Anche la nostra Casa di Ospitalità Religiosa vive grazie al turismo estivo. La maggioranza dei turisti si concentra nei mesi di luglio e di agosto, è vero, ma la stagione inizia già con la fine del mese di maggio. Siamo assolutamente preparati al meglio, per riuscire ad accontentare e soddisfare al cento per cento tutti i nostri clienti, per riuscire a fidelizzarli e scovarne sempre di nuovi.... Vi Aspettiamo
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Anche la Casa di Ospitalità Religiosa del Sacro Monte Calvario di Domodossola apre le porte a chi vuole scappare dal caos della città
Sempre più spesso i turisti – italiani e non – scelgono di trascorrere le vacanze tra le mura di una abbazia o di un santuario.
Luoghi di silenzio e meditazione, spesso immersi nella natura, accolgono chi vuole rilassarsi scegliendo una meta diversa dalle solite.
La voglia di lasciarsi alle spalle il traffico e lo stress spinge tanti italiani a cercare relax in questi posti insoliti, che, da sempre dediti all’accoglienza, non esitano a ospitare i vacanzieri.
Non è obbligatorio partecipare alle liturgie che scandiscono le giornate di chi questi luoghi sacri li abita 356 giorni l’anno.
Il Sacro Monte Calvario di Domodossola luogo per maturare la fede e riscoprire la spiritualità
La Casa di Ospitalità Religiosa dei Rosminiani al Sacro Monte Calvario di Domodossola luogo per maturare nell'esperienza di fede.
Raccontare il territorio italiano e il nostro patrimonio artistico". "E' il modo migliore per scoprire le province più nascoste o meno conosciute, che è un po' la nostra ossessione", spiega il direttore relazioni esterne di Atlantia e Autostrade per l'Italia, Francesco Delzio, fondamentale, "in questo momento in cui grandi città d'arte come Roma o Firenze e Venezia sono sature di turisti. L'unicità dell'Italia, invece, è proprio avere un diffusissimo patrimonio artistico, culturale, enogastronomico".
"Camminare fa bene a molte cose - incalza Vergassola - Si ragiona con la testa, ogni tanto il cellulare non prende, sia ammirano bellezze. Non dico che si veda la luce ma qualcosa su intuisce". E se "l'Autostrada del Sole segnò l'unità del Paese - ricorda monsignor Dario Viganò - qui si vede il rovescio della medaglia, con l'unità che non sta nell'omologazione, ma nelle differenze del territorio. L'esperienza di fede poi è sempre un andare, con una tenda leggera, e mai un radicarsi".
tratto da Ansa
tratto da Ansa
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