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Allegro con Brio ­ Il festival di libri, musica e teatro sul lago è arrivato! Partecipa a laboratori, incontri, spettacoli e tanto altro


Venerdì 26 luglio

Ore 18.00 | Parco di Villa Maioni
Nina’s Drag Queens in
BOTANICA QUEER
Percorso nel lato drag della Natura
In questa passeggiata il pubblico è accompagnato nel magico mondo delle piante, alla scoperta dell’essenza queer dell’universo vegetale.

Ore 21.30 | Parco di Villa Maioni
Nina’s Drag Queens in
NINA’S RADIO NIGHT
Siamo nel 2222, e da secoli le radio non esistono più: la dittatura dell’immagine ha ridotto al silenzio tutte le frequenze. Un gruppo di coraggiose dj, innamorate di quello strumento dimenticato, sfida la terribile minaccia di una orwelliana polizia anti-radio, captando e ritrasmettendo frammenti sonori che ancora navigano nell’etere.
Ma per non farsi scoprire serve un’idea (furbissima!), ovvero travestire la trasmissione clandestina da spettacolo teatrale!
Sostenute dalla generosità di un filantropo le nostre conduttrici guideranno il pubblico alla riscoperta del fascino antico dell’immaginazione.


Sabato 27 luglio

Ore 10.30 | Parco di Villa Maioni
POTI POTI
Il sabato mattina d’estate si legge nel parco
Carichiamo di libri il carrettino della nostra bicicletta, cerchiamo il posto più fresco del Parco, allestiamo isole di cuscini per ciascuna famiglia e... si ascoltano storie con i lettori del Progetto Nati per Leggere VCO.
Per bambine, bambini e famiglie da 2 a 6 anni

Ore 17.00 | Parco di Villa Maioni
Progetto RESCUE! in
MAHDIYY – Oltre il confine
Evento cittadino, esito teatrale degli incontri di B.A.R. - Bottega Aperta per Ritrovare
Ispirato dalla drammaturgia originale Mahdiyy di Nafè Fadel  la creazione affronta il tema dei limiti territoriali e personali, della ricerca di riconoscimento individuale e collettivo, lontano dal luogo d'origine, facendoci riflettere sull'integrazione, l'immigrazione e il nostro ruolo all’interno di questo processo.

Ore 21.30 | Parco di Villa Maioni
Alessandro Bergonzoni in
SEMPRE SIA RODATO: 20 PROVE APERTE AL CHIUSO O VICEVERSA
Dice l’autore: “Di cosa si tratta? Si tratta di trattare: donne e uomini da persone, arte con immaginazione, bambini con effusione, volendo creare il ministero dell'intuizione, spasimando per Tutto e inscenando lunghi circuiti tra palco e platea. E arrivare a Tanto.”


Domenica 28 luglio

Ore 10.00 | Fondotoce, Riserva naturale del Fondo Toce
Progetto RESCUE! in
CAMMINANDO CANTO
Camminata con interventi cantati e recitati da Progetto RESCUE! nel Parco Naturale del Fondo Toce, accompagnati da un guardiaparco.

Ore 13.00
Pranzo
Organizzato dal Gruppo Sportivo Fondotoce
a pagamento e su prenotazione scrivendo a gsfondotoce@gmail.com

Ore 18.00 | Parco di Villa Maioni
ANIMALI NOTTURNI
Einaudi, 2024
L’autrice Carlotta Vagnoli in dialogo con Camilla Mafrica
Alla fine degli anni Zero, Milano è il centro dell’universo: appena cala il sole, una generazione intera si ritrova sottoterra a far festa fino all’alba. Sono anni di musica indie e serate leggendarie, di after quando fuori è già giorno e soprattutto di cocaina, tantissima cocaina. L’impero della notte è caotico e disperato. Quando G si getta nel vuoto dal sesto piano, è come se con lui venisse giù tutto quanto. Come se, dopo una lunga caduta, per gli animali notturni fosse arrivato il momento dell’atterraggio.

