Domodossola ha celebrato la festa della “Cella” Antonio Rosmini con il vescovo di Biella Roberto Farinella. Oggi 19 Febbraio concerto duo viole Alto Clef

E' stata la settimana dedicata alla «Festa della Cella», la celebrazione che ricorda l’arrivo del beato Antonio Rosmini al Calvario di Domodossola il 20 febbraio 1828 e la fondazione dell’Istituto della carità, quello dei padri rosminiani. Da domenica scorsa al Sacro monte Calvario è aperta la cella che ospitò l’abate Rosmini: è stata mantenuta pressoché identica come era ai tempi del filosofo e sacerdote che proprio lì scrisse alcune delle sue opere. Sabato (ieri) è stato il giorno clou delle iniziative. Alle 16 in cappella Mellerio a Domodossola proiettato il docufilm dedicato alla vita e alle opere di Rosmini. Alle 18 in collegiata  celebrata la messa solenne presieduta dal vescovo di Biella, monsignor Roberto Farinella; la funzione  concelebrata dal vicario episcopale per l’Ossola e parroco di Domo don Vincenzo Barone, dai padri rosminiani e dai sacerdoti dell’unità pastorale.

A chiudere la settimana di iniziative domenica alle 18 (oggi), nell’aula magna del collegio Mellerio Rosmini, ci sarà il concerto che vede protagoniste il duo di viole Alto Clef, formato da Arianna Cartini e Silvia Rossi. L’appuntamento è organizzato dalla Cappella musicale del Sacro monte Calvario con l’Istituto della carità e sarà il primo della rassegna «Pomeriggi in concerto 2023». In programma musiche di Bach, Stamitz e Friedemann. Il concerto è reso possibile grazie all’Istituto della Carità, alla parrocchia di Calice e alla Riserva naturale del Calvario.

lastampa.it

Calvario, celebrazioni per la festa della Cella 2023

 

I padri Rosminiani si preparano a vivere, con i fedeli domesi, la festa della Cella che ricorda l'arrivo al Calvario del Beato Antonio Rosmini.

Il 20 febbraio 1828, quell'anno mercoledì delle ceneri, Rosmini giunse al Sacro Monte di Domodossola. In quella quaresima scrisse le 'Costituzioni dell'Istituto della Carità' e avviò quell'esperienza religiosa che divenne l'Istituto della Carità dei Padri Rosminiani e successivamente le Suore della Provvidenza Rosminiane. Una data importante per i Padri, suore, ascritti e amici, e domesi per ritrovarsi insieme con diverse iniziative e celebrazioni il 20 e anche nei giorni che precedono la ricorrenza.

Da domenica 12 ci sarà l'apertura della cella del Beato Rosmini Al Sacro Monte Calvario. Per tutta la settimana Santa Messa alle 17 al Santuario del SS Crocifisso. “In questo periodo – spiega don Michele Botto - è possibile visitare la cella dalle 15 alle 17 con accesso dal Santuario”.

Sabato 18 alle 16 nell' ex cappella Mellerio a Domodossola vi sarà la proiezione del docufilm “Antonio Rosmini”. Alle 18 nella chiesa Collegiata vi sarà la messa solenne presieduta da monsignor Roberto Farinella vescovo di Biella e concelebrata dal vicario episcopale don Vincenzo Barone, dai padri rosminiani e da sacerdoti dell'Unità pastorale. Dopo la celebrazione è prevista nella sala convitto del Sacro Monte la cena (prenotazioni entro il 15 febbraio allo 0324 242010).

Domenica 19 concluderà le celebrazioni il concerto della cella nell'aula magna del Collegio Mellerio Rosmini.

ossolanews.it

3 nuovi diaconi Rosminiani ordinati a Milano

La redazione del blog si unisce in preghiera per i nuovi diaconi William, Anselmo e Camillo che hanno passato molti anni di formazione religiosa e culturale al Sacro Monte Calvario di Domodossola.






