Acli Piemonte / Incontro Regionale di Formazione e Spiritualità al Sacro Monte Calvario di Domodossola


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Acli Piemnonte / Incontro Regionale di Formazione e Spiritualità 

GENERATIVITA’, BENI COMUNI E DEMOCRAZIA 
Sacro Monte Calvario dei Rosminiani Borgata Sacro Monte Calvario, 8 – DOMODOSSOLA

SABATO 4 MAGGIO 2019

9.00 Arrivo e caffè di benvenuto

9.30 Saluti Carlo Poli – Presidente Provinciale ACLI VCO

Preghiera comunitaria

Michele Pretti – Responsabile Vita Cristiana ACLI Piemonte 
Roberta Azzoni – Responsabile Formazione ACLI VCO 
don Mario Bandera – Accompagnatore Spirituale ACLI VCO 
don Pierluigi Giroli – Rettore del Sacro Monte Calvario

10.15 Generatività e Beni Comuni: significato, valori, applicazioni

Mario Tretola - Responsabile Formazione ACLI Piemonte

I modelli di Democrazia nel contesto Europeo

Matteo Bracciali – Responsabile Internazionale ACLI Nazionali

Documento ACLI Piemonte “Elezioni Regionali ed Europee”

Massimo Tarasco – Presidente Regionale ACLI Piemonte

11.30 Riflessione in comune

Testimonianza dal territorio del VCO:

Massimo Di Bari

13.00 Conclusioni

Massimo Tarasco – Presidente Regionale ACLI Piemonte

13,15 Visita guidata al Sacro Monte Calvario

14.00 Pranzo – Circolo ACLI “Santa Croce “

15.30 Verifica giornata e termine dei lavori

Corso 2019 del Dipartimento A.B.C. del Politecnico di Milano al Sacro Monte Calvario di Domodossola

summer school politecnico milano

“Laboratorio dei Luoghi. Summer School: il rilievo 3D per i Beni Culturali.”

Summer School in Rilievo 3D per i Beni Culturali

Sono aperte le iscrizioni alla settima edizione della summer school “Laboratory of Places 2018: History, Survey, Evolution”, organizzata da 3D Survey Group, un gruppo di ricerca del Dipartimento A.B.C. del Politecnico di Milano.
L’obiettivo di questo corso è di fornire agli studenti una conoscenza approfondita delle tecniche di rilievo 3D applicate ai Beni Culturali, usando gli strumenti e le metodologie più all’avanguardia. In particolare, saranno utilizzati: TLS (terrestrial laser scanner), fotogrammetria close-range per gli edifici architettonici e per i decori e piccoli oggetti, fotogrammetria UAV (Unmanned Aerial Vehicle), mobile scanners, e tecniche di rilievo tradizionale (come stazione totale e GPS).
Il caso studio e la location di questa edizione è il Sacro Monte Calvario di Domodossola. Questo sito è incluso nella rete dei nove Sacri Monti di Piemonte e Lombardia, annoverati nella lista UNESCO del Patrimonio Mondiale.
Le iscrizioni sono aperte fino al 30 Aprile 2018 e il numero massimo di studenti è 25. Ai partecipanti verrà comunicato l’esito della selezione il 15 Maggio 2018. La scuola è programmata dal 23 Luglio 2018 fino al 1 Agosto 2018.
Per avere più informazioni, visitate il sito www.sitech-3dsurvey.polimi.it, o seguite le pagine facebook “3D Survey Group” o “Laboratorio dei Luoghi. Summer School: il rilievo 3D per i Beni Culturali.”

Direttore 
Prof. Francesco Fassi
Direttore tecnico Prof.ssa Cristiana Achille

Grande partecipazione alla Via Crucis del Venerdì Santo al Calvario di Domodossola


Sono state le riflessioni di Madre Anna Maria Canopi, per tanti anni Abbadessa del Monastero Benedettino Mater Ecclesiae, sull'isola di San Giulio, morta il 21 marzo scorso, ad accompagnare i molti fedeli alla via Crucis del Venerdì Santo al Calvario. I padri Rosminiani hanno infatti scelto quest'anno i testi che la Madre aveva scritto per il papa San Giovanni Paolo II per la via Crucis al Colosseo del 1993.

