8 Dicembre IMMACOLATA CONCEZIONE DI MARIA

L’Avvento, il tempo liturgico che stiamo vivendo da qualche giorno, è tempo di Annuncio. 


In questa festa dell’Immacolata Concezione di Maria, il Signore viene anche a noi per annunciare che “abbiamo trovato Grazia presso Dio”: Lui si compiace di noi. Ma in cosa? Si compiace in quello di cui non ci aspettiamo, cioè in quello di cui non possiamo vantarci, della nostra povertà, insomma della nostra piccolezza. 

Perché se, come Maria, siamo capaci di accoglierlo nelle nostre povertà, allora incontreremo finalmente il vero volto di Dio: quello di un Padre amorevole e paziente.

Perché Dio ti ama e vuole che tu riceva lo Spirito Santo, lo Spirito di Suo figlio, che tu riceva l’allegria e la Gioia di sentirti amato, capito, difeso da Cristo! La stessa Gioia che la maternità di Cristo fa esclamare a Maria: “Come è possibile?”.

Se accogliamo l’Annuncio di questo amore, se accettiamo che non siamo degni né capaci di capirlo, insomma se abbiamo in noi la disponibilità di Maria, anche dal nostro cuore sgorgherà questa lode: «L'anima mia magnifica il Signore, e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva» (Luca 1, 46-48).

Che questa esultanza di Gioia divenga anche la nostra!

tratto da frammaenti di pace

Il convento ecologico per il turismo

Karl ZIlliken Il convento “bio” motore del turismo per Isola. E l'artefice di tutto questo è nientemeno che Papa Francesco. È stato proprio il Pontefice, nel maggio 2015, a pubblicare l'ormai famosa enciclica “Laudato sì”, che si concentra sulla difesa del creato per garantire le generazioni future e ad Isola non solo hanno recepito il messaggio ma da subito hanno deciso di metterlo in pratica. La miriade di attività legate all'area di Santa Maria del Cengio gestita dalla Comunità dei Servi di Maria, tra il convento e l'Eremo, attira ogni anno almeno 5 mila persone, sedotte in gran parte dal lato spirituale ma anche da quello che punta all'ecologia. Lo spiegano padre Ermes Ronchi, che guida il convento e Marina Marcolini, docente di lettere all'Università di Udine che collabora con Ronchi da quasi dieci anni. I due sono anche rispettivamente presidente e vice della neonata associazione “Casa dei sentieri e dell'ecologia integrale” che mira a coordinare le attività organizzate su impulso della “Laudato sì'”. «L'obiettivo dell'associazione è di mettere in pratica quanto chiesto da Francesco – raccontano Ronchi e Marcolini -. Avevamo già iniziato con alcuni trekking eco-biblici improntati alla vita sobria. Con gruppi tra le 25 e le 40 persone abbiamo affrontato tre giorni di cammino ispirati alla sobrietà. Il telefono da usare il meno possibile, per il cibo nessuna pretesa ma soprattutto la condivisione, la riflessione ed una serie di incontri con persone che hanno fatto scelte forti nella vita. Chi ha partecipato ci ha detto che è stato l'avvio di una guarigione». Il convento ha avviato due collaborazioni importanti, sia con gli agricoltori biologici della zona che fanno parte di Aveprobi, l'associazione veneta dei produttori biologici e biodinamici, sia con l'associazione “Medici per l'ambiente”. «Per affrontare le problematiche sollevate da Papa Francesco, è necessario unire le forze e le nostre proposte guardano in questa direzione. La nostra proposta è ampia, ma soprattutto vogliamo sia di qualità - proseguono -. Ci sono anche le attività continuative del convento come la concessione in comodato dell'uliveto e del vigneto del convento ad una cooperativa che reinserisce nel mondo del lavoro persone svantaggiate, l'approfondimento biblico il venerdì sera ed il cammino esistenziale ogni mese sui sentieri verso l'eremo». L'avvio della Romea Strata che fa del convento di Isola uno dei punti salienti del percorso accompagnerà un 2018 che sarà ulteriormente ricco di proposte: «Durante l'estate – aggiungono Ronchi e Marcolini - riusciamo anche ad ospitare una ventina di persone nelle nostre camere, ma per questioni legate al riscaldamento è un'offerta limitata alla bella stagione. Ci piacerebbe aumentare il numero di camere riscaldate per fare del convento un vero e proprio punto di sosta, ma mancano i fondi. Ci sarebbe anche già nel cassetto un progetto per una ristrutturazione complessiva». Tra “Aperilibri”, concerti, approfondimenti biblici ed ecologici, il convento è un vero e proprio centro culturale per Isola e tutto il comprensorio: «Dopo l'aggressione a fra' Germano, che rientrerà prima di Natale, aumenteremo l'illuminazione ma non sarà certo un episodio buio a far cadere le tenebre sul convento» 

