazione di un “capolavoro” vaticano con la tecnica del frottage, la scoperta delle tartarughe, il riconoscimento delle piante menzionate nella Bibbia, il “Wood Wide Web e la Famiglia degli Alberi” e “Spazzatura o Natura?” per apprendere a distinguere i prodotti naturali da quelli sintetici. Una vera e propria esperienza di outdoor education per crescere insieme nella consapevolezza della bellezza e della difesa della Casa comune.
La visita guidata (disponibile sia in lingua italiana che inglese) è pensata per le famiglie con bambini di età compresa tra i 6 e i 12 anni ed è totalmente accessibile anche alle persone con disabilità sensoriali, motorie e intellettive (prenotazione dedicata all’indirizzo mail accessibilita.musei@scv.va). Al termine del tour, e senza nessun costo aggiuntivo, sarà possibile visitare in autonomia i Musei Vaticani.
Estate per tutti. Turismabile, il progetto nato in Piemonte per le vacanze inclusive
Viaggi per tutti e per ognuno, per persone con o senza disabilità, insieme nella medesima esperienza. È con questa visione che opera Turismabile, progetto nato nel 2007 e realizzato dalla Cpd di Torino - Consulta per le Persone in Difficoltà, oggi punto di riferimento nel mondo del turismo inclusivo, in partnership ormai solida con la Regione Piemonte. Formazione, consulenza tecnica, diffusione di nuove pratiche tra gli operatori sono le principali attività. Turismabile ha anche ideato venti pacchetti turistici, in collaborazione con tour operator formati e specializzati proprio verso disabilità e inclusione. Sono itinerari piemontesi, nel cuore del Monferrato, tra il lago d’Orta e il monte Rosa, o per langhe e vigneti in handbike, lungo sentieri enogastronomici, alla scoperta dell’archeologia industriale o di paradisi naturalistici
Proposte fruibili dalle più diversificate utenze, fatte di esperienze locali e multisensoriali, da raggiungere in condizioni di sicurezza e autonomia, grazie a una particolare idea di design aperto a tutti. «Il turismo inclusivo che noi promuoviamo tra gli operatori si regge sui pilastri dell'accoglienza e della informazione», spiega Giovanni Ferrero, direttore del Cpd e responsabile di Turismabile, oltre che segretario Generale dell'Istituto Italiano per il Turismo per Tutti (IsITT). Informazione diffusa significa che nell'approcciarsi a una struttura il cliente deve riuscire in tempi rapidi a farsi un'idea precisa se quel luogo può rispondere alle sue particolari esigenze. Inoltre nel personale ci vuole capacità di accoglienza, che non è solo imprescindibile cordialità, ma pure giuste competenze e conoscenze, «così da venire incontro alle esigenze di tutti, senza che la persona sulla sedia a rotelle o cieca si senta indesiderata, come ancora troppo spesso capita», riflette Ferrero.
Le disabilità sono diverse, con tante sfumature e variabili. Saper ascoltare è il primo, grande passo per generare soluzioni con tempismo. «In questo senso, la capacità di accogliere è più incisiva dell'accessibilità architettonica. Meglio un gradino di troppo, che si può superare, d’un membro dello staff che per esempio rivolge le proprie domande all’accompagnatore, invece che alla persona disabile stessa». Secondo gli ultimi dati Istat disponibili (2014), in Italia ci sono 3,1 milioni persone con una qualche forma di disabilità motoria, sensoriale o cognitiva, il 5% sul totale della popolazione. Circa 1,8 milioni hanno allergie alimentari, senza citare l’invecchiamento anagrafico. Numeri che rendono il turismo inclusivo non solo una questione di diritti sociali e umani, ma anche un'opportunità per gli imprenditori del settore. Secondo i dati Enat, il fatturato diretto generato in Europa dal mercato del turismo accessibile arriva a 352 miliardi di euro e a 786 miliardi considerando anche l’effetto indiretto e l’indotto. In Europa sono 4,2 milioni le persone occupate nel mercato del turismo accessibile, chi vi investe genera il 20% in più d’affari. In molti l’hanno capito e la cultura sta cambiando, a piccoli passi. Alcune, piattaforme turistiche forniscono informazioni minuziose su spazi architettonici d’accessibilità . Crociere o villaggi vacanza dei grandi gruppi offrono esperienze molto inclusive. E anche i centri commerciali, per esempio, hanno abbattuto le barriere architettoniche e predispongono esperienze d’ acquisto molto più accessibili che nei centri storici. A ottobre a Biella il progetto Turismabile organizza la prima borsa con venditori e compratori che arriveranno proprio per trattare su pacchetti progettati per l’inclusione.
