“Rosmini è un dono per questo territorio e lo dovete considerare uno dei “nostri” Lo ha detto il Cardinal Severino Poletto (video)




Rosmini è un dono per questo territorio e lo dovete considerare uno dei “nostri” Lo ha detto il Cardinal Severino Poletto questa sera durante la messa celebrata in Collegiata nell'ambito della festa della Cella. Molta gente questa sera per la festa che ricorda l'arrivo di Rosmini a Domodossola nel 1828 e i 190 anni della Fondazione dell'Istituto della Carità. “Domodossola il Monte Calvario, Rosmini li ha scelti per ispirazione di Dio, anche se si è servito di alcune persone che lo consigliavano – ha detto il Cardinale - e allora vuol dire che è un dono per questo territorio e per questa città e per i suoi dintorni". Il Cardinale ha poi concluso con un pensiero legato alla Quaresima “Il monte Calvario che voi avete vicino ci richiama al tempo della Quaresima e al mistero della passione, morte e risurrezione di Gesù”. Il rettore del Sacro Monte Calvario don Pier Luigi Giroli ha ringraziato il Cardinale per aver accettato l'invito e ha proseguito. “Rosmini è stato un dono per questa terra, e questa terra è stata un dono per lui. Qui ha trovato una fede genuina, persone laboriose”. Numerosi sacerdoti hanno concelebrato la messa in particolare Rosminiani era presente il padre provinciale dei Rosminiani Claudio Massimiliano Papa. In prima fila l'Onorevole Enrico Borghi, il sindaco di Domodossola Lucio Pizzi, il presidente della Provincia Stefano Costa, il vicepresidente della Regione Aldo Reschigna, il prefetto del Vco Iginio Olita le autorità militari e numerose associazione combattentistiche e d'arma.
tratto da ossola24

(Video) Festa Cella Rosmini, il 20 febbraio 2018 al Calvario di Domodossola si è svolto il rito della professione perpetua per due scolastici: Francesco Giacomin e Pedro Gomez

da Ossola 24

Si tratta dell'ultima tappa del cammino di formazione rosminiana, gli scolastici hanno emesso i voti perpetui di castità, povertà e obbedienza davanti al padre generale dei rosminiani don Vito Nardin, al padre provinciale Claudio Massimiliano Papa e al rettore del Sacro Monte Calvario don Pier Luigi Giroli. Il giovane Francesco Giacomin originario di Treviso ha trascorso il periodo di formazione al Sacro Monte Calvario, mentre invece Pedro Gomez spagnolo ha svolto il periodo di studi a Rovereto. Francesco Giacomin ha 28 anni si trova al Sacro Monte Calvario dal 2010. E' arrivato a Domodossola dopo aver studiato per 8 anni pianoforte al conservatorio di Venezia e aver frequentato il Liceo scientifico. “Mi interessava la vita religiosa comunitaria -spiega Giacomin- ispirata alla fede e alla ragione. Tema che non ho trovato in altri ordini religiosi, più vicini alla mia città. A 19 anni Giacomin giunse a Stresa per conoscere meglio il Centro Studi rosminiani e il direttore Padre Umberto Muratore lo indirizzò al Sacro Monte Calvario. Dopo due anni di noviziato andò a Roma per intraprendere gli studi filosofici. “Nel 2012 ho emesso i primi voti – dice - è proseguito il cammino di preparazione alla pofessione perpetua al Sacro Monte Calvario”. Ora proseguirà a Roma gli studi teologici. “La provvidenza mi mostrerà il cammino se la via sacerdotale, la missione – dice - o se proseguire come coadiutore e studioso del pensiero di Rosmini”. La festa della cella, per l'anniversario dell'arrivo del Beato Rosmini il 1828, prosegue sabato 24 febbraio a Domodossola arriverà l'arcivescovo emerito di Torino, il cardinale Severino Poletto. Alle 18 nella chiesa Collegiata presiederà la santa messa.


Oggi al Calvario la Festa della Cella di Rosmini con gli studenti

Sabato alle 18 in Collegiata a Domodosola la messa presieduta dal cardinale Severino Poletto
Antonio Rosmini venne ad abitare al Calvario di Domodossola, in una piccola ed angusta cella, il 19 febbraio del 1828, che in quell’anno era il martedì precedente le “Ceneri”: il giorno successivo, 20 febbraio, iniziò la Quaresima nella preghiera e nel digiuno cercando di comprendere cosa la volontà di Dio volesse da lui, e così diede inizio e fondò l’Istituto della Carità.
I Padri Rosminiani hanno celebrato oggi la Festa della Cella, in ricordo dell'arrivo del Beato, con gli studenti dell'Istituto Antonio Rosmini e dell'Istituto Alberghiero Mellerio Rosmini e con una giornata di visite aperte a tutti. Sulla cella era scritto, ed è ancora, il motto di Geremia: «Bonum est præstolari cum silentio salutare Dei» (È bene attendere nel silenzio la salvezza di Dio) .
Dalla beatificazione di Rosmini – il 18 novembre 2007 – nella piccola stanza è esposta alla venerazione dei fedeli una sua reliquia. Qui il sacerdote e filosofo di Rovereto ha vissuto, a periodi alterni, dal 1828 al 1851 scrivendo anche diverse note sue opere; al Calvario terminò le "Cinque Piaghe della Santa Chiesa".
Al termine della visita in cella oggi i ragazzi hanno assistito alla santa messa nel Santuario del Santissimo Crocifisso.
Altro momento clou in occasione dei festeggiamenti per l'anniversario dell'arrivo del Beato sarà sabato 24 febbraio quando a Domodossola arriverà l'arcivescovo emerito di Torino, il cardinale Severino Poletto. Alle 18 nella chiesa Collegiata presiederà la santa messa.
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