La Cappuccina e Domodossola celebrano il centenario della nascita di Padre Michelangelo

“Che la fede non ti manchi, che la luce non si spenga che la tradizione delle buone opere non si spezzi”. Era stato sempre il motto  di padre Michelangelo morto nel 2009 e facendo tesoro di questo “testamento spirituale” la parrocchia della Cappuccina in collaborazione con l’Associazione  Culturale San Francesco,  la Fondazione Comunitaria  del Vco, l’associazione Culturale Mario Ruminelli e i padri Francescani Cappuccini organizzano per i cento anni della nascita del frate Cappuccino una serie di eventi per ricordarne la memoria e le opere da lui realizzate.

All’importante anniversario sarà presente anche il vescovo di Novara Monsignor Franco Giulio Brambilla che nell’ambito del programma terrà una conferenza sul tema della famiglia. Presentando il programma padre Fausto Panepinto parroco della Cappucina e successore di padre Michelangelo ricordando la figura del frate ha detto : “La famiglia è sempre stato un tema molto caro a Padre Michelangelo che ha riservato grande attenzione ai minori e ai bisogni della famiglia in generale”.

Le iniziative vanno dal 18 al 24 settembre a presentare gli eventi ieri erano presenti con il parroco della Cappuccina Padre Fausto Panepinto,  il presidente della Fondazione Comuitaria del Vco Maurizio De Paoli,  il presidente dell’associazione Culturale San Francesco Piero Pagani, il presidente dell’Associazione Mario Ruminelli Massimo Gianoglio,  e due volontari della Cappuccina:  Elia Macrì e Rino Carandente.

Lunedì 18 ad aprire i festeggiamenti alle 21 nel salone teatro della parrocchia della Cappuccina si terrà la conferenza “Miracolo alla Cappuccina”tenuta dal presidente della Fondazione  Comunitaria Maurizio De Paoli.  Martedì 19 serata musicale, a partire dalle 21 nel salone teatro della Cappuccina, si terrà un concerto con Roberto Olzer, Ester Snider  Alessandra Gelfini , Amir Salhi  ed Enzo Sartori  al pianoforte , Fabrizio Spadea alla chitarra, Matteo Carigi al violino e Marco Rinelli al flauto l’entrata è libera ad offerta.

Mercoledì 20 settembre alle 21, sempre al salone teatro, Monsignor Franco Giulio Brambilla terrà una conferenza sulla famiglia.  Giovedì 21 il coro Blu diretto dai tre fratelli Miserocchi  Bani, Laura e Ornella, si esibirà in un concerto ad offerta libera.

Venerdì 22 settembre la consulta e i volontari della Cappuccina organizzano una cena calabrese. Prenotazioni obbligatorie entro il 19 settembre ai numeri  328.4487796, 347.4023048 oppure 340.3695900.  La serata sarà allietata dalla cantante Ketty.

Sabato 23 settembre alle 21 al salone teatro della Cappuccina ci sarà la rappresentazione teatrale di Paolo Tollini   “Un guaio irreparabile” portata in scena dalla compagnia teatrale Lalò.

Domenica 24 settembre  dalle 9 alle 17.30 una mostra ornitologia divulgativa e alle 17.30 sarà celebrata la messa seguita da un apericena a cura del comitato di Quartiere con musica e ballo con il complesso Arcobaleno band.

Il ricavato delle manifestazioni verrà devoluto integralmente alla solidarietà  francescana del Convento dei frati Cappuccini di Domodossola.  La celebrazione del centenario gode del patrocinio del Comune e della Provincia del Vco. Il nome di Padre Michelangelo è indissolubilmente  legato al popoloso rione della Cappuccina, un quartiere che è sorto dal nulla proprio grazie alle iniziative del vulcanico frate.

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Don Michele Botto Steglia, rettore del Calvario, saluta la comunità del Sacro Monte


Don Michele Botto Steglia, dal primo settembre, lascia gli incarichi di rettore del Sacro Monte Calvario e di prevosto della parrocchia del Sacro Cuore di San Quirico per andare a svolgere la sua missione nella parrocchia Spirito Santo alla Ferratella a Roma. Domani, alle 10, al santuario del Sacro Monte Calvario, ci sarà la messa di saluto, prima della sua partenza per Roma.

“Quelli che ho trascorso a Domodossola- dice don Michele Botto Steglia- sono stati tre anni belli anche se segnati purtroppo dalla pandemia. E’ stato un tempo di grazia. Qui ho trovato una buonissima collaborazione con i miei confratelli sacerdoti e anche con la gente. C’è stato modo di conoscersi e poi di riprendere quelle attività sospese con la pandemia. E’ stato un tempo bello- prosegue - anche perché sono stato chiamato a fare l’esperienza di maestro dei novizi. Al Calvario negli inverni rigidi ho potuto studiare e approfondire il pensiero del padre fondatore e nella bella stagione ho potuto accogliere i numerosi visitatori che raggiungevano il Sacro Monte. I legami rimangono nel cuore e nella mente me li porterò a Roma”.