Ore 21.30 | Parco di Villa Maioni

DADA'
Gaia Eleonora Cipollaro, in arte Dada’, è una cantautrice che unisce cultura napoletana e world music con contaminazioni club ed elettroniche rappresentando momenti comuni, vicini a tutti, ma da angolazioni personali e talvolta teatrali. DADA' è una Pierrot in bilico tra la risata verace e la lacrima sulla guancia, disposta a qualsiasi capriola esistenziale pur di sentirsi se stessa.


Lunedì 29 luglio

Ore 18.00 | Parco di Villa Maioni
L’ULTIMO MAGO (Neri Pozza, 2024)
L’autrice Francesca Diotallevi in dialogo con Federico Scarioni
È la notte di Capodanno del 1960 e, in un lussuoso appartamento, un gruppo di persone siede attorno a un tavolo, aspettando l’inizio di quelli che il padrone di casa chiama «esperimenti». Gustavo Rol ha l’eleganza di chi cammina con naturalezza in qualunque stanza del mondo e il pubblico pende dalle sue labbra. Solo un uomo lo guarda con sospetto, è sicuro che ci sia un trucco e vuole svelarlo. Ed è con questo atteggiamento scettico che Nino inizia a partecipare alle serate di Rol. Ma tra i due uomini, all’apparenza così diversi, si crea presto una complicità imprevista.
Scopri di più

Ore 21.30 | Parco di Villa Maioni
Massimo Polidoro in
LA SCIENZA DELL’INCREDIBILE
Perché le persone tendono a credere alla magia, ai fenomeni paranormali o a improbabili teorie del complotto, mentre allo stesso tempo rifiutano o negano fatti scientificamente accertati? Il fatto è che, molto spesso, sono i nostri sensi e il modo in cui funziona la nostra mente che ci spingono a credere all’incredibile. Crediamo, insomma, quello che vedono i nostri occhi, che sentono le nostre orecchie o che ci sembra a una prima impressione: dimenticando che prima o poi tutti possiamo cadere in errore.


Martedì 30 luglio

Ore 18.00 | Parco di Villa Maioni
L’interprete LIS. Chi?!
La signorina che muove le mani, l’assistente, quella che gesticola, il mimo... sono molti gli appellativi che vengono associati al nostro lavoro.
Capiamo insieme che cosa è la LIS (Lingua dei Segni italiana) e che figura professionale è l’interprete LIS, sfatando falsi miti e abbattendo gli stereotipi. 
Con Rachele Papiro e Rachele Dalla Savina

Ore 21.30 | Parco di Villa Maioni
Luca Bizzarri in
NON HANNO UN AMICO
Spettacolo teatrale di e con Luca Bizzarri, scritto con Ugo Ripamonti, ispirato all’omonimo podcast nato per raccontare la campagna elettorale e portato avanti grazie a una media di cinquantamila ascolti giornalieri e un milione di streaming al mese - ma con tutte le possibilità di approfondimento e “godimento” del contesto teatrale.


Mercoledì 31 luglio

Ore 18.00 | Parco di Villa Maioni
Alessandro Sahebi in 
CAPIRE LA DISUGUAGLIANZA
Quali dinamiche sistemiche si attuano sul posto di lavoro? Quanto è ampia la forbice economica tra le persone più ricche del mondo e tutte le altre? Quali narrazioni amplificano le disuguaglianze di genere? Come vengono affrontati i conflitti, il cambiamento climatico e la discriminazione sociale? Con Alessandro cercheremo di approfondire questi quesiti, confrontando le dinamiche che caratterizzano il momento presente.

