Sono 39 milioni gli italiani che hanno deciso di andare in vacanza nell’estate 2019, un numero sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno. È quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixè divulgata nel primo weekend dopo l’inizio dell’estate, dalla quale si evidenzia una tendenza a ritardare le partenze per le incertezze del meteo dopo un mese di maggio eccezionalmente piovoso con il maltempo che ha rallentato le prenotazioni.
L’Italia resta di gran lunga la destinazione preferita che, sottolinea Coldiretti, è scelta come meta dall’86% ed è sempre il mare a fare la parte del leone per 7 italiani su 10 (70%), anche se in molti casi in combinazione con le città d’arte, la montagna, i parchi e la campagna. La maggioranza degli italiani in viaggio, rileva Coldiretti, ha scelto di alloggiare in case di proprietà, di parenti e amici o in affitto ma nella classifica delle preferenze ci sono nell’ordine anche alberghi, bed and breakfast, villaggi turistici e gli agriturismi che fanno segnare un aumento del 3% rispetto allo scorso anno.
E se in piena estate è il mare ad essere più, gettonato all’inizio e alla fine della stagione turistica estiva particolarmente apprezzate sono anche le scelte alternative per conoscere una Italia cosiddetta “minore” dai parchi alla campagna fino ai piccoli borghi, che fanno da traino al turismo enogastronomico con ben il 92% delle produzioni tipiche nazionali che nasce nei comuni italiani con meno di cinquemila abitanti. L’intera filiera turistica, ricorda l’associazione, “si compone di 612mila imprese con oltre 700 mila unità locali, e rappresenta il 10,1% del sistema produttivo nazionale, superando il settore manifatturiero. Elevata l’incidenza dell’occupazione: con 2,7 milioni di lavoratori, al turismo si deve il 12,6% dell’occupazione nazionale secondo elaborazioni dati Unioncamere”.