da Ossola 24
Si tratta dell'ultima tappa del cammino di formazione rosminiana, gli scolastici hanno emesso i voti perpetui di castità, povertà e obbedienza davanti al padre generale dei rosminiani don Vito Nardin, al padre provinciale Claudio Massimiliano Papa e al rettore del Sacro Monte Calvario don Pier Luigi Giroli. Il giovane Francesco Giacomin originario di Treviso ha trascorso il periodo di formazione al Sacro Monte Calvario, mentre invece Pedro Gomez spagnolo ha svolto il periodo di studi a Rovereto. Francesco Giacomin ha 28 anni si trova al Sacro Monte Calvario dal 2010. E' arrivato a Domodossola dopo aver studiato per 8 anni pianoforte al conservatorio di Venezia e aver frequentato il Liceo scientifico. “Mi interessava la vita religiosa comunitaria -spiega Giacomin- ispirata alla fede e alla ragione. Tema che non ho trovato in altri ordini religiosi, più vicini alla mia città. A 19 anni Giacomin giunse a Stresa per conoscere meglio il Centro Studi rosminiani e il direttore Padre Umberto Muratore lo indirizzò al Sacro Monte Calvario. Dopo due anni di noviziato andò a Roma per intraprendere gli studi filosofici. “Nel 2012 ho emesso i primi voti – dice - è proseguito il cammino di preparazione alla pofessione perpetua al Sacro Monte Calvario”. Ora proseguirà a Roma gli studi teologici. “La provvidenza mi mostrerà il cammino se la via sacerdotale, la missione – dice - o se proseguire come coadiutore e studioso del pensiero di Rosmini”. La festa della cella, per l'anniversario dell'arrivo del Beato Rosmini il 1828, prosegue sabato 24 febbraio a Domodossola arriverà l'arcivescovo emerito di Torino, il cardinale Severino Poletto. Alle 18 nella chiesa Collegiata presiederà la santa messa.