Non bisogna creare opportunità di turismo sociale, con viaggi organizzati solo per persone con disabilità, sulla base di itinerari speciali e gruppi circoscritti. Né di aprire portali che raccolgano esclusivamente strutture accessibili. Si tratta di soddisfare le esigenze di tutti i potenziali fruitori. Ognuno ama programmare le proprie vacanze guardando a ciò che più desidera, senza limitarsi, poi, via via scarta e seleziona. Presto l’intelligenza artificiale potrebbe aiutare il viaggiatore con disabilità a processare tutte le informazioni reperibili nei siti e a costruirsi una vacanza compatibile alle proprie specifiche esigenze. «Intanto è il paradigma che va cambiato, diffondendo la cultura dell'accessibilità, fisica, sociale e informativa, affinché ognuno riesca a essere ascoltato e sappia di preciso cosa può trovare, ovunque vada», conclude il responsabile di Turismabile.
avvenire.it
Il Sacro Monte Calvario meta imperdibile di turismo religioso. I tanti progetti estivi dell’Ospitalità Religiosa.
L’estate è alle porte e in molti si stanno ancora organizzando per le ferie. Anche in vacanza, però, si può continuare a pensare al nostro prossimo, magari proprio quello che in vacanza non ci potrà andare. Per esempio, si può soggiornare nelle Case per Ferie e altre strutture religiose di ospitalità. Anche la
Ma quali opportunità offre questo mondo particolare dell’ospitalità? Ce ne sono diverse.
Si può fare una VACANZA ETICA, soggiornando in quelle strutture ricettive nelle quali una parte degli introiti, viene utilizzata per progetti a sfondo caritatevole, assistenziale, missionario, sociale o naturalistico. Quindi senza sborsare un euro in più, ci si gode una vacanza sapendo di contribuire ad una società più attenta agli ultimi.
Non mancano le possibilità con l’ospitalità a DONATIVO, soprattutto lungo i cammini, dove è l’ospite a decidere quanto lasciare per il suo soggiorno. In questo modo ognuno è responsabilizzato a considerare l’accoglienza che gli è stata offerta, nei limiti delle sue capacità economiche.
Ce n’è per tutti i gusti ed è sufficiente portare con sé tanta buona volontà.
Come spiega Fabio Rocchi, presidente dell’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana, “Una comunità non si scioglie durante l’estate ma, anzi, si rafforza trovando altre modalità per continuare il proprio impegno. Un impegno, quindi, che va in vacanza senza andare in vacanza.”
Fonte: turismo.chiesacattolica.it
Fede e turismo. Lourdes «paga» l'effetto pandemia. Dimezzato il flusso dei pellegrini
Complice la crisi internazionale la città di Bernadette stenta a riprendersi Calano le visite organizzate, mentre aumentano quelle “mordi e fuggi”. Tanti alberghi hanno chiuso
L’Ambassedeurs è l’ultimo grande hotel alla fine di Boulevard de la grotte, prima del ponticello che porta alla spianata del santuario, però è malinconicamente chiuso da due anni, come almeno altri 50 alberghi su un totale di 140 di questa che è la seconda mèta turistica di tutta la Francia. E proprio salendo lungo Boulevard de la grotte, fino al centro della cittadina, è tutto un susseguirsi di saracinesche tirate giù di negozi, bar e ristoranti: La Providence, i magazzini St Charles, A la Protection de Marie, la Patisserie de boulevard, Pirenes souvenir… e l’elenco potrebbe continuare quasi all’infinito. Solo la boutique Da Pasquale fa sapere che si è trasferita, ma lì vicino due barboni si sono appropriati degli scalini ormai privi di turisti dell’hotel D’Orleans, mentre i locali appresso espongono solo la scritta 'qui si parla italiano, tedesco e spagnolo' perché di pellegrini non ce ne sono.
