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Dopo 35 anni un sacerdote di origini venezuelane ha voluto tornare al Sacro Monte Calvario per gli esercizi spirituali

Don Manuel Enrique Cepeda visse al convento del Sacro Monte Calvario per il noviziato tre anni, dal 1984 al 1987; poi ha proseguito gli studi all'Università e per 16 anni è rimasto nell'Istituto della Carità dei Rosminiani al quale è sempre molto legato. Diventato sacerdote diocesano, da cinque anni è parroco ad Assergi, una frazione della città dell'Aquila.

Domenica alla messa, saputo del suo arrivo, hanno partecipato molti fedeli che lo ricordavano novizio e che al termine lo hanno salutato. Alcuni hanno voluto scattare una foto con lui. “Ho bellissimi ricordi del Sacro Monte Calvario- ha detto don Manuel Cepeda - . Venni nell'inverno 1984, c'era una grande nevicata e molto freddo, per me che venivo dal Venezuela fu un grande impatto. Posso dire – ha aggiunto con emozione - che questi sono stati i primi passi della formazione spirituale, ho un debito verso Rosmini, perché il beato ha una grandezza forte e dovunque io vada lo porto con me”.

“Venendo qui- ha proseguito - ho potuto rivivere i ricordi più belli. Dopo tanti anni per me è stato come tornare indietro nel tempo. Per me è un momento di grande gioia, avendo celebrato due anni fa i venticinque anni di sacerdozio, qua ho celebrato la mia prima messa. Ricordo Anna la cuoca, i sacerdoti che ci hanno guidato e non ci sono più... Ho rivisto con piacere tanti amici”.

Il sacerdote rimarrà al Calvario per gli esercizi fino a giovedì

ossolanews.it