Turismo religioso, i cammini fenomeno di massa del futuro.


I cammini dell'Italia Centromeridionale saranno il vero fenomeno turistico del futuro. Boom via Francigena. Lungo la via Francigena le presenze sono aumentate del 30 per cento in un anno con trend in crescita molto interessante soprattutto là dove vi sono stati investimenti in strutture ricettive e segnaletica. "Possiamo dire con sicurezza che i Cammini dell'Italia centromeridionale rappresenteranno le mete più ambite per il turismo in Italia.Nella sola Francigena Nord le presenze di camminatori hanno superato i 10mila ma è probabile che sfugga a questa contabilità un gran numero di persone che non alloggiano negli ostelli ma in altro genere di strutture". A dichiararlo Marco Aguiari, presidente del comitato della Francigena Sud.
"L'80 per cento dei camminatori sarebbero italiani; di questi solo il 60% conclude il proprio cammino a Roma – ha proseguito Aguiari - il che significa che almeno il 40 per cento è composto da persone che ne percorrono solo alcuni tratti per il tempo massimo di una settimana e qui possono, a buon diritto, essere classificati nell'ambito dei turisti. Va anche detto che ben oltre il 50 per cento dei camminatori è donna. Se questi numeri hanno la capacità di rappresentare una realtà allora è possibile capire cosa abbia determinato questo successo e se sia replicabile nell'Italia centromeridionale considerando le attrattive naturali e culturali che possono giocare un ruolo. E anche la Sardegna è pronta a giocarsi le sue carte: nell'Isola è già realtà il percorso francescano, e non solo.
sardegnaoggi.it

Domo: due appuntamenti in musica al Sacro Monte Calvario

Il primo concerto si terrà domenica 18 dicembre alle ore 18.00 nell’Oratorio domestico dell’Addolorata, nel Convento dei PP. Rosminiani al S. Monte Calvario di Domodossola, con ingresso dalla porta di sinistra del presbiterio del Santuario del SS. Crocifisso.
Il gruppo vocale e strumentale Il Convivio Rinascimentale, eseguirà il Dialogo Pastorale al Presepio di Giovanni Francesco Anerio (1567-1630) composto da sedici madrigali spirituali per coro a tre-sei voci miste, due flauti a becco e basso continuo e du Cantate Natalizia di Marc-Antoine Charpentier (1643-1704) per soli, coro a tre voci miste, due flauti a becco e basso continuo. Il secondo concerto si terrà mercoledì 28 dicembre nella Collegiata dei SS. Gervaso e Protaso e verrà presentato, nei prossimi giorni, con un apposito comunicato.
I concerti sono resi possibili grazie alla sensibilità dell’Assessorato alla Cultura della Città di Domodossola, della Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte Calvario, dell’Istituto della Carità – PP. Rosminiani, delle Parrocchie di Calice e dei SS. Gervaso e Protaso di Domodossola, con il prezioso sostegno della Fondazione CRT.
Venerdì 16 dicembre alle ore 19.15 presso la Biblioteca Civica "F. Camona" di Gravellona Toce, presentazione del libro edito Evolvo Edizioni "Due caffè", un libro, due romanzi. Contenente il romanzo inedito "Malerba" dello scrittore Giuseppe Baviera, e il romanzo inedito "L'ultimo giro di boa" dello scrittore Mirko Zullo.
La serata, a cui saranno presenti gli autori, sarà anche occasione gradita per un breve bilancio delle nostre iniziative passate e per qualche anticipazione per il nuovo anno.
vcoazzurratv

Cardinale Corti: ho imparato che cosa è la fede anche da Rosmini

Esistono oggi modelli che ci inducono a riscoprire e avere fede? «Sì, ci sono, e sono fra noi, basta cercarli» dice il neocardinale Renato Corti. Il vescovo emerito di Novara è tornato per un giorno nella Cattedrale della sua città, per celebrare messa e incontrare i fedeli che gli sono stati vicini oltre 25 anni. Ricevuta la berretta da Francesco, il neo porporato (l’unico italiano nominato durante l’ultimo Concistoro) ha voluto dedicare una giornata, così come aveva promesso, alla città piemontese, accolto dall’attuale vescovo Franco Giulio Brambilla, vicepresidente della Cei. Entrambi lombardi e originari del Lecchese, entrambi cresciuti e fortemente legati al cardinal Martini. 

«Parlare di fede oggi - dice Corti - non è facile, anche se tutti proclamiamo il proposito di vivere quella grande fede evocabile soltanto in alcune figure. Ma oggi in che situazione ci troviamo? Pensando a noi ci accorgiamo che molte realtà sono lontane dal Vangelo e dalla fede, sino a farci dubitare. Tanto da esclamare: questi fatti del mondo ci distanziano da Gesù, me lo fanno sentire come un maestro di oltre duemila anni fa. Che cosa rispondere a questi dubbi e interrogativi, che dire a chi vacilla sulla fede?». 

