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Al Calvario di Domodossola Festa della Cella 2020 del B. Antonio Rosmini


SACRO MONTE CALVARIO DI DOMODOSSOLA - PADRI ROSMINIANI
 FESTA “DELLA CELLA”
ANNIVERSARIO DELL’ARRIVO DEL BEATO A. ROSMINI
AL SACRO MONTE CALVARIO
20 FEBBRAIO 1828
 11-22 FEBBRAIO 2020

Martedì 11 febbraio
ore 16.30 - S. MESSA alla Grotta di Lourdes al S. Monte Calvario
Affidamento a Maria della nostra Parrocchia, del nostro Istituto e di tutti i nostri malati (in caso di cattivo tempo la celebrazione sarà nell’Oratorio dell’Addolorata.

Dal 12 al 19 febbraio
ore 16.30 - S. MESSA nell’Oratorio dell’Addolorata
Ogni giorno distingueremo la S. Messa con uno spunto di riflessione sulla spiritualità rosminiana e al termine faremo un momento di preghiera nella “Cella”.

Domenica 16 febbraio
ore 18.00 - CONCERTO “DELLA CELLA” nell'Antico Refettorio della Casa Religiosa

Dal 17 al 21 febbraio
Ritiro spirituale per i giovani Rosminiani della Comunità Formativa aperto a giovani in discernimento. Tema: “I Consigli Evangelici per vivere la pienezza della Carità tra Contemplazione e Missione”. Predica don Filippo Balducci.

Giovedì 20 febbraio
ore 11.00 - S. MESSA al S. Monte Calvario con gli studenti delle Scuole Rosminiane, preceduto da un momento formativo e di testimonianza.

Per tutto il giorno è possibile visitare la “Cella” del Beato A. Rosmini” rivolgendosi alla portineria del convento.

Sabato 22 febbraio

ore 18.00 - S. MESSA SOLENNE nella Chiesa Collegiata di Domodossola. Presiede l'Eucaristia S. Em. Rev.ma il Cardinale Severino Poletto, Arcivescovo Emerito di Torino.

Prossima apertura Casa di Ospitalità Religiosa al Calvario: occasioni di turismo religioso per la Quaresima e la Pasqua 2020

Per questa Pasqua 2020 non sapete ancora cosa fare ma avete voglia di trascorrere qualche giorno in un luogo dove regna la pace e la tranquillità, magari in mezzo alla natura o vicino al mare, senza dover andare dall'altra parte del mondo e spendere troppo?
Se avete voglia di fare un'esperienza diversa dal solito, da soli, in compagnia di un'amica, con il partner o con i figli, perché non prendere in considerazione di soggiornare al Calvario di Domodossola?

Si tratta di struttura religiosa che accoglie chiunque purché sia disposto a seguire alcune regole che riguardano solitamente orari e convivialità; chi vuole potrà partecipare ai momenti di preghiera e di meditazione, oppure si potrà scegliere di utilizzare questi luoghi solo per dormire.
C'è anche chi arriva qui di passaggio, magari durante un pellegrinaggio a piedi o un semplice trekking.




Quaresima e Pasqua 2020 al Sacro Monte Calvario di Domodossola

La casa di ospitalità religiosa dei Padri Rosminiani osserva il periodo di chiusura stagionale fino al 15 Febbraio 2020 compreso. 
Apertura ospitalità dal 16 febbraio 2020

Marzo 2020

Per tutta la Quaresima, ogni domenica, è possibile partecipare alla Via Crucis solenne lungo la via delle cappelle, alle h. 15.00. E' possibile per gruppi animare la Via Crucis e trascorrere la giornata o il week end al Calvario, con possibilità di ospitalità, vitto e alloggio.

→ 1 Mar /  I Domenica di Quaresima h. 15.00 Via Crucis lungo la Via delle Cappelle animata dal Vicariato Ossola. Segue S. Messa

 → 8 Mar /  II Domenica di Quaresima  h. 15.00 Via Crucis lungo la Via delle Cappelle. Segue S. Messa

→ 15 Mar / III Domenica di QUARESIMA h. 15.00 Via Crucis lungo la Via delle Cappelle. Segue S. Messa

→ 22 Mar /  IV DOMENICA DI QUARESIMA h. 15.00 Via Crucis lungo la Via delle Cappelle  animata dalla Parrocchia del Beato Antonio Rosmini di Milano.. Segue S. Messa


→ 29 Mar / V Domenica di Quaresima h. 15.00 Via Crucis lungo la Via delle Cappelle. Segue S. Messa


Aprile 2020

→ 5 Apr / Domenica delle Palme. Inizio della Settimana Santa.
h. 10 S. Messa Solenne con Benedizione degli Ulivi alla Grotta di Lourdes e Canto del “Passio”
/h. 15.00 Via Crucis lungo la Via delle Cappelle animata dalla Parrocchia di Calice. Seguono la S. Messa e Concerto di inizio della Settimana di Passione.
→ 9-12 Apr /Solenne Triduo Pasquale. Possibilità di pernottamento con vitto e alloggio. Si raccomandano il silenzio e il raccoglimento.

Il Blog del Calvario raggiunge 1200 visite nell'ultimo mese Novembre 2019

Secondo le statistiche aggiornate da "Google" il blog del Calvario ha totalizzato nell'ultimo mese circa 1200 visite. Grazie ai visitatori delle pagine web.


Il Calvario gioiello religioso e culturale, offre un'esperienza unica ai visitatori e pellegrini



Pranzare in silenzio in refettorie, scoprire le storie celate nel convento ed essere protagonisti di trekking serali: ancora una volta il Sacro Nonte Calvario di Domodossola offre un’esperienza unica. 

Nella direzione di favorire ancora di più il turismo religioso, che nel 2018 ha avuto un aumento del +41%, e fornire ulteriori opportunità di viaggio a tutti i visitatori la Casa di Ospitalità del Calvario rimane aperta ancora fino al 31 Ottobre 2019 (apertura 2020 il 15 febbraio)

Posto non solo sacrale, ma soprattutto di forte valenza culturale e architettonica, che è possibile essere scoperto e vissuto da tutti, in modo gratuito, il Sacro Monte Calvario di Domodossola meta di cammini per viandanti e pellegrini.