La pandemia si è abbattuta su Lourdes e, complice la crisi economica internazionale, la città di Bernardette stenta a riprendersi. «Il flusso di pellegrini e visitatori è sceso del 50% rispetto al periodo pre pandemia», afferma con cognizione di causa Mathias Terrier, responsabile del Dipartimento di accoglienza del santuario, giornalista e a lungo già direttore del Polo di comunicazione di Lourdes, che poi snocciola per Avvenire gli ultimi dati ufficiali in suo possesso: «Il 15 agosto, giorno dell’Assunta, sono entrate nel santuario 76.200 persone, ma di queste solo 4.500 facenti parte di pellegrinaggi organizzati ».
E quest’ultimo è un dato che ha la sua importanza nel calderone della crisi, come Terrier spiega: «I pellegrinaggi organizzati, anche quelli dall’Italia come l’Opera Romana, l’Unitalsi o le singole diocesi, sono diminuiti di molto, mentre sono aumentati i pellegrini di un giorno, anche asiatici e africani. Ma questi stanno qui poche ore, mangiano un panino al volo, e non fanno muovere l’economia di ristoranti e hotel, mentre i pellegrini organizzati stanno qui almeno 4-5 giorni e spendono anche nei negozi di souvenir». Una crisi economica senza precedenti, che ovviamente non ha nulla a che fare con la fede e la spiritualità di quanti arrivano alla grotta delle apparizioni.
Ma è fin troppo evidente che tutto ruota attorno ai milioni di pellegrini in meno che ogni anno arrivano qui: se nel 2019 erano stati ben 3,5 milioni, nel 2020 sono scesi ad appena 800mila (con un perdita di fatturato per le varie attività pari a 300 milioni di euro), l’anno scorso si è risaliti a 1,6 milioni ma quest’anno le stime dicono che non ci si discosterà molto da questa cifra, come reso noto anche da David Torchala, direttore della comunicazione del santuario. E quindi di ripresa vera ed effettiva per ora neanche a parlarne, tanto che dalla municipalità di questa cittadina di 15mila abitanti fanno sapere che le imprese commerciali a rischio sono circa 500, con un crollo dell’80% del fatturato complessivo.
«E in tutto questo, io non riesco neppure più a trovare camerieri e cuochi, perché erano soprattutto italiani, spagnoli e portoghesi che con la pandemia sono andati via e non vogliono tornare in questo clima di incertezza», racconta un albergatore che ci tiene a mantenere l’anonimato per quello che aggiunge subito dopo: «Io e altri miei colleghi stiamo per forza abbassando lo standard dei servizi, cercando di risparmiare sul cibo e perfino su saponette e shampoo». Al santuario invece si guarda con fiducia al futuro, cercando di riorganizzarsi al meglio e lasciando le porte aperte alla speranza, anche con una importante iniziativa economica, che Mathias Terrier racconta così: «Noi abbiamo 220 dipendenti fissi e 40/60 stagionali.
Per forza di cose abbiamo fatto ricorso alla cassa integrazione, fino a gennaio 2023. Qui lo Stato la paga al 75% ma noi abbiamo deciso comunque di integrare il restante 25%, in modo che i dipendenti prendano comunque lo stipendio di prima, anche se non lavorano per alcuni giorni».