Originario della provincia di Biella, don Michele era stato nominato rettore al Sacro Monte Calvario e alla guida delle parrocchie dei Rosminiani a Domodossola nel 2020. Al Calvario come rettore torna don Gianni Picenardi, attualmente impegnato presso il Centro Internazionale di studi rosminiani di Stresa.

Torna a Domodossola, a collaborare con don Gianni anche don Vito Nardin. Dopo aver guidato come preposto generale l’Istituto della Carità (era stato nominato padre generale dei rosminiani, dal 2013 al 2021), aveva lasciato l’incarico al vertice dei rosminiani per limiti di età e da due anni era a Rovereto. Mentre prevosto della parrocchia del Sacro Cuore di San Quirico sarà il rosminiano don Pino Santoro che per giungere a Domodossola lascia la parrocchia dei rosminiani a Trapani dove era vice parroco.

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Don Michele Botto Steglia saluta la comunità del Sacro Monte Calvario

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Al Sacro Monte Calvario, ultima messa con il rettore del Sacro Monte Calvario e prevosto della parrocchia del Sacro Cuore di San Quirico don Michele Botto Steglia che lascia l’incarico per andare a svolgere la sua missione di parroco nella parrocchia Spirito Santo alla Ferratella a Roma.

Quelli che ho trascorso a Domodossola - ha detto al termine don Michele Botto Steglia - sono stati tre anni belli anche se segnati purtroppo dalla pandemia . Il ringraziamento per la vostra fedeltà in questo tempo della mia permanenza al Calvario , per il buon esempio, l’incoraggiamento che mi avete dato. Questo ha permesso che nonostante tutto il mio ministero fosse più leggero. Quello che vi chiedo è di ricordarmi nella preghiera e io vi prometto che vi ricorderò con affetto, con amicizia ma anche sull’altare proprio perché il Signore benedica voi le vostre famiglie i vostri cari”.

Al termine il grazie dei parrocchiani a don Botto, un lungo applauso, la commozione al momento dei saluti e la promessa di andarlo a trovare a Roma. La messa è stata accompagnata all’organo da Adriano Alberti Giani.

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Stresa: dal 21 al 25 agosto appuntamento con i "Simposi Rosminiani Straordinari"

Inaugurano lunedì 21 agosto alle ore 16 al Palazzo dei Congressi di Stresa i "Simposi Rosminiani Straordinari", organizzati dal Centro internazionale di studi rosminiani di Stresa con il patrocinio e il sostegno di Regione Piemonte, Provincia di Verbania, Città di Stresa, Conferenza Episcopale Italiana, Fondazione Cariplo, Fondazione Crt, Rosmini International Campus e Rosmini Institute, Pastore Roberto (Financial Advisor) e Federici Attilio (Wealth Advisor). 

Nel corso della prima giornata, dopo i saluti istituzionali, don Eduino Menestrina, direttore del Centro internazionale di studi rosminiani, presenterà il 1° corso dei Simposi Rosminiani Straordinari, il cui argomento sarà "Rosmini e l'Italia: storia, cultura, religione". Alle ore 17 l'on. Alberto Gusmeroli, presidente della Commissione attività produttive, commercio e turismo della Camera dei Deputati, introdurrà i lavori con un intervento su Rosmini e l'Italia ieri e oggi. A conclusione della prima giornata, alle ore 18, padre Ludovico Maria Gadaleta (in foto), direttore della biblioteca del Centro internazionale di studi rosminiani di Stresa, presenterà gli "Scritti autobiografici. Diari", di cui è curatore.

Le giornate di studi, che si terranno al Palazzo dei Congressi di Stresa, proseguiranno fino a venerdì 25 agosto e vedranno la partecipazione di relatori di chiara fama provenienti dal mondo istituzionale, ecclesiastico e accademico: martedì 22 agosto, giornata dedicata alla storia, con gli interventi degli storici Jacopo De Santis ed Ernesto Galli della Loggia al mattino, mentre al pomeriggio interverranno Sar Maria Gabriella di Savoia, il direttore del Museo Accorsi-Ometto di Torino Luca Mana e Aldo Alessandro Mola dell'Università degli Studi di Milano.

Mercoledì 23 agosto la giornata di studi sarà interamente dedicata all'arte, con la partecipazione al mattino della storica dell'arte Elisabetta Rizzioli e di Andrea Spiriti dell'Università dell'Insubria di Varese-Como, e al pomeriggio di Federica La Manna (Università della Calabria) e del critico d'arte e sottosegretario al Ministero della Cultura Vittorio Sgarbi; concluderà la giornata un percorso storico-artistico alla Villa Ducale di Stresa, sede del Centro internazionale di studi rosminiani, con p. Ludovico Maria Gadaleta e Maria Paola Ruffino, conservatore di Palazzo Madama.