Ore 21.30 | Parco di Villa Maioni
Mauro Pescio in
NON È LA STORIA DI UN EROE
Spettacolo tratto dal podcast ‘Io ero il Milanese‘ (Rai Play Sound)
“Io nasco dalla narrazione del mio vissuto, dalla narrazione dei disastri della mia vita. Non è la storia di un eroe, al contrario, è la storia di tanti fallimenti e scelte sbagliate, che però a un certo punto sono state riconosciute come tali.”
Io ero il milanese è il racconto di un uomo che nella vita ha fatto tante scelte sbagliate, un uomo con cui la sfortuna si è accanita, un uomo che ha toccato il fondo, ma che da quel fondo si è rialzato.


Giovedì 1 agosto

Ore 18.00 | Parco di Villa Maioni

PERCHÉ IL FEMMINISMO SERVE ANCHE AGLI UOMINI
Lorenzo Gasparrini in dialogo con Paolo Dezuanni
In un periodo storico in cui le dinamiche sistemiche legate ai ruoli di genere diventano sempre più oggetto di una discussione collettiva, è sempre più importante affrontare le questioni di parità con una visione capace di coglierne le complessità. Il linguaggio e la società si influenzano reciprocamente nel loro evolversi; alcuni termini assumono nuovi significati e la loro narrazione diventa parte integrante della nostra riflessione sul tema. In questo contesto, il ruolo del genere maschile è strettamente connesso alla questione della responsabilità e alla persistenza della mascolinità tossica.

Ore 21.30 | Parco di Villa Maioni
Tlon in
ELOGIO DELL’OZIO
Nella frenetica corsa alla produttività che caratterizza la nostra epoca, la figura del “fannullone” è spesso vista come un anacronismo o, peggio, come un ostacolo al progresso. E se invece recuperassimo l'idea di ozio come spazio vitale per la creatività, l’innovazione e il benessere personale? Sebbene sembri paradossale, l’ozio può rappresentare una forma di resistenza intellettuale e culturale.
Con Maura Gancitano e Andrea Colamedici - Filosofi, scrittori, ideatori del progetto Tlon, scuola di filosofia, casa editrice e libreria teatro. 

Venerdì 2 agosto

Ore 18.00 | Parco di Villa Maioni

Ruggero Rollini in 
SARÒ SINTETICO. C'È NATURA IN QUESTA CHIMICA  
3 piante, 3 molecole, 3 storie
Che cosa c’entra l’aspirina con un prato sperduto dell’Inghilterra meridionale? E com’è possibile che la sintesi di uno dei più potenti farmaci antitumorali in circolazione abbia salvato centinaia di migliaia di alberi?
I chimici adorano le formule, ma le formule non dicono tutto. Non raccontano da dove arrivano le molecole, la storia e le peripezie che hanno portato al loro ottenimento e l’impatto che hanno avuto sulla società. Non raccontano il lato umano della chimica. Tra veleni e medicine, cercheremo di scoprire quello che le molecole non dicono.

Ore 21.30 | Parco di Villa Maioni
C’ERA UNA VOLTA IL NAVIGLIO
ricordando Gaber, Jannacci, Gufi, Valdi
Con Luca Maciacchini, Franco Visentin, Stefano Orlandi, Francesco Pellicini, Paolo Pellicini (chitarra), Fazio Armellini (fisarmonica)
Un cast d’eccezione ricorda le radici del cabaret musicale milanese nato proprio nelle osterie lungo i navigli grazie al genio comico surreale dei Gufi, di Jannacci, Gaber e Walter Valdi, artisti che seppero imporsi a livello nazionale divenendo vere e proprie icone dello spettacolo italiano ancor oggi indimenticate.


