Quaresima e Pasqua 2020 al Sacro Monte Calvario di Domodossola

La casa di ospitalità religiosa dei Padri Rosminiani osserva il periodo di chiusura stagionale fino al 15 Febbraio 2020 compreso. 
Apertura ospitalità dal 16 febbraio 2020

Marzo 2020

Per tutta la Quaresima, ogni domenica, è possibile partecipare alla Via Crucis solenne lungo la via delle cappelle, alle h. 15.00. E' possibile per gruppi animare la Via Crucis e trascorrere la giornata o il week end al Calvario, con possibilità di ospitalità, vitto e alloggio.

→ 1 Mar /  I Domenica di Quaresima h. 15.00 Via Crucis lungo la Via delle Cappelle animata dal Vicariato Ossola. Segue S. Messa

 → 8 Mar /  II Domenica di Quaresima  h. 15.00 Via Crucis lungo la Via delle Cappelle. Segue S. Messa

→ 15 Mar / III Domenica di QUARESIMA h. 15.00 Via Crucis lungo la Via delle Cappelle. Segue S. Messa

→ 22 Mar /  IV DOMENICA DI QUARESIMA h. 15.00 Via Crucis lungo la Via delle Cappelle  animata dalla Parrocchia del Beato Antonio Rosmini di Milano.. Segue S. Messa


→ 29 Mar / V Domenica di Quaresima h. 15.00 Via Crucis lungo la Via delle Cappelle. Segue S. Messa


Aprile 2020

→ 5 Apr / Domenica delle Palme. Inizio della Settimana Santa.
h. 10 S. Messa Solenne con Benedizione degli Ulivi alla Grotta di Lourdes e Canto del “Passio”
/h. 15.00 Via Crucis lungo la Via delle Cappelle animata dalla Parrocchia di Calice. Seguono la S. Messa e Concerto di inizio della Settimana di Passione.
→ 9-12 Apr /Solenne Triduo Pasquale. Possibilità di pernottamento con vitto e alloggio. Si raccomandano il silenzio e il raccoglimento.

Concerto di Natale al Calvario di Domodossola 15 Dicembre 2019 ore 18

Per i Concerti d'Autunno 2019, Stagione Concertistica 2019, CONCERTO DI NATALE PRESSO L'ORATORIO dell'Addolorata al Sacro Monte Calvario di Domodossola il 15 Dicembre 2019 alle ore 18.00.

Concerto de "Il Convivio Rinascimentale" direttore Manfried Nesti.

In programma musiche di H. Schutz, A. Caldara, D. Buxtehude, D. Zipoli e M-A. Charpentier

Turismo religioso: analisi, dati e prospettive future



Il turismo religioso, per la letteratura tradizionale può essere inserito nella categoria (o meglio come sottocategoria) del turismo culturale. Tale pensiero si è oggi modificato, visto il potere economico e sociale che il turismo religioso ha assunto in questi ultimi anni.

Le motivazioni di tale affermazioni per gli studiosi di sociologia sono da rinvenirsi nella capacità del turismo religioso ad accorpare sia i turisti in senso stretto che i pellegrini. Se si analizzano le origini storiche che spingevano gli individui a intraprendere un viaggio verso mete di culto, si evidenzia, infatti, come questa forma di viaggio sia antichissima, si ritrovano esempi già nell’età pre romana.

I pellegrinaggi, in senso stretto, erano pratiche che venivano svolte già dal 300 dC, anche se le forme più organizzate si fanno risalire al periodo del medio Evo con i Templari e con i viaggi verso al Terra Santa. Una evoluzione del pellegrinaggio si è avuto con il Gran Tour e con lo sviluppo del viaggio per motivi di studio. Il concetto stesso di viaggio si è ampliato, le persone si muovevano non solo per andare verso mete sacre o per il commercio ma anche per svago o per cultura.
Turismo religioso e pellegrinaggio: analogie e differenze

Analizzando le diverse accezioni che si danno al termine turismo religioso si può constatare come, non univoca sia la definizione, molto spesso si tende a usare i termine pellegrinaggio e turismo religioso come sinonimi. Secondo Costa “il pellegrinaggio è una forma di pratica di fede che si svolge ai vari livelli nei santuari, nelle case del pellegrino, nelle abbazie, nei monasteri e nei conventi.

Per turismo religioso si deve intendere, invece, un’attività economico-sociale da organizzare e promuovere, il turista religioso, a differenza del turista e delpellegrino, non ha un’identità teologico-pastorale come tipo particolare di viaggiatore (Costa N.,1998).

Quindi ciò che li differenzia in modo sostanziale sono le motivazioni per cui essi intraprendono un viaggio. Le motivazioni del turista possono essere sintetizzate con la voglia di divertimento, di evasione, di relax .

Ma nella accezione più moderna la figura del pellegrino in visita ad un luogo sacro si sdoppia in due sottofigure tipiche che sono quella del pellegrino escursionista e quella del pellegrino turista. Il primo visita la località nell’arco di una giornata e non soggiorna nelle strutture ricettive; il secondo vi soggiorna e di conseguenza viene classificato come un turista, ed è così che nasce la forma di turismo religioso.

Il turismo religioso oggi può essere, quindi, considerato quale macrosistema in cui far rientrare il turista in senso stretto e il pellegrino.

Una sintesi che ci fa comprendere come il turismo e il pellegrinaggio possono essere accomunati lo fornisce Nocifora che definisce:

"turismo religioso quella pratica turistica che ha come meta luoghi che hanno una forte connotazione religiosa ma la cui motivazione è eminentemente culturale e/o spirituale, quando non direttamente etnica, o naturalistica, o a carattere etico/ sociale, ma non religiosa in senso stretto".
fonte: formazioneturismo.com