Visualizzazione post con etichetta Piemonte. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Piemonte. Mostra tutti i post

Centro di Spiritualità del Sacro Monte Calvario


Possibile visitare il Centro di Spiritualità del Sacro Monte Calvario, casa madre dei Rosminiani e chiedere ospitalità per l'organizzazione di gruppi oltre che naturalmente di singoli.... Chiedere dell'animatore del centro al numero + 39 0324 24 20 10

I sacri monti del Piemonte partendo dal Calvario di Domodossola

Dal Calvario di Domodossola al sacro monte di Ghiffa, da quello di Orta San Giulio a Varallo, il primo ad essere stato realizzato. Un viaggio tra i sacri monti piemontesi in questa puntata di Laghi e monti con partenza proprio dall'Ossola e due guide d'eccezione: la presidente dell'ente di gestione dei sacri monti piemontesi Francesca Giordano e lo storico dell'arte Luca Di Palma.
 in vcoazzurra TV


 

Riprendono le celebrazioni festive e feriali nelle parrocchie della diocesi

Pubblichiamo di seguito la nota del presidente della Conferenza episcopale piemontese sulla ripresa delle celebrazioni festive e feriali. Le attività di catechismo e degli oratori riprenderanno in concomitanza con la riapertura delle scuole.

Visto il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri in data 1° marzo 2020 e l’Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale in data 1° marzo 2020, i Vescovi della Regione Piemontese,
DISPONGONO QUANTO SEGUE
Si riprenda la celebrazione delle sante Messe festive e feriali e dei funerali (con o senza la messa) seguendo le norme di contingentazione indicate dalle Autorità Civili.
Restano in vigore le norme prudenziali della recezione della Comunione in mano, dell’astensione dal segno della pace e delle acquasantiere vuote.
In concomitanza della riapertura delle Scuole, si possono riprendere tutte le altre attività ordinarie (catechismi, oratori, ecc…).

+ Cesare Nosiglia
Presidente della Conferenza Episcopale Piemontese

Un libro sul patrimonio Unesco dei Sacri Monti presentato in Vaticano



Il volume “I Sacri Monti. Un patrimonio Unesco tra Piemonte e Lombardia” è stato presentato ufficialmente all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede. Il libro, edito da Silvana Editoriale, illustra, attraverso le spettacolari immagini appositamente realizzate da Marco Beck Peccoz, i testi storici di Elena De Filippis e l’autorevole introduzione di Antonio Paolucci, i sette Sacri Monti piemontesi (Belmonte, Crea, Domodossola, Ghiffa, Oropa, Orta e Varallo) e i due lombardi (Varese ed Ossuccio).
“I Sacri Monti,  pregevoli esempi di architettura del paesaggio – ha sottolineato l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte Vittoria Poggio -, sono sorti sotto la spinta della fede cattolica delle comunità locali e raccolgono, al loro interno, sintesi estremamente significative di aspetti devozionali, artistici, culturali e naturalistici. Essi rappresentano per il Piemonte una rete di 7 complessi monumentali e altrettanti santuari di richiamo ben distribuiti sul territorio, che l’amministrazione considera  come un faro per lo sviluppo e la rivitalizzazione dei territori in chiave culturale e turistica, senza trascurare le comunità locali”.
 “I Sacri Monti. Un patrimonio Unesco tra Piemonte e Lombardia” è indubbiamente una fondamentale iniziativa di promozione della conoscenza di un patrimonio complesso e straordinario che ancora necessita di azioni che lo conducano ad essere anche maggiormente riconosciuto. Oggi – ha concluso l’Assessore – attraverso le immagini fotografiche è possibile raggiungere la finalità di rendere maggiormente riconoscibili i tratti di questi magnifici complessi, assecondando altresì quella che è una caratteristica peculiare del patrimonio dei Sacri Monti, ovvero la capacità di suscitare emozione e intimo coinvolgimento in chi guarda”.
tratto da http://www.piemontetopnews.it 

Anche il Sacro Monte Calvario di Domodossola su Tv2000 Sabato 5 Ottobre 2019 alle ore 17.30


Da sabato 28 settembre alle ore 17.30 per conoscere più da vicino Orta, Domodossola, Ossuccio, Varallo, Ghiffa, Varese, Oropa e Belmonte