Sabato 3 agosto

Dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 | Parco di Villa Maioni

PERSONÆ
Laboratorio di teatro in maschera a cura di Luca Zilovich
Il laboratorio sulla maschera è un percorso che spiega le basi di una modalità espressiva che affonda le sue radici nella Commedia dell’Arte.
Questo tipo di teatro si diffuse nel XVI secolo dall’Italia in tutta Europa e ha la particolarità di usare maschere e tipi fissi, ossia dei personaggi ricorrenti da uno spettacolo all’altro. Rifacendosi alla tradizione dei comici e all’iconografia teatrale, il laboratorio è un’introduzione ad una tecnica di utilizzo della maschera che porta l’attore ad una consapevolezza maggiore dei propri mezzi espressivi.
Costo di partecipazione: € 50,00, da versare entro mercoledì 31 luglio in biblioteca
Il costo comprende i costumi, le maschere e l’attrezzeria di base

Ore 10.30 | Parco di Villa Maioni
POTI POTI
Il sabato mattina d’estate si legge nel parco
Carichiamo di libri il carrettino della nostra bicicletta, cerchiamo il posto più fresco del Parco, allestiamo isole di cuscini per ciascuna famiglia e... si ascoltano storie con i lettori del Progetto Nati per Leggere VCO.
Per bambine, bambini e famiglie da 2 a 6 anni

Ore 21.30 | Parco di Villa Maioni
Gera Circus in 
GERACIRCUS CABARET
E’ un varietà circense multidisciplinare di circo contemporaneo realizzato per palchi esterni e per un pubblico famigliare di tutte le età.
Tra passeggiate sospese, oggetti volanti, il pubblico scoprirà il piccolo grande mondo di ciascuno dei matti personaggi che abiteranno il palco. Si scopriranno le loro piccole manie, le grandi debolezze, i giochi infantili, la forza del gesto, la musica interiore, l’energia esplosiva.
Adatto ad adulti e bambini, un cabaret frizzante che unisce tante energie, varie discipline e diverse teste per l’amore nell’arte circense.

Fonte: Biblio Weekend

Si apre ufficialmente sabato 29 giugno 2019 alle ore 21.15, presso i giardini del torrione nel parco del S. Monte Calvario di Domodossola il festival “Oxilia - teatro e musica per la terra d’Ossola, II ed”

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Organizzato dalla Cappella Musicale del S. Monte Calvario, in collaborazione con Compagnia Dellozio. Il festival si aprirà con lo spettacolo Skua 1940, con la regia di Robi Lombardi e prodotto da Laribalta Artgroup di Novara. Uno spettacolo tratto da una storia vera, che narra le vicende di due equipaggi delle aviazioni tedesca e inglese, che nell’aprile del 1940 si abbattono a vicenda e trovano rifugio in una baracca isolata e lontana da qualsiasi segno di civilizzazione nel raggio di centinaia di chilometri. Malgrado l'ostilità reciproca, i nemici sono costretti a collaborare per sopravvivere alle condizioni ambientali avverse e alla scarsità di viveri. La convivenza forzata produrrà effetti inaspettati. Skua 1940 vede la regia cimentarsi con una storia drammatica, trattata con una intelligente e ben dosata ironia, che ne fa uno spettacolo dalle molte sfaccettature e in grado di parlare a vari livelli. La tragicità della guerra lascia scorre quasi senza che ce ne accorgiamo nel meccanismo della sterzata comica, caricando i personaggi di Skua di ritmo e piacevolezza, facendoli diventare più umani. Ci sono momenti divertenti e situazioni tragiche, la crudezza della guerra accanto al comico che scaturisce, inatteso, in condizioni estreme. Regia: Robi Lombardi Con Andrea Gattinoni, Federico Spaltini, Matteo Chippari, Matteo Minetti, Matteo Morigi Supervisione musicale: Luca Lombardi Adattamento: Matteo Chippari Costumi: Daria Pasinetti Scenotecnica: Giacomo Concina Lo spettacolo si svolgerà presso i giardini del torrione nel parco del Sacro Monte Calvario di Domodossola. Ingresso a offerta libera. In caso di maltempo la rappresentazione verrà spostata presso la sala Bozzetti, all’interno del convento dei P.P. Rosminiani del Sacro Monte Calvario. L’inaugurazione ufciale è stata preceduta dalla rievocazione storica “Peregrinatio Sancti Antonii”, che ha commemorato l’arrivo del quadro miracoloso del santuario di Anzino, in Valle Anzasca. Con questa iniziativa tra sacro e popolare Oxilia ha voluto manifestare il proprio profondo legame con il territorio e la volontà di collaborare con tutte le realtà che in esso operano. L’evento ha infatti goduto di una straordinaria partecipazione di pubblico. Il festival proseguirà poi il 5 luglio con un concerto per l’inaugurazione della mostra “La stanza in cui mi piace star solo” presso Palazzo Silva a Domodossola e la sera del 6 luglio con il concerto di San Quirico per i trent’anni dell’omonima Camerata Strumentale. Tutte le informazioni sul sito www.oxilia.it. 

