Dal Colosseo a Castel Sant'Angelo, i più 'geolocalizzati' del 2016

Luoghi con il maggior numero di geo-localizzazioni in Italia nel 2016, secondo i dati diffusi oggi da Facebook.

1. Colosseum, Rome, Italy 
2. Fontana Di Trevi-Roma
3. Duomo - Milano City
4. Piazza San Marco Venezia
5. Arena di Verona
6. Firenze, Piazza Del Duomo
7. Leaning Tower of Pisa
8. Ponte Vecchio, Firenze - Italy
9. Stadio San Siro
10. Galleria Vittorio Emanuele
11. Piazza Navona
12. Bologna Centro
13. Gardaland
14. Pantheon, Rome
15. Piazzale Michelangelo, Firenze, Italy
16. Jesolo Beach
17. Piazza del Popolo
18. Fondazione Prada
19. Mondello Beach
20. Castel Sant'Angelo
ansa

È morto all’improvviso don Luigi Cerana, 79 anni, padre rosminiano al Sacro monte Calvario di Domodossola


Don Luigi era nato nel 1939 a Cavedine, paesino in provincia di Trento, e per molti anni, prima di arrivare a Domodossola, si era dedicato alle missioni religiose all’estero. In giovane età, appena ordinato prete, fu mandato in Tanzania per occuparsi in una missione rosminiana dei poveri. Là trascorse parecchi anni e successivamente fondò la prima missione rosminiana in India.  

«Portò avanti per parecchi anni una bellissima missione - racconta don Pierluigi Giroli, rettore del Sacro monte Calvario - a Trivandrum, un villaggio nell’India meridionale, contribuì a costruire più di cento case per le famiglie bisognose coinvolgendo la popolazione locale. Oggi la missione è autonoma».  
Come ricorda Giroli, «don Luigi aveva un talento linguistico innato. Sapeva parlare molto bene l’inglese e aveva imparato le lingue locali dove era stato in missione, sia in Africa che in India, a dimostrazione del grande desiderio di far parte di quei popoli». La sua attenzione nei confronti dei bisogni della comunità don Luigi l’ha poi portata anche alla comunità di Calice e del Calvario, dove era parroco.  

«Seguiva con grande affetto i parrocchiani - spiega don Pierluigi -, era un uomo buono e aperto nei confronti della gente. Da noi si è occupato anche della casa della formazione. Seguiva con cura gli ammalati, ma anche i fedeli che volevano intraprendere il cammino del matrimonio». Oltre che parroco di Calice è stato anche vicerettore del santuario. Il funerale si è svolto Venerdì 9 Dicembre 2016 alle 14,30 con un corteo che è partito dalla chiesa della Madonna delle Grazie del Calvario fino ad arrivare al santuario del Crocefisso.
lastampa.it

(segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone)

Digitalizzare la promozione dell'Italia: le 10 azioni prioritarie da inserire nel Piano strategico del turismo


Digitalizzare la promozione turistica per recuperare competitività sul mercato globale: questo l’assunto da cui ha preso le mosse Ecosistemi Digitali, l’evento che si è svolto la scorsa settimana a Firenze con la partecipazione di 100 esperti di turismo, comunicazione e marketing online e l’obiettivo di definire le azioni prioritarie da inserire nel Piano Strategico per il Turismo 2017-2020 per realizzarne gli aspetti digitali e rilanciare la destinazione Italia. Promosso dal Ministero dei Beni culturali e turismo, dal Ministero allo Sviluppo economico e dalle Regioni italiane, e sviluppato con la Regione Toscana e con Toscana Promozione Turistica, l’evento si è articolato il 12 tavoli di confronto su 3 temi chiave (il digitale e gli ecosistemi turistici digitali; i big data e l’intelligenza artificiale; la co-creazione della strategia di promozione turistica digitale) che hanno prodotto un elenco di 36 interventi ad alta fattibilità che possono essere messi in atto fin da subito come parte integrante del piano attuativo del Mibact per il 2017. Ecco, fra le 36 azioni identificate dal panel di esperti, le 10 ritenute prioritarie per la digitalizzazione del turismo italiano: 1. Definire e condividere una policy nazionale di gestione degli open data, attraverso la mappatura e il confronto delle banche dati della pubblica amministrazione, la definizione degli standard tecnici-qualitativi dei dati e la scelta, oltre che la pubblicazione, dei dati in un’ottica user-friendly.

 2. Costruire banche dati fruibili tra i vari attori territoriali, con indicazioni di accessibilità alle banche dati e individuazione di standard di condivisione (ad esempio, informazioni di geo localizzazione e nomenclatura delle strutture). 

3. Realizzare uno strumento per la condivisione delle buone pratiche, ma anche di progetti, informazioni, opportunità e risorse a supporto di tutti gli operatori del settore turistico. 

 4. Ridefinire standard comuni rispetto ai servizi e alle risorse turistiche (in termini di ospitalità, guide, ecc), rendendo omogenee norme, regole, processi di catalogazione delle informazioni e restituzione dei dati a fini turistici. 

5. Creare un kit di strumenti digitali open-source per la valutazione, misurazione, comparazione e interpretazione di elementi quali sentiment, reputation e trend, con l’obiettivo di pianificare politiche turistiche efficaci e definire l’identità digitale delle destinazioni. 

6. Sviluppare un sistema di cittadinanza turistica digitale per consentire al turista di entrare in un ecosistema di servizi generando una banca dati open-source, cui associare poi un sistema di analisi predittive associato all’esperienza digitale del turista. 

7. Realizzare un’analisi predittiva della domanda con contributi da parte dei territori in riferimento a sentiment, spesa, comportamenti, flussi e business intelligence per capire le nuove dinamiche del turismo aggregando tutti i dati, pubblici e privati, in tempo reale. 

8. Creare un mega-wall per lo storytelling distribuito su più livelli: dai grandi testimonial e ambassador alla cittadinanza attiva, passando per i visitatori stranieri. Il mega-wall deve essere navigabile attraverso filtri e tag da parte del turista che cerca spunti in base ai suoi interessi e alle sue passioni. 

9. Presidiare il sistema di narrazione del territorio (enogastronomia, location cinematografiche, turismo religioso, ecc) mediante la creazione di un social media team diffuso. 

10. Creare una piattaforma che permetta di convogliare i contributi e di co-costruire una strategia narrativa della destinazione turistica declinata per temi, persone, interessi e canali social. Queste azioni contribuirebbero a colmare il gap infrastrutturale che oggi pesa sullo sviluppo del turismo online in Italia, superando la forte frammentazione dei dati che lo caratterizza e penalizza: secondo Phocuswright, infatti, in Italia la quota delle prenotazioni online rappresenta il 35% del mercato, mentre a livello europeo è già al See more at: http://www.eventreport.it