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Turismo religioso opportunità dal Calvario, risorge il Cammino di San Michele



Saranno recuperati i sentieri del Cai e gli antiche percorsi legati a fede e storia Il progetto del comitato promotore ha trovato pieno appoggio da parte degli enti

Passerà anche dall’Alessandrino il «Cammino di San Michele», che unisce Mont Saint Michel in Normandia a Monte Sant’Angelo sul Gargano. Un percorso di 1450 chilometri attraverso antiche strade e sentieri, borghi storici e città, e che (nelle speranze) porterà tanti turisti anche in provincia, coinvolgendo agriturismi e bed and breakfast, sulle tracce dell’arcangelo protettore dei pellegrini. Il progetto è promosso dal giornalista Sandro Vannucci, già conduttore della trasmissione di Rai Uno «Linea Verde», che ha presentato l’itinerario alla Provincia, incontrando poi tutti i Cai alessandrini, e il sindaco Federico Chiodi e l’amministrazione comunale di Tortona, che hanno dato pieno supporto all’iniziativa.

Domenica 22 settembre, in collaborazione con il Comitato promotore del Cammino di San Michele presieduto da Vannucci, si terrà a Tortona la presentazione del tratto piemontese e sarà organizzata una camminata Tortona-Volpedo sulla «Via dei Malaspina». Poi il gruppo degli organizzatori raggiungerà Bobbio in bicicletta. Iniziative utili a promuovere anche nel nostro territorio il turismo lento e sostenibile.

«A settembre con un gruppo di persone partirò dalla Sacra di San Michele, in Val di Susa - dice Vannucci - e in 6 giorni arriveremo a Bobbio. Nel mezzo ci saranno varie manifestazioni, tra cui quella di Tortona. Il comitato promotore con il Comune coinvolgerà tutte le associazioni locali che vorranno partecipare e che saranno custodi del percorso nel loro territorio». Il primo pezzo del percorso sarà lungo la futura ciclabile tra Tortona e Viguzzolo, per proseguire lungo la collina fino a Monleale e scendere a Volpedo. «Le ricadute turistiche ci saranno sicuramente - aggiunge Vannucci - e già nella prossima stagione il percorso sarà segnalato con i cartelli e pubblicizzato a livello internazionale».

L’itinerario che inizia a Mont Saint Michel arriva in Italia dal Passo del Moncenisio, tocca la Sacra di San Michele, attraversa Torino e, da Superga, scende nel Monferrato seguendo il sentiero Cai per Vezzolano, Crea e San Salvatore. Poi, Alessandria, Spinetta Marengo fino, appunto, a Tortona, dove c’è la chiesa San Michele Arcangelo, in via Emilia. Da qui procede con un nuovo tratto denominato «Via dei Malaspina» per Volpedo - dove, nel catino absidale della pieve di San Pietro, del X secolo, c’è l’immagine dell’arcangelo Michele -, fino a Bobbioda dove procede lungo la «Via degli Abati», percorso già conosciuto da Etruschi e Longobardi fino a Pontremoli, Lucca, Volterra e Roselle(Grosseto), fino a Saturnia. Quindi l’ingresso nel Lazio fino a Roma per procedere infine sui tratturi del Molise verso la Grotta dell’Arcangelo Michele sul Gargano, in Puglia.

Un lungo itinerario religioso, ma anche storico e culturale, che unisce i luoghi dedicati al culto di San Michele. «San Michele Arcangelo - spiega Vannucci - è capo supremo dell’esercito celeste, degli angeli fedeli a Dio che sconfiggono il Male. La grotta del Gargano, luogo della sua prima apparizione, è da quindici secoli meta di pellegrinaggi».

ilsecoloXIX