Ilgiornaledivicenza

I santi del 07 Dicembre 2017


Sant' AMBROGIO   Vescovo e dottore della Chiesa - Memoria
Treviri, Germania, c. 340 - Milano, 4 aprile 397
Ambrogio, di famiglia romana cristiana, governatore delle provincie del nord Italia, fu acclamato vescovo di Milano il 7 dicembre 374. Rappresenta la figura ideale del vescovo, pastore, liturgo, e mistagogo. Aveva scelto la carriera di magistrato – seguendo le orme del papà, prefetto romano della Gallia – e a trent’anni si trovava ...
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Santa MARIA GIUSEPPA ROSSELLO   Vergine
Albissola Marina (Savona), 27 maggio 1811 - Savona, 7 dicembre 1880
Nacque nel 1811 presso Savona e sin da piccola si distinse per carità e devozione. Non ebbe mai una bambola, non solo perché era un giocattolo molto costoso ma anche perché al divertimento anteponeva i problemi della gente, specie i giovani dei quartieri popolari. Iscrittasi tra le terziarie francescane, lavorò, presso due due nob...
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San PIETRO BAIETTA   Martire mercedario
† 1397
Originario di Cuenca (Spagna), San Pietro Beteta, entrò nell'Ordine Mercedario a Barcellona dove il suo fervore e la sua umiltà si distinsero tanto che da frate laico fu elevato a religioso professo e ordinato sacerdote. Sucessivamente passò per i conventi di Saragozza, Perpignano (Francia), Calatayud, Vic, Portel, Valenza e in quello di EI Puig; nominato re...
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Sant' ATENODORO   Martire
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Sant' URBANO DI TEANO   Vescovo
sec. IV
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San GIOVANNI IL SILENZIARIO   Vescovo
m. 558
Rinunciò al governo della diocesi di Taxara, Armenia, per entrare nel monastero di San Saba, in Palestina, dove visse servendo umilmente i suoi fratelli.
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San CARLO GARNIER   Gesuita, martire in Canada
Parigi, 25 maggio 1605 – Etbarita (Canada), 7 dicembre 1649
viene ordinato sacerdote nel 1635. L'anno seguente, l'8 aprile 1636, a 31 anni si imbarca per Quebec, in Canada e da qui poi raggiunge, a bordo di una canoa, il territorio degli indiani Uroni. Vince la loro diffidenza prodigandosi nel curare i malati di peste. Viene poi mandato ad evangelizzare la regione a sud della baia Georgiana e qui, nel 1646, fonda due...
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Santa SERENA DI SPOLETO   Vedova e martire
Abbiamo sue notizie dalla vita di san Savino vescovo di Spoleto. Visse quindi nella stessa epoca del Santo Vescovo ed è ricordata per la sua carità eroica e per la venerazione verso il suo vescovo.Martire sotto Diocleziano, non si hanno più sue notizie fino al sec. X quando le sue venerate reliquie dal Monastero di san Savino vengono traslate a Metz dal vesc...
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Santa FARA (BURGUNDOFARA)   Badessa
Originaria di Pipimisicum (oggi Poincy, presso Meaux), ebbe due fratelli santi: Cagnoaldo, monaco a Luxeuil, e Farone, vescovo di Meaux. Lo stesso san Colombano, esiliato a Luxeuil e ospite in casa dei genitori di Fara, da giovane le indicò la via della consacrazione. Tuttavia, una volta cresciuta il padre si oppose, preferendo per lei il matrimonio. Solo Eu...
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San SABINO DI SPOLETO   Vescovo e martire
III-IV secolo
Il nuovo martirologio cita in data odierna il vescovo e martire San Savino. La città umbra di Spoleto, di cui forse ricoprì la carica episcopale, lo venera con i santi diaconi Marcellino ed Esuperanzio. Varie città rivendicano le sue reliquie ed è spesso confuso con altri personaggi omonimi....
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Beata AURELIA (CLEMENTINA FRANCISCA) ARAMBARRI FUENTE   Religiosa e martire
Vitoria, Spagna, 23 ottobre 1866 – Aravaca, Madrid, 6/7 dicembre 1936
Suor Aurelia Arambarri Fuente, al secolo Clementina Francisca, era una religiosa delle Suore Serve di Maria Ministre degli Infermi, fondate da santa Maria Soledad de Acosta. Ricevette l’abito dalla medesima Fondatrice e fu superiora in numerose comunità. A causa di una paralisi progressiva, si ritirò nell’infermeria della Casa Madre...
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Beata AURORA (JUSTA) LOPEZ GONZALEZ   Religiosa e martire
San Lorenzo, Madrid, Spagna, 29 maggio 1850 – Aravaca, Madrid, 6/7 dicembre 1936
Suor Aurora Lopez Gonzalez, al secolo Justa, era una religiosa delle Suore Serve di Maria Ministre degli Infermi, fondate da santa Maria Soledad de Acosta. Fu un fedele riflesso della spiritualità della Fondatrice e s’impegnò in numerose comunità con vari incarichi. Con lo scoppio della guerra civile spagnola, dovette abbandonare i...
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Beata DARIA (JOSEFA ENGRACIA) ANDIARENA SAGASETA   Religiosa e martire
Donamaría, Navarra, Spagna, 5 aprile 1879 – Aravaca, Madrid, 6/7 dicembre 1936
Suor Daría Andiarena Sagaseta, al secolo Josefa Engracia (detta Graciana), era una religiosa delle Suore Serve di Maria, fondate da santa Maria Soledad de Acosta. Fu formatrice delle novizie, che curò da vera madre, sacrificandosi spesso per loro. Con lo scoppio della guerra civile spagnola, dovette abbandonare il sacro abito e rifugiarsi con a...
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Messaggio di papa Francesco per la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. Un invito ad ascoltare, discernere e vivere quello che il Signore ci chiede oggi