Si apre ufficialmente venerdì 22 giugno alle ore 21.15, presso i giardini del torrione nel parco del S. Monte Calvario di Domodossola il festival “Oxilia - teatro e musica per la terra d’Ossola, I ed”

Organizzato dalla Cappella Musicale del S. Monte Calvario, in collaborazione con Compagnia Dellozio e Cabiria Teatro. Il festival si aprirà con lo spettacolo Misura per Misura, di W. Shakespeare, diretto da Mariano Arenella, co-prodotto appositamente da Compagnia Dellozio e Cabiria Teatro in occasione della prima edizione della manifestazione. La commedia facente parte del gruppo dei cosiddetti Problem Plays del drammaturgo inglese, pone al centro della propria attenzione il contrasto tra l’applicazione letterale e sterile della legge e il servizio che essa dovrebbe rendere all’essere umano; Shakespeare risulta ancora pienamente attuale per comprendere il rapporto tra l’uomo e le regole, che spesso sembrano stritolarci ma senza le quali saremmo persi, in eterna “lotta tra preghiere opposte”. Lo spettacolo avrà come cornice le splendide rovine del torrione nei giardini del convento del Sacro Monte e prevede un ingresso a offerta libera. Attraverso questo allestimento il festival intende porsi dunque come luogo di produzione teatrale e di elaborazione artistica, oltre che nella sua naturale funzione di contenitore per spettacoli di pregio riconosciuti a livello nazionale che occuperanno altre serate della rassegna nei tre week end dedicati al teatro. Il primo di questi sarà Loro - la vera storia del più famoso caso di rapimento alieno in Italia, di e con Maurizio Patella, collaborazione alla drammaturgia di Antonio Paolacci, presso il Foro Boario di Crodo, domenica 24 giugno alle ore 21.15. Uno spettacolo di narrazione su un improbabile quanto imprevisto incontro fra un metronotte genovese e gli esseri venuti dallo spazio. La serata prevede un biglietto di ingresso acquistabile in prevendita sul sito www.billetto.it oppure direttamente al botteghino la sera dello spettacolo; sono previste riduzioni per studenti, giovani fno ai 26 anni, compagnie teatrali, soci del circolo ufologico VCO, over 65. Tutte le informazioni sul sito internet del festival.

fonte: ossola24.it

oxilia

Verbania Lago Maggiore LetterAltura 2017. Leggere storie e parole sul treno. Dal 14 al 17 settembre



LEGGERE
I libri innanzitutto, come elemento essenziale e punto di partenza e di riferimento per un festival di letteratura.
Il Festival 2017 di LetterAltura propone l’incontro con autori di libri interessanti e diversi tra loro: romanzi, reportages e testimonianze giornalistiche, saggi filosofici e scientifici, guide di viaggio…
C’è quindi la possibilità, dialogando con chi scrive, di conoscere la varietà della scrittura, da quella narrativa a quella riflessiva, dalla descrizione della realtà alla libertà della fantasia, dalla tradizione dei classici letterari alle nuove forme del blog e dei social network.
Ma il libro non è solo scrittura e testo: può essere illustrato e completato da fotografie o acquarelli, oppure può diventare esso stesso un oggetto di sperimentazione artistica.
E la lettura può avere dimensioni diverse da quella individuale: il Festival in particolare propone l’esperienza della lettura ad alta voce, nei momenti di animazione per i bambini, presentando un progetto per gli studenti delle medie e delle superiori, ospitando un corso avanzato di lettura espressiva.