L’ultimo abbraccio al rosminiano padre Umberto Muratore





Stresa e tutta la famiglia dei Rosminiani ha dato ieri pomeriggio l’addio a padre Umberto Muratore, morto mercoledì all’età di 80 anni. La camera ardente era stata allestita a Villa Ducale: lì per 37 anni (fino allo scorso agosto) aveva guidato il Centro internazionale di studi Rosminiani, facendone un punto di riferimento per filosofi e teologi di tutto il mondo che vogliono approfondire il pensiero di Antonio Rosmini. La camera ardente era nello stesso luogo dove nel luglio del 1855 era stata allestita quella del beato sacerdote originario di Rovereto.

Da lì ieri è partito il corteo verso la parrocchiale di Stresa dove è stato celebrato il funerale. A presiedere la liturgia il padre generale dei Rosminiani, don Marco Tanghetti. Con lui il parroco di Stresa don Gianluca Villa, il vicario episcopale dei laghi don Gianmario Lanfranchini e molti preti. Non c’era il vescovo di Novara Franco Giulio Brambilla, del quale è stata letto un messaggio. E’ stata espressa anche la vicinanza della città con breve scritto del sindaco Marcella Severino. Padre Muratore è stato ricordato per le doti di pensatore, scrittore e studioso, accompagnate sempre da un tratto umano e di vicinanza con chi aveva accanto. Tutta la sua vita l’ha dedicata a Rosmini.

Era nato in Calabria e a 16 anni era entrato nell’Istituto della carità a Domodossola. Poi la laurea in filosofia nel 1970, l’ordinazione sacerdotale nel 1972 e dal 1985 l’incarico al Centro studi. Era stato tra le figure più impegnate nella riabilitazione del pensiero di Rosmini che portò alla beatificazione.

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Oggi l'addio a padre Umberto Muratore



“La bontà paterna di Dio ci colma di beni in tutta la vita e in modo speciale nell'ora della nostra morte”. Con questa frase del Beato Antonio Rosmini i padri rosminiani del Centro Internazionale di Stresa, ai quali si uniscono il rettore del Sacro Monte Calvario don Michele Botto, i padri che si trovano a Domodossola, chiedono preghiere per l'anima di padre Umberto Muratore.

La camera ardente sarà allestita il Centro Internazionale di Studi Rosminiani da oggi giovedì 29 dicembre. Le esequie si terranno venerdì 30 dicembre alle ore 15.30 nella chiesa parrocchiale; il corteo partirà dalla Villa Ducale.

Padre Muratore era nato ad Acquaro, in provincia di Vibo Valentia, nel 1942; terzo di quattro figli, due dei quali vivono ancora nel piccolo centro montano, si era laureato in filosofia all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha insegnato nei licei rosminiani di Domodossola e Torino. Dal 1985 è stato direttore del Centro Internazionale di Studi Rosminiani di Stresa fino al settembre 2022. Ha presieduto il Comitato Scientifico dell’Edizione Nazionale e Critica delle Opere edite ed inedite di Antonio Rosmini e ha diretto la casa editrice Edizioni Rosminiane. Dal 2003 al 2010 è stato padre provinciale dei Rosminiani italiani.

Fu autore di numerosi libri, Tra le sue pubblicazioni di sapore rosminiano: 'Rosmini profeta obbediente' (Milano 1995), 'Antonio Rosmini: la Società della Carità '(Stresa 2005), 'Come lievito nella massa. Evangelizzare oggi in una visione rosminiana' (Stresa 2007), 'Conoscere Rosmini'(Stresa 2008 terza ed.), 'Cinquant’anni di Passione. Vita del Centro Rosminiano di Stresa' (Stresa, 2016). E' stato uno dei massimi conoscitori del del pensiero del Beato Antorio Rosmini organizzatore dei Simposi Rosminiani e curatore di numerose trasmissioni su radio Maria.