Renato Corti per la prima volta in Ossola da Cardinale per la Festa della cella

Era gremita sabato sera la chiesa

Collegiata per Festa della cella, ovvero l'anniversario dell'arrivo del Beato Antonio Rosmini al Sacro Monte Calvario il 20 febbraio 1828. La messa è stata presieduta da Monsignor Renato Corti per la prima volta in Ossola da Cardinale. Con il vescovo Corti a celebrare la messa erano presenti il postulatore della Causa di Beatificazione di Antonio Rosmini padre Claudio Papa, il parroco di Domodossola Vincenzo Barone e una ventina di sacerdoti . In prima fila il sindaco di Domodossola Lucio Pizzi e autorità militari. Monsignor Corti si è soffermato sul richiamo che il Crocifisso ha avuto per il Beato Antonio Rosmini. “La vita di Rosmini – ha detto il Cardinale - è molto segnata da Gesù Crocifisso per la sofferenza e per le ispirazioni raccolte da Gesù che testimoniano fino a dove può arrivare il suo amore per l'uomo. Rosmini che poteva fermarsi a Milano con amici importanti decise di arrivare al Calvario il 20 febbraio del 1828 e di celebrare la messa il giorno successivo nel Santuario del Santissimo Crocifisso”. Monsignor Corti nell'omelia ha fatto anche un cenno alla nomina di cardinale di Rosmini, poi sfumata e ha infine definito Rosmini Santo. “Mi sembra che sia Santo – ha detto - perchè ha sempre cercato la verità e si è sempre ispirato a Gesù nel suo momento più alto di amore che è il Calvario ed è venuto qui, la sua vita non è stata mai facile e l'ha sempre affrontata con grande fede. Andando nell'archivio a Stresa e vedendo i suoi testi ho notato che ai margini dei testi che leggeva scriveva degli appunti che molte volte erano preghiere univa lo studio e la preghiera è un Santo”. Da ascritto rosminiano ha assicurato che metterà una buona parola per la Santificazione di Rosmini”.
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