Al Calvario la festa del Crocifisso Domenica 17 Settembre 2023 e un concerto per chiudere la festa patronale della Santa Croce!

 Con un concerto, si concluderà la festa patronale della Santa Croce al Monte Calvario. In sala Bozzetti, alle 21 di domenica 17 settembre, il talentuoso violinista Matteo Carigi e la pianista Ester Snider incanteranno il pubblico con esecuzioni di brani celebri. Saranno presentate la Sonata di Cesar Franck, il Rondò Capriccioso di Camille Saint-Saëns e la Zingaresca di Pablo de Sarasate.

L'organizzazione dell'evento è a cura della Cappella Musicale, nell'ambito della stagione artistica 2023 e in occasione dell'inizio della rassegna "I concerti d'autunno". Per tutto il giorno, sono previsti anche importanti eventi religiosi legati alla festività. Alle 11 e alle 17.30 si terranno le messe nel santuario, mentre alle 15 avranno luogo i solenni vespri seguiti dalla processione con la reliquia di Santa Croce accompagnata dalla Cappella Musicale e dalla banda domese.
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Visite guidate al Calvario di Domodossola



Visite guidate. Ente di gestione dei Sacri Monti del Piemonte: visite guidate al Calvario di Domodossola durante Domosofia 2023


In occasione del 5° Festival delle idee e dei saperi “Domosofia 2023”, l’Ente di gestione dei Sacri Monti del Piemonte propone visite guidate al Calvario di Domodossola, patrimonio UNESCO.

Le visite si svolgeranno nei giorni di venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 settembre, con partenza alle ore 10 e alle ore 14:30 dalla Madonna delle Neve, di fronte al Collegio Rosmini.

La partecipazione è libera con gradita offerta pro-restauro delle Cappelle della Via Crucis.

I visitatori saranno accompagnati a piedi dalle guide Umberto De Petri e Roberto Bianchetti.

Durante il percorso, potranno ammirare le cappelle della Via Crucis, il giardino annesso al convento dei Padri Rosminiani e, in esclusiva per l’occasione, le statue delle Cappelle V e XV.

Per informazioni e prenotazioni, contattare l’Ente di gestione dei Sacri Monti del Piemonte al numero 0324 242232.

La Cappuccina e Domodossola celebrano il centenario della nascita di Padre Michelangelo

“Che la fede non ti manchi, che la luce non si spenga che la tradizione delle buone opere non si spezzi”. Era stato sempre il motto  di padre Michelangelo morto nel 2009 e facendo tesoro di questo “testamento spirituale” la parrocchia della Cappuccina in collaborazione con l’Associazione  Culturale San Francesco,  la Fondazione Comunitaria  del Vco, l’associazione Culturale Mario Ruminelli e i padri Francescani Cappuccini organizzano per i cento anni della nascita del frate Cappuccino una serie di eventi per ricordarne la memoria e le opere da lui realizzate.

All’importante anniversario sarà presente anche il vescovo di Novara Monsignor Franco Giulio Brambilla che nell’ambito del programma terrà una conferenza sul tema della famiglia. Presentando il programma padre Fausto Panepinto parroco della Cappucina e successore di padre Michelangelo ricordando la figura del frate ha detto : “La famiglia è sempre stato un tema molto caro a Padre Michelangelo che ha riservato grande attenzione ai minori e ai bisogni della famiglia in generale”.

Le iniziative vanno dal 18 al 24 settembre a presentare gli eventi ieri erano presenti con il parroco della Cappuccina Padre Fausto Panepinto,  il presidente della Fondazione Comuitaria del Vco Maurizio De Paoli,  il presidente dell’associazione Culturale San Francesco Piero Pagani, il presidente dell’Associazione Mario Ruminelli Massimo Gianoglio,  e due volontari della Cappuccina:  Elia Macrì e Rino Carandente.

Lunedì 18 ad aprire i festeggiamenti alle 21 nel salone teatro della parrocchia della Cappuccina si terrà la conferenza “Miracolo alla Cappuccina”tenuta dal presidente della Fondazione  Comunitaria Maurizio De Paoli.  Martedì 19 serata musicale, a partire dalle 21 nel salone teatro della Cappuccina, si terrà un concerto con Roberto Olzer, Ester Snider  Alessandra Gelfini , Amir Salhi  ed Enzo Sartori  al pianoforte , Fabrizio Spadea alla chitarra, Matteo Carigi al violino e Marco Rinelli al flauto l’entrata è libera ad offerta.

Mercoledì 20 settembre alle 21, sempre al salone teatro, Monsignor Franco Giulio Brambilla terrà una conferenza sulla famiglia.  Giovedì 21 il coro Blu diretto dai tre fratelli Miserocchi  Bani, Laura e Ornella, si esibirà in un concerto ad offerta libera.