Il tema della giornata di studi di giovedì 24 agosto sarà invece l'economia: parteciperanno Ettore Gotti Tedeschi, già presidente dello Ior e docente di Etica della Finanza all'Università Cattolica del S. Cuore, Alberto Mingardi (Università Iulm), Rocco Pezzimenti (Lumsa di Roma), e Giovanni Maria Vian, già direttore dell'Osservatore Romano e ordinario filologia patristica presso l'Università La Sapienza di Roma. 

I Simposi si concluderanno venerdì 25 agosto con Giovanni Carlo Federico Villa, direttore di Palazzo Madama - Museo Civico d'Arte Antica, una relazione sul compimento dell'Edizione Nazionale e Critica delle opere di Antonio Rosmini da parte di Samuele F. Tadini, referente scientifico del Centro internazionale di studi rosminiani di Stresa, cui seguiranno un intervento dell'on. Daniela Ruffino, membro della Camera dei deputati della Repubblica Italiana, e i saluti finali di don Eduino Menestrina.

Nati come "Cattedra Rosmini" nel 1967 per iniziativa del filosofo Michele Federico Sciacca, all'indomani della nascita del Centro internazionale di studi rosminiani, per offrire ai partecipanti lezioni e riflessioni sul pensiero rosminiano, i "Simposi Rosminiani Straordinari", che si terranno per la prima volta quest'anno e per i prossimi sei anni, presenteranno al mondo ecclesiastico e laico la figura di Rosmini a tutto tondo - come sacerdote, religioso, filosofo, scrittore, teologo, letterato, uomo di cultura e patriota - in vista del secondo centenario della fondazione dell'Istituto della Carità (Rosminiani).

I Simposi di quest'anno avranno per filo conduttore il volume, edito da Città Nuova, "Scritti autobiografici. Diari", a cura di p. Ludovico Maria Gadaleta, che conclude l'Edizione Nazionale e Critica.

"Un poderoso sforzo che, in mezzo secolo, ha prodotto 60 volumi in 66 tomi - dichiara p. Ludovico Maria Gadaleta -. I Diari ci restituiscono un Rosmini più autentico e più umano. Tra gioie e dolori, successi e incomprensioni, rimane certa quella intuizione avuta a sedici anni e registrata nel Diario personale: 'conobbi che non vi era altra vera sapienza che in Dio'. I Simposi sono l'evento culturale più alto dell'anno rosminiano. Sono un momento di confronto e dialogo tra il pensiero rosminiano e la cultura contemporanea. Tornare a Rosmini è urgente oggi più che mai, perché il pensiero di Rosmini nella sua interezza e completezza ha ancora molto da dire all'uomo di oggi, alla Chiesa, alla Società civile".

Il Centro internazionale di studi rosminiani, istituito nel 1966 dai padri Rosminiani e per iniziativa di Michele Federico Sciacca, ha sede a Palazzo Bolongaro o "Villa Ducale" di Stresa, dove Antonio Rosmini trascorse gli ultimi cinque anni di vita.

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In tanti al Calvario per il concerto 'a lume di candela'

Grande successo domenica per "Il Cembalo a lume di candela" nell'ambito del Festival Oxilia – Teatro e Musica per la terra d’Ossola.

Il concerto si è tenuto nella suggestiva cornice del Cortile dei Sodales del convento dei padri Rosminiani del Sacro Monte Calvario. La Camerata Strumentale di San Quirico ha incantato il numeroso pubblico, presente nel cortile e sui balconi, proponendo musica settecentesca.

L’ensemble diretto da Anselmo Quartagno è stato accompagnato dalla voce del mezzosoprano Candice Carmalt e dalle note del clavicembalo di Gian Luca Rovelli , che ha proposto musiche per soprano solo, archi e basso continuo di Georg Friedrich Haendel, Johann Sebastian Bach e Nicola Porpora.

Una serata importante per la Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario e per la Camerata Strumentale di San Quirico in quanto, come ha sottolineato in apertura il responsabile della Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario Adriano Alberti Giani, è stata l'occasione per inaugurare il clavicembalo che è stato affidato all'ensemble dalla mezzosoprano Candice Carmalt. Era inoltre da prima del covid che non veniva eseguito il concerto a lume di candela nel cortile.

Il nuovo strumento, che va ad impreziosire i concerti della camerata, è un clavicembalo che apparteneva alla mamma della mezzosoprano Candice Carmalt morta nel 2020. “Il clavicembalo da anni era in un deposito – ha detto commossa la mezzosoprano - ho preferito affidarlo alla Camerata che conosco da anni in modo che possa suonare ancora”. Al termine del concerto in molti tra il pubblico incuriositi dallo strumento, oggi poco usato, hanno chiesto informazioni al musicista Rovelli.

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