Avvenire
Voglia di normalità e spettacoli live, cultura attrae turismo
Voglia di normalità che è ormai nei fatti e che genera un'inversione di tendenza anche se ancora parzialmente condizionata dal Covid. La spesa media per beni e consumi culturali estivi sarà di 125 euro a persona.
TURISMO Vacanze: Associazione Ospitalità religiosa, “in media quest’estate +29% nelle strutture ricettive”
“Passato Ferragosto, l’estate scivola verso la sua parte finale ed è già tempo di fare qualche bilancio”: perciò, l’Associazione Ospitalità religiosa ha contattato gli oltre tremila gestori delle case religiose e no-profit che in Italia si dedicano all’ospitalità, compresa quella estiva per i vacanzieri, per un primo bilancio. “Un primo raffronto è stato fatto con l’estate 2020, per capire se il 2021 vale o no la ripresa. Le presenze nell’ospitalità religiosa segnano in media un +29%. Tra i gestori, l’86% ha registrato un incremento, mentre il 14% lamenta ancora un ulteriore calo anche quest’anno”, sottolinea Fabio Rocchi, presidente dell’Associazione Ospitalità religiosa italiana. L’Associazione ha voluto però fare i conti anche col 2019, ultimo anno “normale”. “Rispetto a quella annata, due gestori su 3 dichiarano perdite di presenze, mentre il restante terzo vive con soddisfazione un rincuorante aumento. Il bilancio complessivo medio del 2021 rispetto al 2019 si chiuderà comunque con un saldo negativo del 23%”, ricorda Rocchi, che evidenzia: “Siamo quindi ben lungi dal lasciarci la crisi alle spalle, soprattutto sul fronte delle attività benefiche che vivono proprio con questi introiti”. Ma come guardano a questi dati le tante comunità religiose e laiche no-profit dedicate all’ospitalità? Pur considerando la “tara” dell’emergenza sanitaria, “la maggior parte ritiene l’andamento della stagione estiva 2021 accettabile (49%), se non addirittura ottimo (20%) o eccellente (4%). Non manca però chi esprime invece una valutazione insufficiente (22%) o addirittura deludente (5%)”, spiega il presidente dell’Associazione Ospitalità religiosa italiana. E le prospettive? “Il 47% dei gestori manifesta fiducia nel futuro e continuerà nella missione dell’ospitalità. Dello stesso parere anche un altro 45%, che però ritiene di dover rivedere alcuni aspetti organizzativi per far funzionare al meglio l’accoglienza. L’8%, invece, ha deciso di spostare ogni valutazione a fine stagione per decidere se proseguire nell’ospitalità. Va ricordato che nel primo anno della crisi sanitaria già centinaia di strutture avevano chiuso definitivamente i battenti”, conclude Rocchi. Agensir
#sceglilitalia Sacro Monte Calvario di Domodossola
Dal Calvario alla scoperta dei borghi più belli della Val d’Ossola
Un percorso alla scoperta di un territorio ricco di tradizioni e cultura che vanta ben cinque Bandiere arancioni del Touring Club
fonte: varesenews
Turismo religioso sblocco dei fondi Cipe per i cammini religiosi e la via Francigena
Calvario Domodossola / Spiritualità nel cuore del Piemonte
Torna il Trial del Calvario
Ospitalità Religiosa al Sacro Monte Calvario
La Casa di Ospitalità religiosa del Sacro Monte Calvario di Domodossola meta preferita per vacanze studio studenti Universitari
Anche per l'Estate 2019 la Casa di OOpitalità Religiosa del Sacro Monte Calvario di Domodossola dei Padri Rosminiani ha offerto ospitalità a giovani Studenti Universitari per vacanze studi e corsi, con la presenza di docenti.
Dal Sacro Monte Calvario in Svizzera, tour estivi a bordo di treni panoramici e passeggiate rilassanti
Escursioni dal Calvario: in Svizzera con il Trenino verde delle Alpi
viaggi.corriere.it
Ospiti dal Sacro Monte Calvario di Domodossola a Milano
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