Rosmini: un pomeriggio di approfondimento su Clemente Rebora


Il 20 febbraio 1828 il Beato Antonio Rosmini giungeva al Sacro Monte Calvario di Domodossola, per fondare l’Istituto della Carita. Il 20 febbraio, quindi, è divenuta una data significativa per tutto il mondo rosminiano, che ogni anno, in questo giorno, celebra la “Festa della Cella”.
Il Liceo delle Scienze Umane “A. Rosmini”, in occasione di questa ricorrenza, organizza un pomeriggio dedicato al poeta e sacerdote rosminiano Clemente Rebora, che ha trascorso gli anni della sua formazione religiosa presso il Sacro Monte Calvario di Domodossola. All’evento prenderà parte il prof. Gianni Mussini, che del poeta lombardo ha curato Le Poesie per Scheiwiller e Garzanti, oltre ad altri saggi critici. Nel suo intervento, tratteggerà un ritratto biografico e poetico di Clemente Rebora a partire da alcuni testi significativi, che saranno letti accompagnati da musiche ed immagini.
Durante l’incontro, inoltre, sarà presentato dall’autrice il volume Rebora e l’Epistolario ascetico di Rosmini. Postille inedite sulla «Vita interiore del Padre fondatore» (Edizioni Rosminiane, Stresa 2016). Elisa Manni, docente presso il Liceo “A. Rosmini” di Domodossola, è coordinatrice della redazione della “Reboriana” presso il “Rosmini Institute” – (Philophical Research Center). Il libro oggetto del suo intervento porta per la prima volta alla luce il contenuto delle “postille” di Rebora all’Epistolario ascetico di Rosmini, un testo che il futuro sacerdote ha avuto tra le mani a partire dal «Natale del 1929» e sul quale ha lungo cercato il “segreto” del Roveretano.
L’iniziativa si inserisce negli incontri che come Liceo, da alcuni anni dedichiamo ai testimoni del “nostro tempo”. Rebora lo é certamente e l’impatto della sua poetica così fortemente carica di “dramma esistenziale” e di “voglia di vivere”, rappresenta per noi un chiaro stimolo ad affrontare l’avventura umana con rinnovata speranza”. Così il prof. Carlo Teruzzi, Preside del Liceo, motiva il desiderio di estendere alla città intera l’incontro promossa in occasione della Festa della Cella.
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25 Febbraio 2017 in ricordo della venuta di Rosmini S. Messa del Cardinale Corti a Domodossola

La S. Messa Solenne in ricordo della venuta di Rosmini sarà celebrata Sabato 25 febbraio nella Collegiata dei SS. Gervaso e Protaso a Domodossola alle ore 18.00 e sarà presieduta da S. Em.za Rev.ma il Cardinale Renato Corti.

12-25 febbraio Ritiro spirituale per i giovani Rosminiani, aperto a giovani in discernimento


Un invito per giovani in discernimento



        
     Caro amico, benvenuto! Con queste pagine vogliamo offrirti la possibilità di riflettere insieme a noi sulla vocazione ed in particolare sulla vocazione rosminiana. Ogni dono è una chiamata, un’offerta di amicizia. Qualcuno ti sta dicendo: per me sei importante, voglio che tu lo sappia e aspetto una risposta. Dio ci ha donato la vita, e con la vita tutto. Ti porge la mano e aspetta una risposta: la tua vocazione.  Al Beato Antonio Rosmini Dio ha chiesto di costruire con lui una famiglia, quella dell’Istituto della Carità, che ha come unico scopo la carità stessa.
 Non gli ha posto altri limiti che quello di amarlo e di amare i fratelli con il cuore più puro e la disponibilità più totale. Prima di tutto lo ha chiamato quindi a porre ogni attenzione a crescere nel bene, in una vita santa, e lo ha chiamato a farlo non da solo, ma con i “sodales”, gli amici della carità, con cui è cominciato e continua a vivere l’Istituto stesso.
I rosminiani coltivano prima di tutto questo progetto comune: crescere insieme nel bene, purificare aiutandosi a vicenda il proprio cuore, esortandosi, correggendosi, incoraggiandosi, pregando ed offrendo gli uni per gli altri. E questo lavoro di costante cesello deve renderli pronti ad abbracciare qualsiasi opera Dio chieda attraverso i segni della sua Provvidenza, senza scegliersi nulla da sé e senza rifiutare nulla di ciò che si presenta sul loro cammino.



Siamo sacerdoti, fratelli, suore, laici ascritti, ascritti consacrati ed amici: tutti chiamati a vivere la carità dove e come Dio ci vuole a seconda del nostro stato di vita e dell’obbedienza ricevuta, e a farlo con gioia, perché è la volontà del Padre. Nei nostri quasi due secoli di storia e nei diversi paesi in cui ci ha chiamato, Dio ci ha voluti a curare anime e corpi, attivi e contemplativi, nelle scuole e nelle comunità parrocchiali, nelle missioni e nelle case di preghiera, nel lavoro dei campi e negli studi filosofico-teologici, nei dispensari e nelle università. Ogni missione ci è propria quando è Dio che la chiede: a questo ci chiama il nostro carisma. Rosmini giunge a dire che quando anche il nostro istituto dovesse cessare di esistere, se di questa fine facciamo un atto di amore, la nostra missione sarà pienamente realizzata! E questa è un po’, in poche righe, la nostra vocazione. Se vuoi, ti invitiamo ad approfondirla con noi in queste pagine, considerando che anche tu, che non capiti qui per caso, potresti essere a tua volta il 
chiamato.