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Brucia il tetto del convento della Sacra di San Michele, simbolo del Piemonte


FIAMME ALLA SACRA DI S. MICHELE, BRUCIA IL TETTO DEL CONVENTO 


ISPIRÒ 'IL NOME DELLA ROSA' DI ECO, SEAN CONNERY NEL FILM La Sacra di San Michele in fiamme. Un incendio e' divampato ieri sera sul tetto del monastero del monumento simbolo della Regione Piemonte. E' il luogo che ha ispirato Umberto Eco per il best seller 'Il nome della Rosa', da cui e' stato tratto l'omonimo film con Sean Connery. Sul tetto del monastero erano in corso lavori di ristrutturazione. Ancora da accertare le cause. 

Un incendio sì è sviluppato questa sera alla Sacra di San Michele in Val di Susa. Le fiamme hanno bruciato il tetto del monastero, che sta ai piedi del monumento, dove vivono i padri rosminiani. L'allarme è scattato alle 21: sono intervenuti i vigili del fuoco con otto squadre, assieme ai carabinieri e a un'ambulanza. Non è ancora possibile stimare l'entità del danno nè le cause del rogo con sicurezza, anche se le prime ipotesi danno la colpa a un corto circuito. Le fiamme, molto alte, si vedevano da grande distanza. I pompieri sono ancora al lavoro, non ci sono feriti.
Tre religiosi, gli unici che abitavano nel complesso, sono stati evacuati. "Abbiamo visto il fumo  e abbiamo  chiamato i vigili del fuoco  - dice don Giuseppe Bagattini rettore della Sacra - Da circa un mese stavano facendo dei lavori perchè c'erano delle infiltrazioni d'acqua. Li  avevamo chiesti noi".
I padri avevano appena finito la cena. "Ero tornato in stanza per preparare la messa di domani", racconta padre  Camillo Modesto. Con lui c'era anche il terzo religioso Joseph Vinod. Don Giuseppe vive qui da 15 anni quando  è diventato  rettore della Sacra. "Io per la Sacra sono  disposto a morire. Non abbiamo paura. Se dovremo andare via per una notte lo faremo,abbiamo dove andare, ma siamo pronti a rientrare nel monastero il prima possibile".
Per i soccorritori è stato difficile raggiungere la Sacra, arroccata sulla ripida vetta del monte Pirchiriano, ma in tarda serata le fiamme erano ormai sotto controllo. Nell'edificio andato a fuoco si stavando svolgendo lavori di ristrutturazione: una circostanza, questa, che richiama inevitabilmente altri incendi che con cadenza decennale hanno sfregiato bellezze architettoniche del Piemonte nelle quali c'erano lavori in corso, a partire dalla cupola del Duomo di Torino dove è custodita la Sindone, andata a fuoco nella notte tra l'11 e il 12 aprile 1997, per continuare con il castello di Moncalieri, residenza reale dove il torrione sud e l'appartamento di Vittorio Emanuele II bruciarono il 5 aprile del 2008
Monumento simbolo del Piemonte e luogo che ha ispirato lo scrittore Umberto Eco per il best-seller "Il nome della Rosa", la Sacra di San Michele è un’antichissima abbazia costruita tra il 983 e il 987 a 40 chilometri da Torino. Posta sulla via Francigena, da secoli è tappa dei pellegrinaggi tra l'Europa e l'Italia. Dall’alto dei suoi torrioni si possono ammirare il capoluogo piemontese e un panorama mozzafiato della Val di Susa. All’interno della chiesa principale della Sacra, risalente al XII secolo, sono sepolti membri della famiglia reale di Casa Savoia. Solo nel 2016 il complesso è stato visitato da oltre centomila persone. 


"Seguiamo con apprensione l'incendio che si è sviluppato nel monastero della Sacra di San Michele. Sono felice che i padri rosminiani che vivono lì stiano bene e siano illesi. Siamo e saremo vicini alla Sacra, simbolo della nostra Regione, per ricostruire e riparare quello che sarà necessario". Così Antonella Parigi, assessora alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte