I santi del 30 Novembre 2017


Sant' ANDREA   Apostolo - Festa
Bethsaida di Galilea - Patrasso (Grecia), ca. 60 dopo Cristo
All’apostolo Andrea spetta il titolo di 'Primo chiamato'. Ed è commovente il fatto che, nel Vangelo, sia perfino annotata l’ora («le quattro del pomeriggio») del suo primo incontro e primo appuntamento con Gesù. Fu poi Andrea a comunicare al fratello Pietro la scoperta del Messia e a condurlo in fretta da Lui. La sua pre...
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Sant' EVERARDO DI STAHLECK   Monaco a Chumbd
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San MIROCLE (MIROCLETO)   Vescovo
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San TADDEO LIU RUITING   Sacerdote e martire
Qunglai, Cina, 1773 circa - Quxian, Cina, 30 novembre 1823
Sacerdote a trentacinque anni, Taddeo Liu Ruiting percorreva i distretti affidatigli per assistere i fedeli sparsi nei villaggi. Arrestato nella Pentecoste del 1821, dopo aver sopportato il supplizio di stare esposto al sole per alcune ore fu lasciato languire in prigione per tre mesi. Condotto nel capoluogo di provincia Tcheou-Tou e condannato a morte, fu i...
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Santa MAURA DI COSTANTINOPOLI   Martire
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San TUTWAL   Abate e vescovo
VI secolo
Tre località della penisola di Lleyn, parte settentrionale della baia di Cardigan, portano ancora oggi il nome di Tutwal, Tugdual o Tual. Questo misterioso santo non compare negli antichi calendari del Galles, ma il suo culto è assai diffuso in Bretagna ove si narra si fosse trasferito con la madre, la sorella ed alcuni monaci a Lan Pabu ed a L...
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San GALGANO GUIDOTTI   Eremita
Chiusdino, Siena, 1150 (?) - Monte Siepi, Siena, 30 novembre 1181
La vita di Galgano Guidotti ricorda i romanzi cavallereschi medievali. Donnaiolo e violento, come tutti gli uomini del suo rango, il senese, nato intorno al 1148, a 30 anni ha un sogno. Sul monte Siepi l'arcangelo Michele lo presenta ai 12 apostoli riuniti in una casa rotonda. Si va a stabilire sull'altura, vi pianta la spada e vive da eremita fino alla mort...
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San GIUSEPPE MARCHAND   Sacerdote e martire
Passavant, Francia, 17 agosto 1803 - Heu, Vietnam, 30 novembre 1835
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San CUTHBERTO MAYNE   
Youlston (Cornovaglia, GB), 1544 - Launceston, 30 novembre 1577
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Beato GIUSEPPE LOPEZ PITEIRA   Diacono agostiniano, martire
Cuba, 2 febbraio 1912 - Spagna, 30 nomebre 1936
Diacono agostiniano martire in Spagna, è stato il primo indigeno cubano ad essere elevato agli onori degli altari. E' stato beatificato il 28 ottobre 2007.
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Beato FEDERICO DA RATISBONA   Confessore
m. Ratisbona, 29 novembre 1329
Il beato Federico nacque a Ratisbona (Germania) da genitori appartenenti alla classe media. Entrato come fratello laico nel convento degli agostiniani, servì la comunità come falegname. Divenne ben presto noto per la sua religiosità, la sua umiltà e la sua ardente devozione per l'Eucaristia. Poco si sa della sua vita, conosciamo però alcune leggende. Quella ...
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Beato ALESSANDRO CROW   Martire
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Beati MICHELE RUEDAS MEJIAS E 6 COMPAGNI   Religioso e martire
† Paracuellos del Jarama, Spagna, 30 novembre 1936
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Beato BERENGARIO DE OSTALES   Mercedari
XIV secolo
Illustre cavaliere laico del convento mercdario di San Pietro dei Greci in Teruel (Spagna), il Beato Berengario de Ostalés, seppe onorare l'Ordine e la Chiesa.Quando il 12 luglio 1317 fu eletto come Maestro Generale San Raimondo Albert e che per la prima volta era un chierico, i tradizionalisti che volevano ancora un cavaliere laico elessero Berengario, ma t...
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Beato GUGLIELMO DI PAOLO   Abate venerato a Maniace
Sec. XIV
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Beato LUDOVICO ROCCO (LUDWIK ROCH) GIETYNGIER   Sacerdote e martire
Zarki, Polonia, 16 agosto 1904 - Dachau, Germania, 30 novembre 1941
Il beato Ludwik Roch Gietyngier, sacerdote diocesano, nacque a Zarki, Polonia, il 16 agosto 1904 e morì a Dachau, Germania, il 30 novembre 1941. Fu beatificato da Giovanni Paolo II a Varsavia (Polonia) il 13 giugno 1999 con altri 107 martiri polacchi....
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Beato VINCENZO QUERALT LLORET   Sacerdote vincenziano, martire
Barcellona, Spagna, 17 novembre 1894 – 30 novembre 1936
Vicente (in catalano Vicenç) Queralt Lloret, della Congregazione della Missione (ossia i Padri Vincenziani), impegnato specialmente nelle missioni al popolo e all’apostolato giovanile. Come molti sacerdoti dell’epoca, cercò rifugio, ma venne arrestato in quanto sacerdote. Fu quindi ucciso il 30 novembre 1936, a 42 anni. Posto a capo...
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Beato GIOVANNI GARBELLA DA VERCELLI   Sacerdote domenicano
Mosso Santa Maria, Vercelli, 1205 circa - Montpellier, Francia, 30 novembre 1283
Nato nei primi anni del sec. XIII a Mosso Santa Maria (Vc), conseguita brillantemente la laurea in diritto romano e canonico a Parigi, insegnò a Parigi e poi a Vercelli. Qui nel 1229 entrò nell'Ordine dei Predicatori su consiglio del Beato Giordano di Sassonia e fondò un convento di cui fu anche priore. Ricoprì diversi incarichi e dal 1264 fu Maestro dell'Or...
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Beato GIUSEPPE (JOSè) OTIN AQUILUè   Sacerdote salesiano e martire
Huesca, Spagna, 22 dicembre 1901 – Valenza, Spagna, novembre 1936
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Il sussidio Cei. Presepe, albero, corona d'Avvento: tutti i segni verso il Natale

Una statuetta di Gesù Bambino in piazza San Pietro
Una statuetta di Gesù Bambino in piazza San Pietro
Ha come filo conduttore un versetto del Salmo 85 il sussidio Cei per l’Avvento e il Natale. «Il Signore annuncia la pace per il suo popolo, per i suoi fedeli» è il titolo del “vademecum” proposto alle parrocchie italiane e curato dall’Ufficio liturgico nazionale. Si tratta di parole che «ci appaiono la migliore preparazione alla solennità del Natale», spiega nella presentazione il segretario generale della Conferenza episcopale italiana, il vescovo Nunzio Galantino. Il sussidio – disponibile online sul sito chiesacattolica.it – è una guida per le quattro domeniche di Avvento e per i momenti che marcano il tempo di Natale: la solennità della Natività (25 dicembre), la festa della Santa Famiglia (31 dicembre), la solennità di Maria Madre di Dio (1 gennaio), quella dell’Epifania (6 gennaio) e la festa del Battesimo del Signore (7 gennaio). Per ogni appuntamento vengono proposti sia approfondimenti della Parola, sia alcuni suggerimenti liturgici: dai canti a riti da compiere.
Galantino, nella sua riflessione, chiede che questo tempo propizio sia nel segno di «un ascolto profondo dell’annuncio di pace» e dell’«accoglienza autentica del Verbo incarnato, per rafforzare e confermare sempre più la nostra identità di popolo in cui Egli ha voluto mettere la sua tenda». Riferendosi al sussidio, ricorda che «di fronte a coloro che covano progetti di guerra», che «pronunciano parole cariche di risentimento, animosità, o addirittura disprezzo», «il Signore annuncia la pace». «Anche per noi credenti, che troppo spesso siamo tentati di essere i protagonisti della missione – prosegue il segretario generale della Cei –, le parole del Salmo costituiscono una delicata ammonizione: è il Signore che per primo annuncia». Quindi il monito contro il «facile protagonismo individualistico» e la «spettacolarizzazione emotiva». Inoltre Galantino evidenzia che «il lieto messaggio riguarda innanzitutto “il suo popolo, i suoi fedeli”, non in senso esclusivo, ma nel senso di una responsabilità originaria». Da qui l’invito a «ripetere parole di pace per i poveri, per i disprezzati e gli scartati della storia, e anche per coloro che – con maggiore o minore responsabilità – si rivelano ingiusti e oppressori».
Il sussidio Cei suggerisce una serie di gesti e segni che possono accompagnare nelle comunità il cammino di queste settimane.