Ospitalità Religiosa al Sacro Monte Calvario

La Casa del Sacro Monte Calvario è un luogo ideale per organizzare ritiri, esercizi spirituali, incontri di gruppo, vacanze e fine settimana di condivisione, corsi biblici, meditazioni, discernimento, presentazioni, convegni, concerti musicali, incontri e vacanze studio. 

Durante la permanenza al Sacro Monte Calvario è possibile sperimentare la pace e silenzio di un luogo completamente immerso nella natura e tranquillità, circondato da un ampio giardino realizzato sui resti di un antico castello medievale.

La casa dispone di quattro aree notte distinte e gestibili in modo indipendente. Sono presenti camere singole e doppie, tutte dotate di bagno interno con acqua calda, doccia, sanitari.
Il Sacro Monte Calvario di Domodossola vi aspetta per un soggiorno di qualche giorno, di una giornata o per una visita di qualche ora.

Recettività 
- ospitalità: 60 posti letto in camere con servizi: triple, doppie e singole;
- convegni nella sala Bozzetti da 100 posti;
- ritiri ed esercizi spirituali anche per più gruppi contemporaneamente; 
- rimessa auto in parcheggio interrato per 50 posti auto; 
- mostre ed esposizioni nella sala Gaddo; brevi filmati documentari nella sala multimediale Clemente Rebora.

L’accoglienza dei gruppi rimane sospesa nel periodo invernale dal 1 novembre al 15 febbraio

Contatto
Centro di Spiritualità Rosminiana
Borgata Sacro Monte Calvario, 8
28845 Domodossola (VB)
Tel: 0324242010
Fax: 0324340342

Turismo religioso opportunità dal Calvario, risorge il Cammino di San Michele



Saranno recuperati i sentieri del Cai e gli antiche percorsi legati a fede e storia Il progetto del comitato promotore ha trovato pieno appoggio da parte degli enti

Passerà anche dall’Alessandrino il «Cammino di San Michele», che unisce Mont Saint Michel in Normandia a Monte Sant’Angelo sul Gargano. Un percorso di 1450 chilometri attraverso antiche strade e sentieri, borghi storici e città, e che (nelle speranze) porterà tanti turisti anche in provincia, coinvolgendo agriturismi e bed and breakfast, sulle tracce dell’arcangelo protettore dei pellegrini. Il progetto è promosso dal giornalista Sandro Vannucci, già conduttore della trasmissione di Rai Uno «Linea Verde», che ha presentato l’itinerario alla Provincia, incontrando poi tutti i Cai alessandrini, e il sindaco Federico Chiodi e l’amministrazione comunale di Tortona, che hanno dato pieno supporto all’iniziativa.

Domenica 22 settembre, in collaborazione con il Comitato promotore del Cammino di San Michele presieduto da Vannucci, si terrà a Tortona la presentazione del tratto piemontese e sarà organizzata una camminata Tortona-Volpedo sulla «Via dei Malaspina». Poi il gruppo degli organizzatori raggiungerà Bobbio in bicicletta. Iniziative utili a promuovere anche nel nostro territorio il turismo lento e sostenibile.

«A settembre con un gruppo di persone partirò dalla Sacra di San Michele, in Val di Susa - dice Vannucci - e in 6 giorni arriveremo a Bobbio. Nel mezzo ci saranno varie manifestazioni, tra cui quella di Tortona. Il comitato promotore con il Comune coinvolgerà tutte le associazioni locali che vorranno partecipare e che saranno custodi del percorso nel loro territorio». Il primo pezzo del percorso sarà lungo la futura ciclabile tra Tortona e Viguzzolo, per proseguire lungo la collina fino a Monleale e scendere a Volpedo. «Le ricadute turistiche ci saranno sicuramente - aggiunge Vannucci - e già nella prossima stagione il percorso sarà segnalato con i cartelli e pubblicizzato a livello internazionale».

L’itinerario che inizia a Mont Saint Michel arriva in Italia dal Passo del Moncenisio, tocca la Sacra di San Michele, attraversa Torino e, da Superga, scende nel Monferrato seguendo il sentiero Cai per Vezzolano, Crea e San Salvatore. Poi, Alessandria, Spinetta Marengo fino, appunto, a Tortona, dove c’è la chiesa San Michele Arcangelo, in via Emilia. Da qui procede con un nuovo tratto denominato «Via dei Malaspina» per Volpedo - dove, nel catino absidale della pieve di San Pietro, del X secolo, c’è l’immagine dell’arcangelo Michele -, fino a Bobbioda dove procede lungo la «Via degli Abati», percorso già conosciuto da Etruschi e Longobardi fino a Pontremoli, Lucca, Volterra e Roselle(Grosseto), fino a Saturnia. Quindi l’ingresso nel Lazio fino a Roma per procedere infine sui tratturi del Molise verso la Grotta dell’Arcangelo Michele sul Gargano, in Puglia.

Un lungo itinerario religioso, ma anche storico e culturale, che unisce i luoghi dedicati al culto di San Michele. «San Michele Arcangelo - spiega Vannucci - è capo supremo dell’esercito celeste, degli angeli fedeli a Dio che sconfiggono il Male. La grotta del Gargano, luogo della sua prima apparizione, è da quindici secoli meta di pellegrinaggi».

ilsecoloXIX

Iniziativa Culturale Simposi Rosminiani 2019. Parteciperanno anche alcuni Ospiti del Calvario

I “Simposi Rosminiani” si propongono di passare ad una nuova fase, vale a dire di offrire a quelli che Rosmini chiama “amici della verità” e promotori di “carità intellettuale” un luogo, in cui poter approfondire, in piena libertà di spirito e con rispetto delle diversità, la soluzione dei problemi urgenti che si affacciano sul terzo millennio.