Ascoltare, discernere e vivere la Parola di Dio: sono questi gli aspetti che accomunano ogni vocazione, personale ed ecclesiale. Lo scrive papa Francesco nel Messaggio per la 55esima Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, che si celebrerà il 22 aprile 2018 sul tema «Ascoltare, discernere, vivere la chiamata del Signore». Il messaggio (TESTO INTEGRALE) è stato pubblicato stamani.
In apertura del Messaggio, il Papa ricorda che a ottobre 2018 si svolgerà il Sinodo dei vescovi dedicato ai giovani, e in particolare al rapporto tra giovani, fede e vocazione. «In quell'occasione - osserva - avremo modo di approfondire come, al centro della nostra vita, ci sia la chiamata alla gioia che Dio di rivolge». La vocazione, appunto.
«Non siamo immersi nel caso, né trascinati da una serie di eventi disordinati - prosegue Francesco -, ma, al contrario, la nostra vita e la nostra presenza nel mondo sono frutto di una vocazione divina!».
«Nella diversità e nella specificità di ogni vocazione, personale ed ecclesiale - precisa - si tratta di ascoltare, discernere e vivere questa Parola che ci chiama dall'alto e che, mentre ci permette di far fruttare i nostri talenti, ci rende anche strumenti di salvezza nel mondo e ci orienta alla pienezza della felicità».

L'importanza dell'ascolto, in un mondo di rumori

Dio non si impone alla nostra libertà, ma viene in modo «silenzioso e discreto». Per questo occorre «predisporsi a un ascolto profondo della sua Parola e della vita» imparando a leggere gli eventi con gli occhi della fede. Oggi è sempre più difficile, osserva il Papa, «immersi come siamo in una società rumorosa, nella frenesia dell'abbondanza di stimoli e di informazioni». «Al chiasso esteriore corrisponde spesso una dispersione e confusione interiore», ma è necessario ricordarsi che «il Regno di Dio viene senza fare rumore e senza attirare l'attenzione».

Discernere, «leggere dentro» la vita

Ciascuno di noi, ricorda Francesco, «può scoprire la propria vocazione solo attraverso il discernimento spirituale». Inoltre «la vocazione cristiana ha sempre una dimensione profetica». Per questo «ogni cristiano dovrebbe poter sviluppare la capacità di "leggere dentro" la vita e di cogliere "dove e a che cosa" il Signore lo sta chiamando per essere continuatore della sua missione.

Vivere il presente, testimoni del Signore «qui e ora»

Infine il Papa ricorda che «Gesù annuncia la novità dell'ora presente, che entusiasmerà molti e irrigidirà altri: il tempo è compiuto ed è Lui il Messia, annunciato da Isaia» per «proclamare l'amore misericordioso di Dio ad ogni creatura». Il Vangelo non può attendere le nostre lentezze e pigrizie, non può essere rimandato all'indomani «con la scusa di aspettare sempre un tempo propizio. «La vocazione è oggi! - esorta il Papa - La missione cristiana è per il presente! E ciascuno di noi è chiamato - alla vita laicale nel matrimonio, a quella sacerdotale nel ministero ordinato, o a quella di speciale consacrazione - per diventar testimone del Signore, qui e ora».
«Il Signore continua oggi a chiamare a seguirlo - conclude papa Francesco - Non dobbiamo aspettare per essere perfetti» ma ascoltare la voce del Signore, «discernere la nostra missione personale nella Chiesa e nel mondo, e infine viverla nell'oggi che Dio ci dona».
da Avvenire