Il rito del lucernario e la corona d'Avvento

Durante le domeniche di Avvento si invita a compiere il rito del lucernario, ossia ad accendere le quattro candele – una per ogni settimana – che formano la corona dell’Avvento. La corona sarà posta nei pressi dell’altare. Se l’accensione viene compiuta durante i primi Vespri, il rito può iniziare con la chiesa semi-buia in cui uno dei ministranti porta all’altare una candela accesa. Dopo l’accensione della corona la chiesa verrà tutta illuminata. La corona «è il segno dell’attesa del ritorno di Cristo; i rami verdi richiamano la speranza e la vita che non finisce». Inoltre il progressivo accendersi delle quattro candele, «dedicate a quattro figure tipiche dell’attesa messianica (i profeti, Betlemme, i pastori, gli angeli), è memoria delle varie tappe della storia della salvezza».
La corona d'Avvento in una chiesa
La corona d'Avvento in una chiesa

Il presepe

Si deve a Francesco d’Assisi la diffusione del presepe che il santo allestì per la prima volta a Greccio nel 1223. Secondo il Direttorio su pietà popolare e liturgia, la preparazione della Natività nelle case è «occasione perché i vari membri della famiglia si pongano in contatto con il mistero del Natale». Ecco perché è bene raccogliersi di fronte al presepe «talora per un momento di preghiera o di lettura delle pagine bibliche riguardanti la nascita di Gesù». Nelle parrocchie è opportuno predisporre all’interno della chiesa il presepio fin dalle prime settimane di Avvento, perché «possa contribuire alla preparazione dei fedeli alla solennità del Natale». Va posto «in un luogo visibile, ma non centrale, che non coinvolga l’altare e il presbiterio».
Il presepe in una parrocchia
Il presepe in una parrocchia

La benedizione dei Bambinelli

È stato Paolo VI a benedire per la prima volta durante l’Angelus del 21 dicembre 1969 le statuette del Bambino Gesù e i presepi. «Ci si riscalda al presepio, come ad un focolare di amore buono e puro», aveva spiegato Montini. Da allora tutti i Papi nella terza domenica di Avvento, durante l’Angelus, continuano la tradizione. La Cei consiglia di benedire le statuette anche nelle parrocchie.
Un ragazzo con la statuetta di Gesù Bambino in mano
Un ragazzo con la statuetta di Gesù Bambino in mano

La Novena di Natale

Una delle espressioni più significative della pietà popolare del tempo d’Avvento è la novena di Natale. Il Direttorio raccomanda di solennizzare la celebrazione dei Vespri dal 17 al 23 dicembre con le “Antifone maggiori”: si tratta di sette antifone d’origine latina che cominciano tutte con la “O” («O Sapienza»; «O Adonai»; «O radice di Jesse»; «O chiave di David»; «O (astro) sorgente»; «O Re delle genti»; «O Emmanuel»).