I “Simposi Rosminiani” si svolgeranno a Stresa dal 20 al 23 agosto. Nascono nell'anno 2000 come continuazione della “Cattedra Rosmini”, la quale, fondata da Michele Federico Sciacca nel 1967, ha svolto brillantemente il compito affidatole di riportare la voce di Rosmini nel dialogo intellettuale del pensiero contemporaneo.

Il comitato scientifico del ventesimo corso costituito da: Dario Antiseri, Giuseppe Lorizio, Luciano Malusa, Francesco Mercadante, Francesco Miano e Umberto Muratore, ha scelto di argomentare quest’anno su Legge, coscienza e libertà. Teologia, filosofia e diritto a confronto. Con il proposito di offrire un contributo alla riaffermazione di alcuni valori interiori che oggi rischiano di finire in un cono d’ombra. Il corso è strutturato in relazioni, seguite da dibattiti, che desiderano essere ampi e aperti a tutti i partecipanti. La partecipazione ai lavori è libera e gratuita. Atti del corso verranno pubblicati nella collana rosminiana “Antonio Rosmini: maestro per il terzo millennio. - Studi” di bookon-demand. Se ne raccomanda la prenotazione presso le Edizioni Rosminiane. Enti sostenitori: Conferenza Episcopale Italiana; Fondazione CRT; Fondazione Comunitaria del VCO; Fondazione Cattolica Assicurazioni; Financial Advisor Pastore-Stresa; Fondazione Popolare di Novara e Comune di Stresa. 
Risultati immagini per simposi rosminiani



Programma

Ventesimo corso dei “Simposi Rosminiani”
(20-23 agosto 2019) 
Sala Clemente Rebora, Collegio Rosmini, 
via per Binda, 47 - Stresa (Vb)

Legge, coscienza e libertà. Teologia, filosofia e diritto a confronto

Martedì 20 agosto
Ore 16.00 Saluto delle Autorità

Ore 16.30 Umberto Muratore (Direttore Centro Internazionale Studi Rosminiani)
(Introduzione)
Ore 17.00 VINCENZO BUONOMO (Rettore della Pontificia Università Lateranense) (Prolusione)
L’umanità e il suo diritto:le odierne sfide al diritto internazionale
Ore 18.00 Dibattito

Mercoledì 21 agosto
Ore 9.00 DIEGO FUSARO (Docente presso l’Istituto Alti studi strategici e politici Milano) 
Il nomos dell’etica contro l’anomia dell’economico
Ore 10.00 CARLO CARENA (Critico letterario)
Socrate e le Leggi
Ore 11.00 Dibattito
Ore 15.30 FLAVIO FELICE (Ordinario di storia delle dottrine politiche all’Università del Molise)
Il limite del potere: popolo, autorità e democrazia
Ore 16.30 MATTEO NACCI (Pontificia Università Lateranense)
Storia del diritto e cultura giuridica: l’esempio offerto dalla scienza canonistica del Novecento
Ore 17.30 Dibattito
Ore 21.00 Concerto nel giardino di Villa Ducale
(Centro Internazionale di Studi Rosminiani)

Giovedì 22 agosto
Ore 9.00 GIUSEPPE PULCINELLI (Pontificio Università Lateranense )
Legge, coscienza e libertà in san Paolo
Ore 10.00 Paolo Pagani (Docente di Filosofia morale a Venezia)
Note su Rosmini e il formalismo giuridico
Ore 11.00 Dibattito
Ore 15.30 ALFONSO AMARANTE (Preside dell’Accademia Alfonsiana)
La proposta morale alfonsiana. La circolarità tra coscienza e legge
Ore 16.30 FRANCESCO COCCOPALMERIO (Presidente del Pontificio Consiglio dei Testi Legislativi)
La persona come diritto sussistente
Ore 17.30 Dibattito
Ore 21.00 Villa Ducale: riunione Comitato scientifico e dell’Edizione Critica

Venerdì 23 agosto
Ore 9.00 PIERLUIGI VALENZA (Università Sapienza di Roma)
Dalla “conscientia” al “Super-io”: la coscienza morale tra teologia, morale e psicologia
Ore 10.00 UMBERTO MURATORE (Direttore Centro Internazionale di Studi Rosminiani)
Lettura odierna del rosminiano “risentimento giuridico”
Ore 11.00 Dibattito e conclusioni

Centro Internazionale di Studi Rosminiani di Stresa

Per info: 
Segreteria “Simposi Rosminiani” - Centro Internazionale di Studi Rosminiani, corso Umberto I, 15 – Stresa (Verbania). 
Email: simposi.rosminiani@rosmini.it
Tel: 0323-30091
(da informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

Il turismo religioso al Sacro Monte Calvario di Domodossola: sfide e opportunità


Tra visitatori, pellegrini e appassionati di arte e cultura, un settore ancora in gran parte da esplorare e su cui la Casa di Ospitalità Sacro Monte Calvario di Domodossola  può scommettere per la sua crescita e il suo sviluppo.

Occorre comprendere la nuova esigenza di spiritualità andando oltre le mete devozionali della tradizione. L'offerta può essere ampliata e promossa per favorire nuove opportunità. 

I giovani sono al centro di questo processo. E al Calvario esiste un nutrito gruppo di giovani volontari che potrebbe essere un prezioso potenziale di rinnovamento. 

Le prospettive per i prossimi anni? Molto buone, a patto che si faccia sinergia e si mettano in relazione luoghi e servizi con un marketing in grado di promuovere il nostro patrimonio religioso (Patrimonio Mondiale dell'Umanità Unesco dal 2003) in Italia e sopratutto anche all'estero.
(post a cura di Giuseppe Serrone).
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L'articolo che segue,  tratto da Manager Italia, del professor Alessandro Cugini è una sintesi della relazione "Comunità coese per lo sviluppo dei territori", presentata nel corso dell'ultima edizione di Koinè (Vicenza, 16-18 febbraio), la principale piattaforma europea d´incontro dedicata alla filiera internazionale del settore religioso (dall'arredamento liturgico e i componenti per l'edilizia ai paramenti sacri, dagli articoli religiosi all'editoria, organi e strumenti musicali, servizi, viaggi, pellegrinaggi) ospitata e organizzata da Italian Exhibition Group.