Turismo religioso: dal Vaticano all’America Latina le immagini delle Vergini benedette dal Papa

Cotal, la confederazione delle organizzazioni turistiche dell’America Latina, in questi giorni in visita a Roma dalSanto Padre con una delegazione guidata dal presidente Armando Bojórquez Patrón per enfatizzare l’aspetto del turismo religioso, riporterà nel continente americano alcune immagini delle Vergini, patrone di vari paesi dell’America Latina benedette dal Papa stesso.
Le immagini torneranno in patria e saranno portate in pellegrinaggio a testimonianza dell’evento che ha visto per 100 ore la delegazione a contatto con Roma, le autorità laziali e la Santa Sede.
«L’iniziativa per i 60 anni della nostra organizzazione- ha commentato Bojórquez Patrón – vedrò il culmine domani all’udienza con il Papa, durante la quale verranno benedette le immagine delle Vergini, patrone di diversi paesi latinoamericani. L’idea è che il prossimo marzo, in Argentina, quando si celebreranno i cinque anni di pontificato di Bergoglio, si inizi un percorso da Buenos Aires perché tutta l’America Latina, orgogliosa del “suo” Papa possa partecipare a questa processione che sarà guidata dalla “Virgen de Guadalupe”, imperatrice d’America e toccherà le capitali dei vari paesi».
Il principale motivo del viaggio sarà di “mettere un cappello” sull’idea di concentrare gli sforzi turistici sul segmento religioso come tramite di un messaggio di pace, armonia, amore e integrazione fra i paesi americani,
«Il turismo religioso è, senza dubbio – conclude Bojórquez Patrón – uno dei settori che maggiormente vengono promossi nei nostri paesi, e rappresenta uno spazio privilegiato per essere sviluppato, seguendo l’esempio della Santa Sede, che riceve milioni di visitatori ogni anno o come la Basílica de la Virgen de Guadalupe, che anch’essa è meta di milioni di visite annuali».
travelquotidiano.com

Stagione Concertistica 2017 Concerto al Sacro Monte Calvario di Domodossola domenica 10 dicembre, alle ore 18.00

Comunicato stampa

La Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario e l’Istituto della Carità, nell’ambito della stagione concertistica 2017, propongono il concerto che si terrà domenica 10 dicembre, alle ore 18.00, nell’Oratorio domestico dell’Addolorata (ingresso dal Santuario del SS. Crocifisso) al Sacro Monte Calvario di Domodossola e che vedrà impegnati, i

Solisti della Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario

Silvia Arfacchia: violino, Nicola Sangaletti: viola
Andrea Pecelli: violoncello, Roberto Mattei: contrabbasso
Marco Rainelli e Simone Ponta: flauti
Federica Zoppis: cembalo

nell’esecuzione del Concerto in Fa maggiore per organo e archi Op. 4 nr. 4, HWV 292 di G. F. Haendel, del Concerto in re minore per violino e archi RV 236  e del Concerto in La minore per violoncello e archi RV 418 di A. Vivaldi e del Concerto in Do maggiore per flauto e archi, op. 7 nr. 3, di J. M. Leclair.

All’interno della Cappella musicale del Sacro Monte Calvario, che riunisce da molti anni al Sacro Monte l’attività d’insieme, sia liturgica sia concertistica, con la Corale di Calice, la Camerata strumentale di S. Quirico, l’Orchestra da Camera, la Schola Gregoriana del S. Monte Calvario ed il Convivio Rinascimentale, nasce nel 2016 la formazione cameristica dei “Solisti della Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario”. Lo scopo è quello di dar spazio alla musica barocca, unendo la professionalità, la passione e l’amicizia di strumentisti che da anni dedicano il loro impegno musicale su tutto il territorio del V.C.O. Sette i musicisti che la compongono: Marco Rainelli e Simone Ponta (flauti), Silvia Arfacchia (Violino), Nicola Sangaletti (Viola), Andrea Pecelli (Violoncello), Roberto Mattei (contrabbasso) e Federica Zoppis (Clavicembalo). Il repertorio proposto intende evocare il carattere stilistico che appartiene alla musica strumentale del XVII e XVIII secolo, in cui gli strumenti, precedentemente sostituiti dalle voci, diventano parte fondamentale della musica.
Sarà, inoltre, una piacevole occasione poter ascoltare il nuovo organo a canne Pinchi, installato nell’Oratorio dell’Addolorata nel 2015.

Il concerto è reso possibile grazie alla sensibilità della Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte Calvario, dell’Istituto della Carità – PP. Rosminiani, con il sostegno prezioso della Fondazione CRT.