L'albero

Il sussidio Cei consiglia di inaugurare l’albero di Natale nella notte della Natività. Esso evoca sia l’albero della vita piantato al centro dell’Eden, sia l’albero della croce perché Cristo è il vero albero della vita. Secondo gli evangelizzatori dei Paesi nordici, l’albero è cristianamente ornato con mele e ostie sospese ai rami. Il Direttorio avverte che «tra i doni posti sotto l’albero non dovrà mancare il dono per i poveri».
L'albero di Natale in una casa
L'albero di Natale in una casa

L'affidamento delle famiglie

Nella celebrazione del Te Deum del 31 dicembre il sussidio esorta a compiere l’atto di affidamento delle famiglie alla Santa Famiglia di Nazareth. Il testo da utilizzare può essere sia la preghiera del Papa per la famiglia, sia quella alla Santa Famiglia nell’Esortazione apostolica Amoris laetitia.
Papa Francesco con alcune famiglie (L'Osservatore Romano)
Papa Francesco con alcune famiglie (L'Osservatore Romano)

La benedizione dei ragazzi

Il 6 gennaio, solennità dell’Epifania, è anche la Giornata mondiale per l’infanzia missionaria. E l’attenzione ai più piccoli «può essere opportunamente sottolineata con la benedizione dei bambini», avverte il sussidio Cei.

Il Battesimo

Nella domenica che segue il 6 gennaio si celebra la festa del Battesimo del Signore che chiude il tempo natalizio. Il Direttorio raccomanda di ricordare il Battesimo ricevuto «affinché i fedeli siano sensibili a tutto ciò che riguarda il Battesimo e la memoria della loro nascita come figli di Dio». Da qui l’invito a compiere la benedizione con l’acqua benedetta in tutte le Messe e a fare dell’omelia una catechesi battesimale.
Il Battesimo di un bambino (L'Osservatore Romano)
Il Battesimo di un bambino (L'Osservatore Romano)
da Avvenire

Domenica 3 Dicembre 2017 I DOMENICA DI AVVENTO (ANNO B) Foglietto, Letture e Salmo

3  Dicembre 2017  I DOMENICA DI AVVENTO (ANNO B)

Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: VIOLA

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L’anno B del ciclo triennale delle letture è l’anno di Marco. Eppure non si comincia dal paragrafo iniziale del suo Vangelo, che sarà oggetto di lettura nella settimana prossima: si parte dal punto in cui terminerà la penultima settimana dell’anno, con l’annuncio del ritorno di Cristo: “Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria”. A prima vista, ciò può sembrare strano ed illogico. Invece, nella liturgia, c’è un’estrema sottigliezza nell’effettuare il cambiamento di tono: la nostra attenzione, che nelle ultime settimane era centrata sul giudizio e sulla fine del mondo, si sposta ora sul modo di accogliere Cristo: non con paura, ma con impazienza, proprio come un servo che attende il ritorno del padrone (Mc 13,35). In quanto preparazione al Natale, l’Avvento deve essere un tempo di attesa nella gioia. San Paolo interpreta il nostro periodo d’attesa come un tempo in cui dobbiamo testimoniare Cristo: “Nessun dono di grazia più vi manca, mentre aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo” (1Cor 1,7).

Domodossola, le barriere si abbattono giocando a basket

Con i giocatori di Cestistica e Rosmini
Mattinata all’insegna dell’amicizia e dello sport quella trascorsa domenica (26 novembre) da una quarnatina di ragazzi dell’Anffas di Domodossola e della Sacra famiglia di Verbania. «E’ stata incredibile la voglia di divertirsi e di stare insieme che si è respirata» dice Andrea Bracali, dell’associazione Dottor clown che nella palestra del Rosmini ha accompagnato i ragazzi insieme ad agli altri volontari e a un gruppo di giocatori della Cestistica Domodossola e del Basket Rosmini. Foto Alberto Lorenzina
lastampa.it