Il cardinale cita tre persone e tre situazioni diverse. La prima: «Un prete albanese che il 19 di novembre, durante il Concistoro, era accanto a me. Avrei voluto inginocchiarmi e baciargli i piedi, lui ha rischiato la pelle per la fede. Arrestato nella notte di Natale del ’63 come nemico del popolo, venne condannato a morte, pena poi commutata in 25 anni di lavori forzati durissimi. Nonostante si trovasse in quell’abisso non ha mai perso la fede. Noi,invece, la feriamo semplicemente per qualche sciocchezza. Lui è riuscito a dire messa tutti i giorni, è stato liberato nel ’90». Corti si riferisce Ernest Simoni, l’unico sacerdote, ancora vivente, testimone della persecuzione del regime di Enver Hoxha, che proclamò l’Albania il primo Stato ateo al mondo. Nato a Scutari, visse 11.107 giorni di prigione e lavori forzati (muratore, minatore, poi addetto alle fognature). E anche l’unico prete nominato cardinale dal Papa. «Di fronte a un uomo così - aggiunge Corti - che cosa dovrei dire di me stesso, che non ho fatto nulla. Ecco uomini dell’oggi, che testimoniano la fede, esistono, sono il futuro della Chiesa». 

L’altro modello indicato è ancora un sacerdote sconosciuto, don Giuseppe Rossi. «Un pretino - lo definisce - che fu parroco a Castiglione Ossola, ai confini con la Svizzera. Fu ucciso dai nazifascisti nel ’45, avrebbe potuto nascondersi e fuggire, ma gli stavano a cuore i giovani del suo paese e rimase. Durante la mia missione vescovile nella diocesi novarese, tutti gli anni salivo lassù per ricordarlo con i parrocchiani». 

Infine, ma non ultimo, Antonio Rosmini, l’abate beatificato proprio a Novara nel 2007, durante l’episcopato di Corti. «Rivolgendosi a Dio diceva: disponi di me come più ti piace, mi offro e sacrifico il sangue e la vita per il tuo amore. Il giorno in cui morì, il primo luglio, era la festa del preziosissimo sangue. E ora - conclude Corti - che ho addosso un abito color sangue ho motivo in più per dare spazio a figure come queste».  
lastampa.it

Doppio appuntamento musicale al Calvario per le festività natalizie

La Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario e l’Istituto della Carità, per le prossime festività natalizie, nell’ambito della stagione concertistica 2016, propongono due appuntamenti.
Il primo concerto si terrà domenica 18 dicembre alle ore 18.00 nell’Oratorio domestico dell’Addolorata, nel Convento dei PP. Rosminiani al S. Monte Calvario di Domodossola, con ingresso dalla porta di sinistra del presbiterio del Santuario del SS. Crocifisso.
Il gruppo vocale e strumentale Il Convivio Rinascimentale, eseguirà il Dialogo Pastorale al Presepio di Giovanni Francesco Anerio (1567-1630) composto da sedici madrigali spirituali per coro a tre-sei voci miste, due flauti a becco e basso continuo e du Cantate Natalizia di Marc-Antoine Charpentier (1643-1704) per soli, coro a tre voci miste, due flauti a becco e basso continuo.
La voglia di eseguire pagine di musica sacra e profana del periodo rinascimentale e barocco hanno spinto alcuni estimatori di musica antica alla costituzione del gruppo vocale e strumentale IL CONVIVIO RINASCIMENTALE. Il progetto musicale curato dai musicisti vuole creare un equilibro tra il rispetto della prassi esecutiva del tempo e l'approccio interpretativo dell'esecutore moderno. Il gruppo si è esibito per la prima volta al pubblico presentando il concerto “Musiche alla corte dei Silva”, curato da Dario Gnemmi e tenutosi nell’ottobre del 1997 nella Sala delle Armi di Palazzo Silva a Domodossola, per l’occasione riaperta al pubblico dopo una chiusura quasi ventennale; ha inoltre proposto l’esecuzione, in collaborazione con la Schola Gregoriana del Sacro Monte Calvario, del Passio D. N. Jesu Christi Secundum Marcum di Orlando di Lasso, della Messa Solenne del Corpus Domini, con l’esecuzione della Missa IV toni di Tomas Luis de Victoria, e della Messa Solenne degli Apostoli, con l’esecuzione della Missa Sine Nomine a 4 voci, di Giovanni Pierluigi da Palestrina; in collaborazione con l'Ensamble “Clemente Rebora” ed il Liceo Musicale di Omegna ha proposto alcuni passi della Messa per Pace di Karl Jenkins. Cura inoltre l’esecuzione delle parti della Turba nel canto del Passio della Domenica delle Palme e del Venerdì Santo, nelle solenni celebrazione del Sacro Monte. Unitamente alla Corale di Calice, alla Schola Gregoriana del S. Monte Calvario e alla Camerata Strumentale di S. Quirico dà vita alla Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario di Domodossola.
Il secondo concerto si terrà mercoledì 28 dicembre nella Collegiata dei SS. Gervaso e Protaso e verrà presentato, nei prossimi giorni, con un apposito comunicato.
Il concerti sono resi possibili grazie alla sensibilità dell’Assessorato alla Cultura della Città di Domodossola, della Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte Calvario, dell’Istituto della Carità – PP. Rosminiani, delle Parrocchie di Calice e dei SS. Gervaso e Protaso di Domodossola, con il prezioso sostegno della Fondazione CRT.