Prima di affrontare il tema degli itinerari religiosi in Italia e valutare le loro prospettive per il futuro, è opportuno porsi una domanda: qual è il rapporto oggi tra giovani, religione e spiritualità? Armando Matteo parlò per primo della "prima generazione incredula” e del difficile rapporto tra i giovani e la fede (Vita e Pensiero, 2009). Iniziarono quindi ricerche quantitative: nel 2013 l’Istituto Toniolo registrò che i giovani under 30 che si dichiaravano credenti nella religione cattolica erano il 55,9%, atei il 15,2%, agnostici il 7,8%, credenti in un’entità superiore il 10%. Solo il 15,4% disse di partecipare a un rito settimanale. L’anno dopo (La condizione giovanile in Italia. Rapporto Giovani, 2014) registrò che alla domanda: “Lei crede a qualche tipo di religione o credo filosofico?” la percentuale dei sì era scesa al 52,2%.

Successivamente, iniziarono analisi qualitative: Rita Bichi e Paola Bignardi (A modo mio, giovani e fede in Italia, Vita e Pensiero) rilevarono che “La quasi totalità dei giovani intervistati mostra un atteggiamento positivo nei confronti dell’esperienza di fede. Anche chi dichiara di non essere credente afferma che credere dà speranza, consolazione, aiuto, amore. Se dunque sotto la coltre di superficialità e di indifferenza si riesce a scavare, emerge una sensibilità umana aperta alla trascendenza alla ricerca di Dio. Una ricerca non esplicita, ma nascosta nelle domande di senso, di pienezza, di intensa umanità”. Paolo Squizzato (Dalla cenere la vita - Un percorso di consapevolezza, Paoline) la definisce “termometro di grande sete di spiritualità che nella Chiesa fatica a trovare risposte. Come Chiesa diamo religione, ma c’è un abisso tra religione e spiritualità. Solo nel silenzio, nell'interiorità, riposa Dio”. Alessandro Castegnaro (Giovani in cerca di senso, Qiqajon) registra che tra le due collocazioni estreme (integralisti e atei-agnostici) esiste una vastissima terra di mezzo invisibile. In essa si muovono i nuovi cercatori spirituali, le spiritualità non formali, i partecipanti occasionali agli eventi liturgici, chi partecipa per “imprinting” ai cosiddetti “tempi forti”, quelli che leggono nella natura, nella cultura, nell’arte, nella socializzazione di un percorso fisico (Cammino) un’emozione spirituale.

A ottobre 2018, nel documento finale del sinodo dei vescovi I giovani, la fede e il discernimento vocazionale (§ 49 Spiritualità e religiosità), ritroviamo che “i giovani dichiarano di essere alla ricerca del senso della vita e dimostrano interesse per la spiritualità”. Con un’avvertenza però: “Tale attenzione si configura talora come una ricerca di benessere psicologico più che un’apertura all’incontro con il mistero del Dio vivente. Rimangono vive, però, alcune pratiche consegnate dalla tradizione, come i pellegrinaggi ai santuari, che a volte coinvolgono masse di giovani molto numerose, ed espressioni della pietà popolare, spesso legate alla devozione a Maria e ai Santi, che custodiscono l’esperienza di fede di un popolo”.



L’animazione territoriale per la valorizzazione delle comunità
La premessa iniziale fotografa il sentiment religioso dei giovani in Italia. Ci si può chiedere ora se la valorizzazione e la promozione dei nostri territori, delle nostre aree interne, possa avvenire attraverso la fruizione del patrimonio religioso culturale e materiale per creare nuove opportunità di crescita e di sviluppo culturale, sociale ed economico. La risposta a questa domanda è affermativa, ma ad alcune condizioni. Ricercatori italiani (come Salvio Capasso, SRM 2014) hanno studiato questo fenomeno attraverso un moltiplicatore di presenza che tiene conto della quantità e della qualità del fenomeno turistico di un’area. Il sistema auspicato dovrebbe comporsi di idonei servizi (alloggi, logistica, ristorazione, agenzie di prenotazione, attività culturali, sportive e ricreative) e di offerta innovativa e multidisciplinare. La multidisciplinarietà deve essere l’elemento chiave per avviare un'animazione territoriale basata sullo studio del territorio nelle sue diverse componenti (società e ambiente, attori e risorse, storie e tradizioni, cultura ed arte, spiritualità e pastorale). In questo senso la ricerca dovrà essere sottoposta a esperti di teologia e arte, di pianificazione territoriale e urbanistica, di geografia, di scienze naturali, di storia e filosofia, di psicologia sociale ecc. Ma non basta: serve il consiglio e il consenso della popolazione, spesso aliena dal considerare questo patrimonio una risorsa sociale ed economica. 

Questo tipo di approccio consentirà di “evitare l’errore commesso in passato di imporre dall’alto scelte sul territorio non coinvolgendo i soggetti economici che qui sono già radicati, incentivando quei processi di sviluppo locale che comunque esistono - seppure con regole e modalità proprie - in alcune aree anche del meridione” (Paola De Vivo, FrancoAngeli). In questa ricerca deve essere determinante il ruolo da accordare ai giovani del luogo. Questi possono fornirci la chiave della più opportuna offerta culturale-spirituale locale, magari congiunta con quella naturalistica, ambientale ed enogastronomica. Nella Conferenza internazionale di Cancun, Benedetto XVI rimarcò: “La possibilità che i viaggi ci offrono di ammirare la bellezza dei paesi, delle culture e della natura ci può condurre a Dio”, favorendo l’esperienza della fede, "difatti dalla grandezza e bellezza delle creature per analogia si contempla il loro Autore" (Sap 13,5).

