(ACI Stampa).-
E’ trascorso quasi un mese dal Solstizio d’estate e in questi giorni, sulle nostre coste, in montagna e nei piccoli centri iniziano ad arrivare turisti da ogni parte d’Italia e… non solo.
E’ tempo di vacanze!
“A quanti arrivano per un periodo più o meno lungo di permanenza, il benvenuto della Comunità ecclesiale e mio personale!”, scrive il vescovo diCassano allo Ionio, in Calabria, mons. Francesco Savino augurando “una bella esperienza che ristori non soltanto le forze fisiche ma anche le forze spirituali. Che sia un tempo opportuno per respirare a pieni polmoni l’aria salubre di una natura che, anche se mostra segni di interventi umani devastanti, conserva oasi incontaminate. L’arte sacra riserva bellezze in cui si può leggere la lunga storia cristiana”. Il presule poi si rivolge ai tanti calabresi che per varie ragioni vivono fuori regione e che, in questi giorni, ritornano nei luoghi di origine: che sia un tempo “per ritrovare la famiglia e gli amici con cui rinsaldare rapporti incrinati dalla lontananza. Cercate particolarmente gli anziani e ritrovate nei loro lenti e stanchi racconti, spesso ripetitivi, la memoria di un passato cui si può e si deve attingere la Speranza di un cambiamento possibile!”. E agli operatori turistici gli auguri di buon lavoro e l’invito a vivere questo tempo “con dedizione, impegno e disponibilità massima perché la Calabria mostri il volto dell’ ospitalità genuina”.
Ai turisti si rivolge anche il vescovo di Cesena-Sarsina, mons. Douglas Regattieri, sottolineando che “l’ambiente che vi ospita per qualche giorno è bello e accogliente. Mentre vi ringraziamo d’averlo scelto per trascorrervi un po’ del vostro tempo, vi invitiamo a conservarlo e a mantenerlo bello e pulito”. “La Comunità cristiana – scrive nel messaggio - è lieta di accogliervi. Attraverso il ministero dei presbiteri, dei diaconi e dei religiosi, nelle nostre parrocchie, nelle chiese e nelle istituzioni religiose disseminate sul territorio, troverete disponibilità per la celebrazione dell’Eucaristia e del sacramento della Riconciliazione, per un colloquio e un confronto spirituale”.
Sono giorni difficili questi per tanti territori colpiti da roghi in ogni parte d’Italia. Centinaia e centinaia gli interventi richiesti ai Vigili del Fuoco e alle Forse dell’Ordine e molte anche le abitazioni a rischio oltre che i danni causati da questi incendi. Il vescovo di Nola, mons. Francesco Marino, esprime “preoccupazione e amarezza” incoraggiando i cittadini, i sindaci, le forze dell’ordine e gli uomini impegnati “eroicamente a domare le fiamme”, invitando tutti “a non indietreggiare davanti alla prepotenza di gesti che mirano a distruggere la nostra terra”. “Non abbattetevi, non scoraggiatevi insieme possiamo restituire a questi luoghi la dignità che meritano, possiamo riuscire a garantirci il diritto alla salute e al godimento delle bellezze del territorio che abitiamo. Sono certo – scrive il presule - che il Governo nazionale non ci lascerà soli per arginare le
fiamme e per arginare chi, con atti criminali, vuole farci vivere nella paura e nello smarrimento”. Denunciare atti vandalici contro l’ambiente è un “dovere morale, oltre che civico, perché si tratta di
salvaguardare il bene comune”, è il monito dell’arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, mons. Giuseppe Fiorini Morosini: “la nostra terra è bella: i monti, i mari, le spiagge e i luoghi turistici, che tanti ci invidiano. Ogni estate, però, porta con sé il solito scempio e degrado: l’inquinamento ambientale e gli incendi. È triste vedere lungo le strade tra il verde intenso degli alberi, chiazze multicolori di spazzatura. È drammatico che ogni anno brucino ettari ed ettari di bosco. È indecoroso – scrive mons. Morosini - che, dopo aver trovato riposo tra i monti e sulle spiagge, lasciamo sporco, incuranti che anche altri debbano gioire - come noi - degli stessi luoghi”.
E in vista del tempo di discernimento pastorale che si aprirà a settembre, lapastorale giovanile della Cei propone un sussidio per camminare insieme verso il Sinodo dei vescovi sui giovani dell’ottobre 2018. Si tratta del quaderno “Considerate questo tempo. Discernere la Pastorale Giovanile tra fede e vocazione” che offre dieci schede per un percorso di discernimento che vuole arrivare in profondità. Tale strumento è stato presentato negli incontri di primavera durante gli appuntamenti interregionali degli uffici di pastorale giovanile. Si rivolge alle consulte diocesane, ai consigli pastorali diocesani e parrocchiali, alle équipe di educatori, ai formatori di congregazioni religiose, associazioni, movimenti e altre realtà ecclesiali che hanno uno sguardo e una responsabilità particolare sulle effettive pratiche di pastorale giovanile vocazionale in Italia oggi. E ai giovani è dedicata la Marcia Francescana che si svolgerà dal 25 luglio al 4 agosto da Livorno ad Assisi.
Questo è anche il periodo di diverse feste patronali a livello diocesano in Italia. Domani a Catanzaro la festa del Patrono San Vitaliano mentre a Palermo, in questi giorni, si celebra la festa dedicata a Santa Rosalia e che ha visto, ieri 14 luglio, l’arcivescovo, mons. Corrado Lorefice accogliere, presso il Palazzo Arcivescovile di Palermo, i rappresentanti di tutte le confessioni religiose, le autorità civili e consolari, per un incontro di fraterna amicizia tra cattolici, musulmani, ebrei, ortodossi, evangelici, anglicani e indù. Sempre a Palermo ieri il 90mo anniversario dell’inaugurazione del Museo Diocesano avvenuta il 14 luglio 1927. Il Museo palermitano è infatti uno dei primi musei diocesani aperti in Italia e fu voluto dal card. Alessandro Lualdi, Arcivescovo di Palermo dal 1904 al 1927. E proprio il Museo ospita un ala dedicata a Santa Rosalia con un ricco gruppo di pitture che vanno dal XIII al XVIII secolo, tra cui l’antica tavola pubblicata nel 1927 e il ritratto ufficiale dipinto da Vincenzo La Barbera del 1624.