Molta gente ieri sera si è ritrovata ai piedi del Sacro Monte per quello che da anni è un appuntamento devozionale molto sentito. La processione è stata organizzata dai Padri Rosminiani in collaborazione con le associazioni di volontariato che operano all'interno dell'ospedale domese. La via Sacra domese è stata illuminata da fedeli con le fiaccole partiti dalla prima stazione di via Mattarella sono giunti in cima al Sacro Monte, dove, al termine della processione nel Santuario del Santissimo Crocifisso dopo un momento di preghiera proposto dal rettore don Pier Luigi Giroli si è esibita la Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario, con la soprano Federica Napoletani e con la direzione di Manfred Nesti che ha eseguito le Sette Ultime Parole di Cristo sulla Croce, nell’intonazione composta da Adriano Alberti Giani, per soprano solo, coro a quattro voci miste, archi, due flauti e organo, e dello Stabat Mater in sol minore op. 138 per coro, archi e organo, di Joseph Gabriel Rheinberger (1837-1901). La tradizione della funzione delle Tre Ore di Agonia del Signore, con il canto delle Sette Parole, venne introdotta nel 1831 dal padre Rosminiano Luigi Gentili, poi primo missionario in Inghilterra; abbandonata negli anni cinquanta, è stata reintrodotta, con la sola parte del canto delle Sette Parole, durante la Via Crucis serale del 1986, su espressa richiesta di d. Emilio Comper, allora P. Rettore del Calvario La funzione si è conclusa con il bacio della reliquia sulle note dell'Inno al Crocifisso. Prima di scendere dal Sacro Monte per i fedeli è stato possibile sostare per la preghiera nella cappella XIV del Sepolcro solitamente chiusa e visibile sola da una finestra.

fonte: Ossola News

La Pasqua di Resurrezione nei versi dei poeti italiani

MUSEI VATICANI Resurrezione


“Dal sepolcro la vita è deflagrata/ La morte ha perduto il duro agone”, scriveva Mario Luzi nella parte conclusiva della “Via Crucis" del 1999. Fin da Manzoni il tema della Resurrezione ha ispirato la voce di molti poeti, credenti o non credenti, pervasi dal desiderio di Dio

Dalla religiosità profonda dell'autore dei "Promessi sposi" alla mistica carnale di Alda Merini, solo per restare ai secoli a noi più vicini, la Pasqua di Resurrezione fa nascere versi, metafore e immagini, permette al canto dei poeti di fiorire. "Nel signor chi si confida/ col Signor risorgerà" concludeva Alessandro Manzoni "La Risurrezione" - uno degli Inni Sacri del 1812 - con la sua devozione convinta, esortativa. La sua spiritualità resta un "punto di riferimento anche per molti poeti del Novecento", spiega Alessandra Giappi, italianista che molto si è occupata di poesia ispirata dal tema religioso e si è soffermata sul tema della Pasqua in un articolo intitolato "Passione e Resurrezione di Cristo nella poesia contemporanea".

"La pasqua dei poveri" di Carlo Betocchi


Clemente Rebora, Giovanni Raboni, Margherita Guidacci, David Maria Turoldo, Fausto Maria Martini, Giovanni Raboni e Giovanni Testori, tanti sono i nomi che si potrebbero menzionare, le voci dei poeti toccati dal desiderio di comprendere e cantare la Passione e la Resurrezione di Gesù. 

Rebora, scrittore e religioso, nei "Canti dell'infermità", accosta la sofferenza della sua malattia a quella del Christus Patiens e nel suo tormento umano, in una lirica del 1956, cerca di scrutare e capire "l'incomprensibile amore del Padre". 

Il poeta Carlo Betocchi raggiunge vette altissime nella "Pasqua dei poveri", in cui la luce del Cristo accende le vite degli indigenti, illumina il grigiore: 


Forse per noi, che non abbiam che pane,

forse più bella è la tua Santa Pasqua,

o Gesù nostro [...]

e conclude

a noi la pace che verrà operosa

già dentro il cuore e sulla mano sta,

che ti prepara, o Pasqua, e che non ha

che il solo pane per farti festosa.

La ricchezza di questi poveri è lo splendore del Sabato Santo.