Venerdì 22 settembre la consulta e i volontari della Cappuccina organizzano una cena calabrese. Prenotazioni obbligatorie entro il 19 settembre ai numeri  328.4487796, 347.4023048 oppure 340.3695900.  La serata sarà allietata dalla cantante Ketty.

Sabato 23 settembre alle 21 al salone teatro della Cappuccina ci sarà la rappresentazione teatrale di Paolo Tollini   “Un guaio irreparabile” portata in scena dalla compagnia teatrale Lalò.

Domenica 24 settembre  dalle 9 alle 17.30 una mostra ornitologia divulgativa e alle 17.30 sarà celebrata la messa seguita da un apericena a cura del comitato di Quartiere con musica e ballo con il complesso Arcobaleno band.

Il ricavato delle manifestazioni verrà devoluto integralmente alla solidarietà  francescana del Convento dei frati Cappuccini di Domodossola.  La celebrazione del centenario gode del patrocinio del Comune e della Provincia del Vco. Il nome di Padre Michelangelo è indissolubilmente  legato al popoloso rione della Cappuccina, un quartiere che è sorto dal nulla proprio grazie alle iniziative del vulcanico frate.

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Don Michele Botto Steglia, rettore del Calvario, saluta la comunità del Sacro Monte


Don Michele Botto Steglia, dal primo settembre, lascia gli incarichi di rettore del Sacro Monte Calvario e di prevosto della parrocchia del Sacro Cuore di San Quirico per andare a svolgere la sua missione nella parrocchia Spirito Santo alla Ferratella a Roma. Domani, alle 10, al santuario del Sacro Monte Calvario, ci sarà la messa di saluto, prima della sua partenza per Roma.

“Quelli che ho trascorso a Domodossola- dice don Michele Botto Steglia- sono stati tre anni belli anche se segnati purtroppo dalla pandemia. E’ stato un tempo di grazia. Qui ho trovato una buonissima collaborazione con i miei confratelli sacerdoti e anche con la gente. C’è stato modo di conoscersi e poi di riprendere quelle attività sospese con la pandemia. E’ stato un tempo bello- prosegue - anche perché sono stato chiamato a fare l’esperienza di maestro dei novizi. Al Calvario negli inverni rigidi ho potuto studiare e approfondire il pensiero del padre fondatore e nella bella stagione ho potuto accogliere i numerosi visitatori che raggiungevano il Sacro Monte. I legami rimangono nel cuore e nella mente me li porterò a Roma”.

Originario della provincia di Biella, don Michele era stato nominato rettore al Sacro Monte Calvario e alla guida delle parrocchie dei Rosminiani a Domodossola nel 2020. Al Calvario come rettore torna don Gianni Picenardi, attualmente impegnato presso il Centro Internazionale di studi rosminiani di Stresa.

Torna a Domodossola, a collaborare con don Gianni anche don Vito Nardin. Dopo aver guidato come preposto generale l’Istituto della Carità (era stato nominato padre generale dei rosminiani, dal 2013 al 2021), aveva lasciato l’incarico al vertice dei rosminiani per limiti di età e da due anni era a Rovereto. Mentre prevosto della parrocchia del Sacro Cuore di San Quirico sarà il rosminiano don Pino Santoro che per giungere a Domodossola lascia la parrocchia dei rosminiani a Trapani dove era vice parroco.

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Don Michele Botto Steglia saluta la comunità del Sacro Monte Calvario

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Al Sacro Monte Calvario, ultima messa con il rettore del Sacro Monte Calvario e prevosto della parrocchia del Sacro Cuore di San Quirico don Michele Botto Steglia che lascia l’incarico per andare a svolgere la sua missione di parroco nella parrocchia Spirito Santo alla Ferratella a Roma.

Quelli che ho trascorso a Domodossola - ha detto al termine don Michele Botto Steglia - sono stati tre anni belli anche se segnati purtroppo dalla pandemia . Il ringraziamento per la vostra fedeltà in questo tempo della mia permanenza al Calvario , per il buon esempio, l’incoraggiamento che mi avete dato. Questo ha permesso che nonostante tutto il mio ministero fosse più leggero. Quello che vi chiedo è di ricordarmi nella preghiera e io vi prometto che vi ricorderò con affetto, con amicizia ma anche sull’altare proprio perché il Signore benedica voi le vostre famiglie i vostri cari”.

Al termine il grazie dei parrocchiani a don Botto, un lungo applauso, la commozione al momento dei saluti e la promessa di andarlo a trovare a Roma. La messa è stata accompagnata all’organo da Adriano Alberti Giani.

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