Don Michele Botto Steglia, rettore del Calvario, saluta la comunità del Sacro Monte


Don Michele Botto Steglia, dal primo settembre, lascia gli incarichi di rettore del Sacro Monte Calvario e di prevosto della parrocchia del Sacro Cuore di San Quirico per andare a svolgere la sua missione nella parrocchia Spirito Santo alla Ferratella a Roma. Domani, alle 10, al santuario del Sacro Monte Calvario, ci sarà la messa di saluto, prima della sua partenza per Roma.

“Quelli che ho trascorso a Domodossola- dice don Michele Botto Steglia- sono stati tre anni belli anche se segnati purtroppo dalla pandemia. E’ stato un tempo di grazia. Qui ho trovato una buonissima collaborazione con i miei confratelli sacerdoti e anche con la gente. C’è stato modo di conoscersi e poi di riprendere quelle attività sospese con la pandemia. E’ stato un tempo bello- prosegue - anche perché sono stato chiamato a fare l’esperienza di maestro dei novizi. Al Calvario negli inverni rigidi ho potuto studiare e approfondire il pensiero del padre fondatore e nella bella stagione ho potuto accogliere i numerosi visitatori che raggiungevano il Sacro Monte. I legami rimangono nel cuore e nella mente me li porterò a Roma”.

Originario della provincia di Biella, don Michele era stato nominato rettore al Sacro Monte Calvario e alla guida delle parrocchie dei Rosminiani a Domodossola nel 2020. Al Calvario come rettore torna don Gianni Picenardi, attualmente impegnato presso il Centro Internazionale di studi rosminiani di Stresa.

Torna a Domodossola, a collaborare con don Gianni anche don Vito Nardin. Dopo aver guidato come preposto generale l’Istituto della Carità (era stato nominato padre generale dei rosminiani, dal 2013 al 2021), aveva lasciato l’incarico al vertice dei rosminiani per limiti di età e da due anni era a Rovereto. Mentre prevosto della parrocchia del Sacro Cuore di San Quirico sarà il rosminiano don Pino Santoro che per giungere a Domodossola lascia la parrocchia dei rosminiani a Trapani dove era vice parroco.

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