Il turismo spirituale per la coesione sociale di comunità
Partendo da ciò, il sistema potrà contribuire alla nascita di una nuova coesione comunitaria se sarà composto da elementi che turisticamente siano in grado di soddisfare domande di esperienza individuale, di un kairòs (es.: sentiero per meditazione e pellegrinaggio, anche individuale e fuori dagli eventi collettivi); teologicamente siano coerenti con la presenza fisica e pastorale della chiesa locale (es.: illustrazione storica e artistica dei beni culturali ecclesiali locali); organizzativamente creino nuovi servizi (es.: Infopoint) e opportunità di lavoro. Economicamente sia composto da una rete di attori locali che contribuiscano all'equilibrio economico del rapporto entrate/uscite complessivo (es: la rete di servizi accoglienza, alloggio, refezione ecc. dovrà contribuire a finanziare l'ente che realizza il sistema complessivo).

Questi elementi organizzativi non sono facili da comporre: il primo proviene da una domanda emozionale individuale, il secondo da finalità ecclesiali, il terzo dal contesto umano e il quarto è di carattere economico. Vi sono alcuni casi di successo già avviati, altri in fase di avvio: personalmente sto curandone uno nel territorio sorrentino-amalfitano, nel piccolo Comune di Pimonte, che grazie alla sua conformazione montana sta riscoprendo sopite tradizioni di pellegrinaggi verso luoghi sacri e storici, naturalistici e panoramici, per provocare anche emozioni di turismo spirituale. Come scrisse un amico, “l'heritage culturale per una nuova economia della bellezza… è l'unico segmento a concentrarsi sul mood, sul feeling e sul sentiment del viaggiatore contemporaneo" (Federico Massimo Ceschin, Non è petrolio, Claudio Grenzi Editore). Il turismo spirituale, o come lo chiamo io "Religious light tourism" (Cugini, SAF-PFTIM 2019) può aiutare sia giovani alla ricerca di senso della vita attraverso la bellezza sia altri a crearsi un proprio lavoro nel campo della divulgazione spirituale, della guida escursionistica, della ricettività alberghiera o presso altri operatori turistici.

Qualche numero su cui riflettere
La domanda moderna di turismo devozionale si sta trasformando in quella di turismo religioso integrato dalla cultura. Ma è difficile misurare questa trasformazione. Troppo facile dire che è turismo religioso la visita a una delle circa 100mila chiese o a uno dei 1.700 santuari italiani e che il dato annuale di presenze sia di oltre 6 milioni. Anche se rilevassimo questo dato nazionale mediante il computo della ricettività, paradossalmente avremmo difficoltà a capire la motivazione religiosa o meno del viaggio: per gli arrivi dall'estero, tutte le rilevazioni istituzionali, poi, sono generiche (i moduli chiedono solo se "per vacanza" o "per lavoro"). Questa difficoltà mi è confermata dal recentissimo e tradizionale XXII Rapporto sul turismo italiano del Cnr-Iccs, del quale ho assistito alla presentazione nel corso della Bit di Milano, lo scorso febbraio. Esso non include il turismo religioso tra le sue analisi: i settori sono mare, montagna, città d'arte, terme, laghi, crociere, nautica, congressi, enogastronomia e sport. Turista e pellegrino si incontrano qualora l’esperienza del turismo religioso abbini i tratti caratteristici del turismo a quelli della religione, o meglio della spiritualità. È il passaggio dal turismo religioso a turismo spirituale, del quale non esistono né potranno mai esistere rilevazioni, essendo un fenomeno sociale e non economico. Possiamo dire solamente che l'attenzione del turista alla ricerca di senso, all'esperienza, alla fede è in forte incremento: si pensi allo sviluppo negli ultimi anni dei cosiddetti Cammini.

Opportunità e sfide: oltre il cristianesimo
In Italia oggi il turismo religioso è incoming verso le mete devozionali, ma anche outgoing di italiani in Terra Santa, a Lourdes ecc. Noi siamo e restiamo il paese del turismo devozionale cristiano della confessione cattolica. Solo negli ultimi anni si avvertono aperture della Cei sulla trasformazione verso il turismo spirituale. La sfida è dunque quella di offrire un’esperienza spirituale non solo cristiana: dobbiamo impegnarci perché il turismo religioso si rivolga a soddisfare una spiritualità più ampia di quella cristiana che attragga il turismo estero, in gran parte non cattolico. Il turismo religioso che prevedo è “light”, cioè “più ampio e leggero”, accessibile non solo ai credenti di una religione, intesa come forma devozionale tradizionale, ma anche ai non praticanti alcuna religione, a coloro che siano di ogni età, fede o nazionalità, anche al di fuori del cristianesimo, siano desiderosi di una “esperienza di senso”. Il sentimento religioso tratto dall’esperienza spirituale è perfino per l’esistenzialismo - tendenzialmente agnostico - l'unica testimonianza interiore della verità di fede. Su questa prospettiva è chiara la nostra debolezza e impreparazione sul piano della specializzazione: per le guide turistiche adatte a tale nuova esigenza ci sono buone pratiche, come la Scuola Arte e Teologia della Facoltà Teologica di Napoli, che formano queste nuove figure professionali.

Il ruolo del management 
Proprio perché è in atto una trasformazione - non solo per le confessioni cristiane - dal turismo devozionale a quello dei “turisti della fede”, da un punto di vista manageriale occorre comprendere i bisogni della nuova domanda turistica e organizzare nuovi servizi per soddisfarla. C’è chi vuole il silenzio e la meditazione (la risposta sono le vacanze di soggiorno in monasteri, eremi, case d´accoglienza) chi vuole "itinerari spirituali" (l'offerta è dei cammini che prolificano in tutto il territorio nazionale; chi chiede viaggi leisure con motivi culturali accessori (si organizzano pacchetti tailored di arte sacra, bellezza del paesaggio, enogastronomia e natura). 

Il ruolo del management è decisivo perché deve garantire - specie agli stranieri che ci giudicano inflessibilmente - il rapporto qualità/prezzo rispetto ad altri paesi concorrenti che in pochi anni ci hanno sorpassato nelle classifiche mondiali, pur non possedendo il nostro patrimonio storico, artistico, culturale e soprattutto gestire flussi, il marketing territoriale e garantire un approccio strategico diffuso. Se l'obiettivo è mantenere il 5° posto, la valorizzazione del "Religious light tourism" italiano potrà contribuire a conseguirlo integrando l'attuale turismo religioso tradizionale, devozionale, cattolico con altre proposte in linea con la sensibilità contemporanea.