Il "Mattutino del venerdì santo" di Cristina Campo


Più dolorose le visioni di Andrea Zanzotto in "Elegia pasquale" - concepita negli anni della Seconda Guerra mondiale - di Leonardo Sinisgalli in "Pasqua 1952" - "Ci è toccata questa valle, questa valle/abbiamo scelta per tornarci a morire./Dove Gesù risorgerà con molta pena" - o di Giorgio Caproni in "Pasqua di Resurrezione" (1986). Mentre Cristina Campo alza un canto elevatissimo in "Ràdonitza (annuncio della Pasqua ai morti)", dove la Risurrezione è avvicinata alla primavera:


[...]
Pasqua d'incorruzione!Nel vento di primavera

l'antica chiesa indivisa

annuncia ai morti che indivisa è la vita:

su lapidi d'ipogei

posa i sepali che ancora tremano

e al centro, al plesso, al cuore,

là dove è sepolto il Sole,

là dove è sepolto il Dono,

il piccolo uovo cremisi del perenne tornare,

dell'umile, irriconoscibile

trasmutato tornare.

Pasqua che sciogli ogni pena!

Margherita Guidacci: "Signore, tu puoi crearci di nuovo"
La poetessa fiorentina Margherita Guidacci tornò in più occasioni sul tema della Pasqua di Cristo. Così si chiudeva una sua lirica, "Resurrezione", pubblicata nel 1999:

[...]

il Signore s'innalza dalla tomba

e s'aprono le tenebre

davanti a Lui come un tempo le onde

del Mar Rosso davanti ad Israele.


Il suo canto si fa accorato in "Echi Finali", dove intravede nella Resurrezione una nuova nascita dell'umanità:


[...]

Chi ci darà coraggio? Dov'è la nostra speranza?

Alto si leva il lamento sopra le nostre vie.

Patria dell'uomo è l'uomo e noi siamo tutti in esilio.

Ma tu ci hai creati una volta, Signore, tu puoi crearci di nuovo.

Spezza il cuore di pietra, dacci un cuore di carne.

Mario Luzi e la "Via Crucis"
Rimasta nella storia è "La Passione" che Mario Luzi scrisse per la Via Crucis del 1999, su richiesta di Giovanni Paolo II. Osserva Alessandra Giappi: "Luzi concepisce una Via Crucis del tutto nuova: in forma di recitativo, è un lungo monologo di Gesù che parla in prima persona, da uomo, rivolgendosi al Padre che è Dio". Un canto altissimo al Divino e all'umano, che si concludeva con la luce proprompente del Redentore:


Dal sepolcro la vita è deflagrata.

La morte ha perduto il duro agone.

Comincia un’era nuova: l’uomo riconciliato nella nuova

alleanza sancita dal tuo sangue

ha dinanzi a sé la via.

Difficile tenersi in quel cammino.

La porta del tuo regno è stretta.

Ora sì, o Redentore, che abbiamo bisogno del tuo aiuto,

ora sì che invochiamo il tuo soccorso,

tu, guida e presidio, non ce lo negare.

L’offesa del mondo è stata immane.

Infinitamente più grande è stato il tuo amore.

Noi con amore ti chiediamo amore.

Amen.

Alda Merini e la parola che salva
La Pasqua è presente nei versi di molte scrittrici, si pensi alla tensione semplice e sincera di Ada Negri: "Aprite! Cristo è risorto e germinano le vite/ nuove e ritorna con l'april l'amore. /Amatevi tra voi pei dolci e belli/ sogni ch'oggi fioriscon sulla terra,/ uomini della penna e della guerra,/ uomini della vanga e dei martelli". Non c'è dubbio, però, che Alda Merini compose tra le poesie più belle sulla Redenzione, perché portava Gesù dentro le ferite della sua vita e lo cantava nelle sue liriche di carnale e appassionata spiritualità. Gesù sulla Croce era specchio della sua umanità piagata, Nel "Cantico dei Vangeli" la poetessa milanese scriveva:


Fuggirò da questo sepolcro

come un angelo calpestato a morte dal sogno,

ma io troverò la frontiera della mia parola.

Addio crocifissione,

in me non c’è mai stato niente:

sono soltanto un uomo risorto.

vaticannews

Verso la Pasqua...

Pasqua...
tutto il male
sale
verso il “terzo giorno”
eterno ritorno
le croci come tante antenne
dal cielo una musica provenne
per cambiare
e tanto da amare
nuove primavere
di storie vere
aperte le prigioni
riscritti i copioni
una nuova creazione
come un’aquilone
nel cielo sereno
di gioia ripieno
dilaga la speranza
la luce sopravanza
dai  fori delle stigmate
intravedo certezze rinate...

(di Giuseppe Serrone – Pasqua 2019)