STORIE
Molti degli ospiti vengono al Festival a raccontare delle storie. Possono essere le loro storie personali di alpinisti, viaggiatori, esploratori di un mondo da percorrere con lentezza e attenzione, apprezzando la bellezza della natura, di un giardino, della montagna. Ma possono essere le realtà tragiche della storia, ripercorse in un viaggio con gli studenti, o quelle drammatiche e attuali, raccontate da giornalisti che non hanno timore di denunciare le situazioni di sofferenza e di violazione dei diritti umani, in Messico, in Turchia, nei Balcani.
Ci sono poi le storie collettive, come quelle legate alla stazione di Bellinzona, alla ferrovia che attraversa la Val Vigezzo o a quella che un tempo saliva da Intra fino
a Premeno.
La narrazione diventa anche cinema che sa raccontare le persone e i luoghi, come dimostra il film girato in Val Grande.

E PAROLE
La parola stessa può diventare oggetto di attenzione, con la lettura e l’ascolto, ma può essere anche occasione di divertimento.
Sono le parole del racconto teatrale, nella forma intensa del monologo, o delle canzoni che parlano di treni e viaggi in ferrovia.
Sono il ritmo delle filastrocche o gli elementi dei giochi enigmistici.
E assieme alla parola, il silenzio.
Il Festival propone l’incontro con chi ha fondato l’Accademia del Silenzio, con l’intento di far riscoprire un valore prezioso, da vivere ritrovando se stessi, da soli o in una passeggiata condivisa tra i fiori o nel buio della notte.

SUL TRENO
Il tema centrale del Festival 2017 di LetterAltura è il treno.
È stato scelto come specifica dimensione del viaggio e si è rivelato un “veicolo” di idee, collegamenti e direzioni ricche di spunti, tra passato presente e futuro e nel rapporto tra la realtà del territorio verbanese, estesa a tutto il Verbano, il Cusio, l’Ossola e il Ticino, e quella del mondo intero, anche nelle regioni più lontane e per questo affascinanti.
Il treno come tema letterario e artistico in generale, come sviluppo storico e tecnologico, nel suo rapporto, positivo o negativo, con la natura e il paesaggio.
Il treno come elemento appunto di narrazione o di riflessione sul viaggiare, ma occasione per ragionare anche sugli aspetti ambientali in rapporto con i cambiamenti climatici, come modalità sostenibile di viaggio e di trasporto.
Nelle città le reti ferroviarie e le stazioni sono componenti urbanistiche da ripensare, magari con un progetto di grande architettura, come quello presentato nel Festival da un incontro e una mostra fotografica.
Il fascino del treno si traduce nell’ammirazione di modellini e plastici, ma i laboratori permettono ai bambini, nei giorni del festival, di costruire locomotive e vagoni con materiali semplici e tanta fantasia.
E non manca un treno “vero”: il TGG di LetterAltura, il Trenino da Giardino a Giardino che per tre giorni unisce Intra a Pallanza, passando accanto ai più bei giardini che si affacciano lungo il lago.

