Un percorso alla scoperta di un territorio ricco di tradizioni e cultura che vanta ben cinque Bandiere arancioni del Touring Club
La Val d’Ossola è conosciuta per le tradizioni rurali e architettoniche che racchiude anche a distanza di secoli, rendendo unici e caratteristici i borghi storici così come i piccoli villaggi che sono collocati nella vallata
Ben cinque sono i comuni che vantano la qualifica di “Bandiera Arancione del Touring Club Italiano”: si tratta di un marchio ambito a livello nazionale che riconosce il patrimonio storico, culturale e ambientale del territorio.
Si tratta di Mergozzo, Vogogna, Macugnaga, Santa Maria Maggiore e Malesco. Il Sacro Monte Calvario di Domodossola, luogo di interesse culturale e meditativo e il Parco nazionale della Val Grande – che si trova all’interno del geoparco Sesia Valgrande – sono entrambi riconosciuti patrimoni mondiali dall’Unesco.
Partendo alla scoperta di vicoli e piazzette medievali la prima tappa è il Borgo della cultura di Domodossola, gioiello architettonico e culturale. Gli elementi di profilo storico all’interno delle mura pentagonali che caratterizzavano il borgo, sono stati rinnovati diventando una meta ambita per i turisti.
Baceno, che ospita al centro della Valle Antigorio, la bellissima Chiesa di San Gaudenzio, è diventato un luogo di attrazione per molti visitatori. Imperdibile anche Craveggia, uno dei paesi più antichi della Valle Vigezzo: saltano subito all’occhio gli innumerevoli camini sui tetti in piode che appartengono agli edifici signorili pregevolmente affrescati, affiancati a case di origine popolare. Luogo in cui pitture e affreschi rendono uniche le vie contornate da scorci suggestivi. Si avrà anche la possibilità di esplorare il primo villaggio abitato da Walser, popolazione di origine germanica: Formazza, comune che confina con i cantoni svizzeri del Vallese e del Ticino.
Accoglie in sé meraviglie naturalistiche che possono essere apprezzate sia nel periodo estivo che in quello invernale: trekking, nordic walking ma anche sci alpino e di fondo, tanti sono gli sport che possono essere praticati di fronte a paesaggi montani. Spostandosi in Valle Anzasca, ai piedi della parete est del Monte Rosa, la più alta delle Alpi, si trovaMacugnaga, comune che vanta una lunga storia alpinistica vista la posizione geografica.
Simbolo riconosciuto è la Chiesa Vecchia, edificio romanico risalente al 1300 affiancata da un tiglio secolare. Malesco è borgo vigezzino che presenta una storia antica ed è circondato dalla più grande riserva naturale d’Europa, il Parco Nazionale della Val Grande. Al centro del paesino sorge la Chiesa dedicata ai Santi Pietro e Paolo, bellezza architettonica imperdibile, ma l’attrazione principale di Malesco è sicuramente l’Ecomuseo regionale della Pietra Ollare e degli Scalpellini, promotore culturale, tradizionale e ambientale del territorio.
A dare il benvenuto in Val d’Ossola c’è Mergozzo, affiancato dall’omonimo lago oggi separato dal Lago Maggiore ma che in origine era la sua parte più occidentale: le numerose e frequenti alluvioni del Toce nel corso dei secoli hanno formato il lembo di terra che ancora oggi divide i due laghi. Famoso l’antico Olmo che è diventato nel tempo simbolo riconosciuto del paese, secondo documenti storici la piazza era caratterizzata da questa pianta già a partire dal 1600.
Mergozzo è stato centro di antichi insediamenti e a riportare questa testimonianza è il Civico Museo Archeologico, un mostra che presenta tanto materiale archeologico del territorio e anche l’Ecomuseo del Granito dove si possono ammirare il marmo rosa di Candoglia e il granito bianco di Montorfano. Il borgo di Santa Maria Maggiore, capoluogo della Valle Vigezzo, conosciuta anche come Valle degli Spazzacamini, raggruppa in sé cultura alpina, gastronomia di qualità e tante attività outdoor per ogni stagione.
Santa Maria Maggiore offre anche tre imperdibili musei, tra i più conosciuti nell’Ossola: il Museo dello Spazzacamino con al suo interno un interessante allestimento multimediale affiancato da oggetti di lavoro, abiti e immagini che aiuteranno i visitatori a ripercorrere le vicende spesso dolorose degli spazzacamini. La Scuola di Belle Arti “Rossetti Valentini” situato nel centro storico del borgo, la valle ossolana è conosciuta anche come Valle dei Pittori proprio grazie alla tradizione pittorica e artistica che ha inizio con la fondazione di questa scuola nel 1878.
Il terzo è La Casa del Profumo Feminis-Farina che celebra la nascita dell’Acqua di Colonia ad opera di due emigranti originari di Santa Maria Maggiore. Per concludere questo viaggio tra vicoli di pietra e paesaggi mozzafiato citiamo Vogogna, borgo fortificato che riporta i turisti in ambientazioni del tutto medievali. Attrazioni principali da non perdere sono: il Palazzo Pretorio, che oggi ha la funzione di sede civica che al suo interno ospita il più importante simbolo artistico dell’antico borgo, il “Mascherone Celtico”, un misterioso viso in pietra ollare che ha assunto il ruolo di testimone dell’arte celtica in Piemonte. E poi il Castello Visconteo che nasce originariamente come presidio militare a difesa di tutta la Bassa Ossola.
fonte: varesenews
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