Turismo religioso in Piemonte, al Calvario albergo-convento: tra cultura e spiritualità


La nostra è una proposta abbastanza rara, una via di mezzo tra albergo e convento. D'estate la nostra attività non è solo per vacanze: si alle vacanze ma si tratta di vacanze orientate ad un clima spirituale, di pace e tranquillità.

La Casa di ospitalità religiosa del Sacro Monte Calvario di Domodossola è diventata uno dei punti di riferimento sul territorio per chi sceglie il turismo religioso e culturale.

C'è anche il Sacro Monte Calvario di Domodossola nel panorama di un settore in crescita, per numeri e per mete, che solo in Italia - una delle destinazioni principali al mondo - può contare su un'offerta di circa 1.500 santuari, 30.000 chiese, 700 musei diocesani , oltre a monasteri e conventi, scelti da chi ha come destinazione luoghi dalla connotazione religiosa che uniscono anche ricerca di proposte culturali e spiritualità. Dai dati del Wto, Word Trade Organization un settore che muove nel mondo 300-330 milioni circa di turisti religiosi.

Domenica 28 luglio 2019 per "Oxilia" al Sacro Monte Calvario di Domodossola con La Serva Padrona



Oxiila - Teatro e Musica per la Terra d'Ossola 
La Serva Padrona - Convento dei P.P. Rosminiani al S.M. Calvario

Domenica 28 Luglio 2019
Ore 21.15


Organizzato dalla Cappella Musicale del S. Monte Calvario, in collaborazione con Compagnia Dellozio, giunge al suo settimo e ottavo appuntamento con uno spettacoli a Domodossola. Domenica 28 luglio alle ore 21.15 presso il Cortile dei Sodales, nel convento del P.P. Rosminiani al Sacro Monte Calvario di Domodossola verrà rappresentata La Serva Padrona con un organico e un cast d’eccezione. La Camerata Strumentale di S. Quirico, diretta da Alessandro Maria Carnelli accompagnerà l’eccezionale talento della soprano Federica Napoletani (Serpina) e del baritono Yiannis Vassillakis (Uberto). Il servo muto Vespone sarà interpretato dal talentuoso giovane attore Fabio Crivellari. Un ricco e attempato signore di nome Uberto ha al suo servizio la giovane e furba Serpina che, con il suo carattere prepotente, approftta della bontà del suo padrone. Eseguita per la prima volta a Napoli nel 1733, La serva padrona di Giovanni Battista Pergolesi è considerata da molti la prima opera buffa della storia e nel 1752 una sua rappresentazione parigina fece scoppiare la Querelle des bouffons, una vera e propria guerra musicale tra lo stile francese e quello italiano. La straordinaria bellezza della musica di Pergolesi, i toni brillanti e sottilmente maliziosi del libretto di Gennaro Antonio Federico e il divertente confronto tra la giovane e bella servetta e l’anziano ma ancora gioviale padrone – nel quale si inseriscono gli esilaranti lazzi del mimo Vespone – continuano a conquistare il pubblico di tutto il mondo, sancendo la grandezza della Scuola Napoletana. Gli spettacoli saranno a ingresso a offerta libera. Un appuntamento che mette insieme la grande tradizione dell’opera buffa con la nuova drammaturgia di un autore emergente e che vuole sottolineare come Oxilia sia luogo sia della riproposizione del grande repertorio del passato, ma anche vetrina per giovani talenti delle arti del teatro e della musica. 


Tutte le informazioni sul sito www.oxilia.it.


segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone

19 Aprile Venerdì Santo al Calvario di Domodossola Via Crucis e le Sette Ultime Parole di Cristo sulla Croce

Al Calvario di Domodossola solenne Via Crucis la sera del Venerdì Santo 19 aprile, con inizio alle ore 20.30.

L'evento si snoderà partendo dalla Prima Stazione, in via Mattarella, sino alla sommità dal Sacro Monte, al termine la Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario, con la soprano Federica Napoletani e con la direzione di Manfred Nesti, eseguirà, le Sette Ultime Parole di Cristo sulla Croce, nell’intonazione composta da Adriano Alberti Giani, per soprano solo, coro a quattro voci miste, archi, due flauti e organo, e dello Stabat Mater in sol minore op. 138 per coro, archi e organo, di Joseph Gabriel Rheinberger (1837-1901).
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Per la Settimana Santa 2019 due appuntamenti musicali al Sacro Monte Calvario di Domodossola

Per la Settimana Santa 2019 la Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario, in collaborazione con l’Istituto della Carità - PP. Rosminiani e la Parrocchia di Calice, propone due appuntamenti musicali.
  
Il primo si terrà la Domenica delle Palme, il 14 aprile , con inizio alle ore 18.00, presso il Santuario del SS. Crocifisso al S. M. Calvario: è  il tradizionale Concerto per il tempo di Passione che la Schola Gregoriana del Sacro Monte Calvario, diretta da Pietro Mencarelli, e il gruppo vocale Il Convivio Rinascimentale, coordinato da Manfred Nesti, offriranno, proponendo quale tema centrale la celebrazione della solennità della S. Croce e la festa di S. Benedetto. 
Il secondo appuntamento, di fede ed arte, sarà la solenne Via Crucis che la sera del Venerdì Santo 19 aprile, con inizio alle ore 20.30, si snoderà partendo dalla Prima Stazione, in via Mattarella, sino alla sommità dal Sacro Monte, al termine della quale la Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario, con la soprano Federica Napoletani e con la direzione di Manfred Nesti, eseguirà, le Sette Ultime Parole di Cristo sulla Croce, nell’intonazione composta da Adriano Alberti Giani, per soprano solo, coro a quattro voci miste, archi, due flauti e organo, e dello Stabat Mater in sol minore op. 138 per coro, archi e organo, di Joseph Gabriel Rheinberger (1837-1901).
   