Sull'Appennino tra Umbria e Marche nasce il 'Manifesto del Cammino'

Il 3, 4 e 5 agosto il cuore dell’Appennino umbro-marchigiano, intorno al valico di Colfiorito, diventa la fantastica Terra di Mezzo grazie al 15mo Montelago Celtic Festival che quest'anno unisce le forze con il 7° Festival europeo della via Francigena collective project, in un evento che si terrà il 5 agosto alle 19.
Nel corso di un incontro/performance su 'Turismo nomade: dalla paura al cammino, alla bellezza appenninica', Sandro Polci, direttore del Festival Europeo della Via Francigena, proporrà la realizzazione condivisa del 'Manifesto del Cammino Avvenire'. Nel corso dell'incontro verrà realizzata una tela lunga oltre 100 metri in cui 1.000 piedi lasceranno l’impronta-assenso per il turismo viandante d’Appennino.
“Jean Giono, noto scrittore francese, scrisse -ricorda Polci- che 'il sole non è mai così bello quanto nel giorno che ci si mette in cammino'. Così noi camminiamo (e facciamo musica, cultura, teatro) come una 'Compagnia viandante' per un turismo nuovo dei nostri splendidi Appennini. Bruce Chatwin ricorda che 'la vera casa dell’uomo non è una casa, è la strada. La vita stessa è un viaggio da fare a piedi' e noi lo proponiamo nei nostri luoghi del cuore e della mente”.
Inoltre, da novembre 2017 a marzo 2018 si realizzerà il progetto Epicentro attivato e voluto dal 'Montelago Celtic Festival' con l’intento di rivitalizzare culturalmente l’area appenninica del recente terremoto. Si tratta di un grande Festival contenitore che per tutta la stagione autunno/inverno 2017/2018 sarà itinerante nei comuni del cratere sismico e porterà artisti, musicisti e scrittori di fama nazionale che si sono dati disponibili ad esibizioni gratuite, a contatto con gli sfollati e le comunità disgregate.
Per pagare service audio/luci, Siae, stampa e diffusione promozionale, affitto generatori e tensostrutture, rimborsi spese, vitto e alloggio per gli artisti si è attivata una catena di donazioni di cui 'Montelago Celtic Festival' ne è portavoce e attivista.
Al progetto hanno aderito le attività imprenditoriali, le associazioni culturali e tutte le amministrazioni comunali dell’area del cratere poste a cavallo della zona appenninica delle regioni Umbria e Marche. Il territorio in questione comprende: in Umbria l’area montana che va da Assisi al valico di Colfiorito, la valle di Norcia e Cascia, la Valnerina e l’altopiano di Colfiorito; nelle Marche il sud dell’Alta Valle del Chienti fino a Caldarola, l’alta valle del Fiastrone e del Fiastrella fino a Sarnano, l’area montana che da Ascoli Piceno arriva ai confini regionali con l’Abruzzo, l’area dei Parchi Nazionali dei Monti Sibillini e del Gran Sasso- Monti della Laga.
Il progetto vuole valorizzare i tratti culturali e antropologici di un territorio avente fin dal passato forti elementi in comune come le attività economiche pastorali, agricole e di sfruttamento del bosco, e conseguentemente culturali (artistiche, folkloriche, gastronomiche, religiose) che hanno caratterizzato questi luoghi per secoli.
Gli indirizzi di sviluppo economico dell’ultimo dopoguerra hanno penalizzato le comunità montane creando una evidente emigrazione delle popolazioni verso le città e i poli industriali. E dopo lo spopolamento e quindi l’abbattimento dei servizi, si è verificato un quasi totale abbandono delle attività produttive legate alle risorse della montagna e a caduta si è avviata la fase dell’incuria territoriale. Solo nell’ultimo decennio si stava verificando un’inversione di tendenza.
La crisi del modello urbano-metropolitano e industriale stava facendo riemergere il potenziale dell’entroterra, che nel frattempo, complice anche l’abbandono subito che non ha incentivato un’espansione edile e industriale e uno sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali, ha mantenuto quasi inalterate le qualità primarie che lo hanno sempre contraddistinto. Il progetto vuol ripartire dal potenziale insito nella bellezza stessa delle montagne, lavorando perché cultura e tradizioni di queste terre non siano lasciate morire ma possano essere la base di un futuro progresso, sano e responsabile.
adnkronos