Alla scoperta dei tesori artistici delle vallate Ossolane


Un interessante pomeriggio alla scoperta dei tesori delle valli ossolane. Lunedì 19 agosto, nella sala Cea di Orcesco, si è tenuto un incontro di storia dell'arte locale a cura del dottor Marco Audisio, laureato in storia e critica dell’arte all’Università degli Studi di Milano che da 10 anni perlustra i luoghi sacri ossolani.
Nel primo incontro sono passate in rassegna opere e artisti tra il 1400 e 1500, invece nel prossimo, che si terrà mercoledì 21 agosto alle 18 sempre nel cuore della frazione di Orcesco, si darà spazio ai secoli 1600 e 1700.
"Grazie a Tullio Beltramini possiamo conoscere molte cose della storia ossolana - ha detto lo storico dell'arte - fino al 1700 siamo stati molto legati al Ducato di Milano". Audisio ha proiettato le immagini della chiesa di San Quirico e Giuditta nei pressi di Domodossola la cui abside richiama figure di tipo bizantino, l'ex chiesa e ora conosciuta come Palazzo San Francesco di Domodossola dove ciclicamente vengono allestite delle mostre d'arte (ora è in corso quella sul futurismo di Balla, Boccioni De Pero) che contiene affreschi di artisti sconosciuti che richiamano la pittura novarese del portico di San Colombano a Biandrate. Poi lo storico ha dato largo spazio alla bottega dei Cagnola poichè "non c'è luogo nel novarese in cui non si trovi la loro mano". In Ossola hanno operato nell'oratorio di San Giovanni a Crodo, dipinto la Madonna con Bambino di Premia, l'oratorio di Santa Lucia a Uriezzo e lo splendido ciclo decorativo della chiesa di San Gaudenzio a Baceno.