L’attività della Cappella Musicale è resa possibile grazie alla sensibilità dell’Istituto della Carità – PP. Rosminiani, della Parrocchia di Calice, della Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte Calvario, con il sostegno prezioso della Fondazione CRT e il patrocinio della Città di Domodossola.

Il Sacro Monte Calvario protagonista delle Giornate FAI di Primavera 2019: il programma delle iniziative


Sacro Monte Calvario di Domodossola, sito Unesco patrimonio mondiale dell'Umanità, protagonista della 27a edizione delle Giornate FAI di Primavera del 23 e 24 marzo.

Questo il programma delle giornate:
- Visita guidata a cura degli "Apprendisti Ciceroni" dell'Istituto Antonio Rosmini di Domodossola

- Kaspar Stockalper:  "Un Re in esilio": Vita narrata a cura di V. Bianchi e U. De Petti

Sabato 10,00 - 12,30 / 14.30 - 17,30 (Ultimo ingresso 16,30)

Domenica 10,00 -12,30 / 14,30 -18,00 (Ultimo ingresso 17,00)

Iniziative speciali

- "Il pellegrinaggio come... " narrazione nel Santuario a cura del Rettore del Sacro Monte Calvario Don Pierluigi Giroli

Sabato ore 11 e 15,30

Domenica ore 11,00

Sabato ore 11,45 - 16,15

Domenica 11,45 narrazione in lingua inglese su prenotazione (tel. Graziella 340 4980862) 

- "Caratteristiche naturalistiche della Riserva" intervento a cura del Guardia Parco Lidia Coniglio dell'Ente Parco Sacri Monti. Domenica nel corso della giornata.

- "Gestione degli orti versante sud" intervento a cura dell'arch. Linda Rotondi dell'Associazione fOrtInsieme. Domenica nel corso della giornata.

Concerto di chiusura a cura della Cappella Musicale del S. Monte Calvario con musiche di KJ Brahms alle ore 18,15 

Ospitalità Sacro Monte Calvario Domodossola


La Casa del Sacro Monte Calvario è un luogo ideale per organizzare ritiri, esercizi spirituali, incontri di gruppo, vacanze e fine settimana di condivisione, corsi biblici, meditazioni, discernimento, presentazioni, convegni, concerti musicali, incontri e vacanze studio. Durante la permanenza al Sacro Monte Calvario è possibile sperimentare la pace e silenzio di un luogo completamente immerso nella natura e tranquillità, circondato da un ampio giardino realizzato sui resti di un antico castello medievale. La casa dispone di quattro aree notte distinte e gestibili in modo indipendente. Sono presenti camere singole e doppie, tutte dotate di bagno interno con acqua calda, doccia, sanitari.

Sacro Monte Calvario di Domodossola Un luogo per giorni da ricordare
Immerso nella quiete delle Alpi, nel cuore dell’Ossola, il Sacro Monte Calvario è un’oasi di pace e spiritualità che sa offrire esperienze uniche. Qui il Beato Antonio Rosmini fondò l’Istituto della Carità il 20 febbraio 1828. A renderlo una meta speciale ci sono la Via Crucis che attraverso le sue splendide Cappelle collega Domodossola al Calvario, il Santuario SS Crocifisso, gli Oratori, il Convento dei Padri Rosminiani, i giardini del Belvedere, il Castello medioevale di Mattarella. Dal 2003 è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità da parte dell’UNESCO. Convento Padri Rosminiani: Nel cuore del Sacro Monte, il Convento dispone di camere munite di servizi privati, dove è possibile soggiornare con trattamento B&B, mezza pensione o pensione completa.

Ospitalità
Nel cuore del Sacro Monte, il Convento dispone di camere munite di servizi privati, dove è possibile soggiornare con trattamento B&B, mezza pensione o pensione completa. La struttura è disponibile per: - ritiri ed esercizi spirituali per singoli e gruppi, anche più gruppi contemporaneamente; - convegni nella sala conferenze “Bozzetti” da 100 posti con filodiffusione e proiettore; - ospitalità per un totale di 60 posti letto (camere triple, doppie e singole) - mostre ed esposizioni presso la sala “Gaddo”, con impianto di filodiffusione; Disponibile parcheggio interrato per 50 posti.Per famiglie, parrocchie, scuole, gruppi numerosi e simili è possibile accordarsi su soluzioni particolari a seconda delle esigenze, con la possibilità di alloggiare anche presso il Collegio Rosmini in Domodossola.

Servizi
Bagno/doccia in camera, accesso per disabili, ascensori, sala lettura, sala televisione, cappelle, salone conferenze per 100 posti, refettorio.

Eventi
Durante tutto l’anno vengono organizzati eventi, mostre e manifestazioni di vario genere e alcuni appuntamenti stagionali fissi.

Attività
È possibile partecipare a visite guidate per meglio apprezzare fede, natura, arte e storia. Per i ragazzi delle scuole e dei centri estivi c’è inoltre la possibilità di svolgere attività didattiche. Oltre ad essere un luogo adatto a chiunque voglia passare momenti di pace e serenità spirituale, il Sacro Monte è ideale anche per escursionisti e sportivi, grazie alla presenza dei numerosi sentieri percorribili in tutte le stagioni e alla vicinanza della moderna stazione sciistica di Domobianca. Il Sacro Monte, con la sua strategica posizione sul colle che domina Domodossola, offre il punto di partenza per visitare la città, le splendide vallate dell’Ossola e gli scenari incantevoli dei laghi Maggiore, d’Orta e di Mergozzo.

Come raggiungerci
A piedi: dalla Stazione di Domodossola seguendo le indicazioni lungo le principali vie cittadine. In treno: dall’Italia con le linee provenienti da Milano e Novara, dalla Svizzera con la linea proveniente da Briga (Sempione), oppure con la ferrovia Vigezzina proveniente da Locarno. In auto: da Milano autostrade A8 e A26, oppure da Genova autostrada A26. Proseguire poi sulla superstrada per il Sempione fino all’uscita di Domodossola e seguire le indicazioni.

Via Crucis Quaresima 2019 al Sacro Monte Calvario dal 10 Marzo al 14 Aprile Domenica ore 15

Via Crucis 2019 al Sacro Monte Calvario


I Quaresima 10 Marzo
Gruppo Comunità Pastorale Maria Madre della Chiesa (Daverio - Varese)

II Quaresima 17 Marzo
Forze dell’Ordine (Finanza, Carabinieri, Polizia ecc.)

III Quaresima 24 Marzo
Suore Rosminiane INTRA

IV Quaresima 31 Marzo
Decanato S. Romano

V Quaresima 7 Aprile
Vicariato Ossola

Palme 14 Aprile

Parrocchia Calice

Per tutto il tempo di Quaresima,
ogni domenica,
alle h. 15.00
si può partecipare alla solenne Via Crucis 
che si svolge lungo la Via delle Cappelle.

Progetto per rilanciare l'area del Sacro Monte Calvario di Domodossola

Il sogno di Domodossola è rifare via Rosmini, l’area attorno al santuario della Madonna della Neve e pedonalizzare l’accesso al Sacro monte Calvario: un obiettivo ambizioso che si punta a realizzare partecipando al bando emblematico della Fondazione Cariplo. Accanto però al possibile stanziamento,c’è un progetto più ampio di rilancio dell’area del Sacro monte che vede impegnata una molteplicità di enti, oltre al Comune.
Tra i punti salienti ci sono la ristrutturazione della seconda cappella e il recupero dell’edificio dell’ex circolo ai piedi della mulattiera. Il Comune ha trovato l’accordo con l’Ente dei Sacri monti, i Rosminiani, la Soprintendenza e la parrocchia dei Santi Gervaso e Protaso. «Da tempo sentivamo anche noi l’esigenza di recuperare la parte iniziale della Via Crucis - afferma la presidente dell’ente Renata Lodari -. Le prime cappelle ai piedi della mulattiera si trovano tra le case e in un tratto dove passano le auto: questo ha sempre creato confusione ai pellegrini e ai visitatori che arrivano. Gli stessi funzionari Unesco quando fecero il sopralluogo evidenziarono questo problema».
Edificio ceduto al Comune
Se la prima sfida è rendere più «ordinata» la viabilità nel tratto iniziale, proprio nel piazzale prima della mulattiera tornerà a vivere l’ex circolo chiuso da oltre dieci anni, dopo essere stato per quasi un secolo un punto di ritrovo molto frequentato. L’ente dei Sacri monti lo cederà a titolo gratuito (il suo valore è di 250 mila euro più altri 99 mila per il terreno), al Comune con il vincolo di destinarlo a uso di pubblica utilità per i prossimi 50 anni: sarà poi l’amministrazione a valutare come trasformarlo; tra le ipotesi di recupero quello di realizzare un ostello o in un centro visite del sito Unesco. Gli interventi riguarderanno anche le stazioni della Via Crucis. Oltre a portare a termine il restauro della cappella V, già è stato concluso il recupero degli esterni, l’Ente impegnerà 526 mila euro per recuperare la Cappella II dell’Imposizione della croce.
«Un progetto in collaborazione con la Soprintendenza e realizzabile con fondi del ministero per i Beni e le Attività culturali - afferma Lodari -. Quando ho visto l’interno è stata una scoperta per la bellezza artistica, le opere sono state realizzare da Dionigi Bussola, lo stesso che realizzò il crocifisso del santuario». Il Comune si impegnerà a gestire l’impianto di illuminazione esterna degli edifici e delle cappelle, progetterà l’illuminazione dell’itinerario basso che ancora manca e prenderà la gestione del parcheggio coperto al Sacro monte.
fonte: La Stampa

I Rosminiani a Domodossola in Collegiata la S. Messa solenne per ricordare l'arrivo del beato Antonio Rosmini


Era gremita ieri sera la chiesa Collegiata per la messa per la festa della Cella che ricorda l'anniversario della salita dell'abate, filosofo, e beato Antonio Rosmini al Sacro Monte Calvario nel 1828. La messa è stata celebrata da Monsignor Paolo De Nicolò, Vescovo titolare di Mariana e Prefetto Emerito della Casa Pontificia il quale al termine ha impartito ai fedeli la benedizione solenne sua e di Papa Francesco con l'indulgenza plenaria. Hanno concelebrato il padre provinciale dei Rosminiani Mario Adobati, il rettore del Sacro Monte Calvario padre Pier Luigi Giroli, il parroco di Domodosssola don Vincenzo Barone e padre Vincenzo Coscia. “Papa Francesco è mio coetaneo, collaboro con lui – ha detto Monsignor Nicolò- e mi ha autorizzato ad impartirvi anche la sua benedizione”. Si è trattato di un momento di particolare intensità che si aggiunge alle iniziative che i padri Rosminiani hanno organizzato per rendere omaggio al grande Roveretano. Commentando il vangelo di Luca con l'invito di Gesù ad amare i propri nemici monsignor Nicolò ha detto “Davanti ai nostri occhi abbiamo la figura del Beato Rosmini con un' intelligenza stupenda, una Santità chiarissima raggiunta con grande umiltà. Il Beato Rosmini poteva avere qualche elemento di contrasto, con coloro che non lo capivano e lo hanno anche condannato, ma grazie alla grande conoscenza viva di se stesso, ad un intelligenza acuta si è abbandonato alla volontà di Dio e alla Provvidenza, mai in lui c'è stato un atteggiamento di rientro alla morale cristiana”. Al termine dal padre provinciale dei rosminiani è arrivato l'invito ai domesi a volgere lo sguardo in alto, al Sacro Monte Calvario perchè Rosmini può essere di aiuto ai politici, agli studiosi, ai religiosi, ad ogni uomo in qualsiasi ambiente. All'uscita è stata distribuita ai fedeli l'immaginetta con la preghiera al Beato Rosmini mentre la Cappella musicale del Sacro Monte Calvario che ha animato la messa ha eseguito l'Inno a Rosmini composto da padre Pierluigi Giroli.