ROMA – Orta, Domodossola, Ossuccio, Varallo, Ghiffa, Varese, Oropa e Belmonte, sono protagonisti su Tv2000 della serie di documentari ‘Sacri Monti’ di Piemonte e Lombardia, dal 2003 patrimonio Unesco dell’umanità. In onda dal 28 settembre il sabato alle ore 17.30.
I Sacri Monti, incantevoli dal punto di vista naturalistico, sono fortemente legati alla devozione popolare e ricchi di testimonianze storiche e artistiche. Nascono tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo, con l’idea di creare in Europa percorsi di preghiera alternativi alla Terrasanta, all’epoca inaccessibile per la presenza dei Mori.
I frati minori, custodi del Santo Sepolcro, individuano un modello devozionale per Varallo, disegnato attorno al 1480, per costruirvi una “Nuova Gerusalemme”. Carlo Borromeo, vescovo di Milano, favorisce la creazione di altri Sacri Monti, come concreta espressione di fede e come baluardi contro gli eretici. A quello di Varallo, seguono i Sacri Monti di Crea, Orta, Varese, Oropa, Ossuccio, Ghiffa, Domodossola e Belmonte, oggi legati tra loro dal Devoto Cammino. Un viaggio, assolutamente inedito, alla scoperta di questi luoghi con l’aiuto di storici e archeologi, uomini di fede ed esperti d’arte, botanici e guardaparco.
di Clara Iatosti (giornalista Tv2000), Lucrezia Di Donna, e Armando Lorenzini
Puntata 5 ottobre 2019 ore 17.30
Domodossola
Raggiungiamo il Monte Calvario di Domodossola, già romitorio del filosofo Antonio Rosmini e oggi sede dell’Istituto della Carità, fondato dallo stesso Rosmini nel 1828 e dedicato agli studi rosminiani. Le nostre pellegrine entrano in contatto con il pensiero rosminiano e visitano il Sacro Monte che, partendo dalla città di Domodossola, si sviluppa lungo il percorso della via crucis con l’ascesa al monte, dove sorgono le ultime cappelle e l’istituto.

Il Calvario sulla grande Traversata delle Alpi. Sentiero Italia CAI 2019



Fino al 31 ottobre 2019 è possibile partecipare alla prima edizione di “Sguardi sulla GTA Piemonte”, concorso lanciato dalla Regione Piemonte con la partecipazione del Club Alpino Italiano e di Enti Parco regionali e nazionali che ha come filo conduttore la Grande Traversata delle Alpi, ovvero quello straordinario itinerario escursionistico che percorre l’intero arco alpino piemontese, dalla Valle Formazza e dal Lago Maggiore fino alla Valle Tanaro, coincidente con il tratto piemontese del Sentiero Italia CAI 2019.
Di questo cammino lungo più di 1.000 km, suddiviso in 71 tappe, dove si incontrano splendidi paesaggi naturali e tracce della presenza millenaria dell'uomo e della cultura alpina, i partecipanti possono fornire una testimonianza artistica in forma di fotografia, video o storia grafica. Saranno premiati i migliori sguardi emozionanti, intelligenti ed originali.

Acli Piemonte / Incontro Regionale di Formazione e Spiritualità al Sacro Monte Calvario di Domodossola


Risultati immagini per acli piemonte
Acli Piemnonte / Incontro Regionale di Formazione e Spiritualità 

GENERATIVITA’, BENI COMUNI E DEMOCRAZIA 
Sacro Monte Calvario dei Rosminiani Borgata Sacro Monte Calvario, 8 – DOMODOSSOLA

SABATO 4 MAGGIO 2019

9.00 Arrivo e caffè di benvenuto

9.30 Saluti Carlo Poli – Presidente Provinciale ACLI VCO

Preghiera comunitaria

Michele Pretti – Responsabile Vita Cristiana ACLI Piemonte 
Roberta Azzoni – Responsabile Formazione ACLI VCO 
don Mario Bandera – Accompagnatore Spirituale ACLI VCO 
don Pierluigi Giroli – Rettore del Sacro Monte Calvario

10.15 Generatività e Beni Comuni: significato, valori, applicazioni

Mario Tretola - Responsabile Formazione ACLI Piemonte

I modelli di Democrazia nel contesto Europeo

Matteo Bracciali – Responsabile Internazionale ACLI Nazionali

Documento ACLI Piemonte “Elezioni Regionali ed Europee”

Massimo Tarasco – Presidente Regionale ACLI Piemonte

11.30 Riflessione in comune

Testimonianza dal territorio del VCO:

Massimo Di Bari

13.00 Conclusioni

Massimo Tarasco – Presidente Regionale ACLI Piemonte

13,15 Visita guidata al Sacro Monte Calvario

14.00 Pranzo – Circolo ACLI “Santa Croce “

15.30 Verifica giornata e termine dei lavori

Proposte di ospitalità al Sacro Monte Calvario di Domodossola


Nella fedeltà alla tradizione Rosminiana, anche oggi la comunità del Calvario accoglie quanti – uomini e donne, laici e religiosi, singoli, famiglie e gruppi… – vogliano condividere qualche momento della sua esperienza umana e spirituale, nella ricerca dell’incontro con Dio e con gli uomini e le donne del nostro tempo. La Comunità, nella Casa di Ospitalità Religiosa, apre le sue porte a credenti e non credenti, desiderosi di confrontarsi e di ospitarsi reciprocamente nel rispetto delle propri cammini personali.

Le modalità di accoglienza presenti al Sacro Monte Calvario di Domodossola possono essere varie:
  • periodi di condivisione dei ritmi della vita religiosa, con la possibilità di partecipare alla preghiera liturgica ed, eventualmente, di colloqui personali;
  • accoglienza nei tempi di Quaresima, Pasqua, Avvento e Natale per momenti di ritiro e di preghiera;
  • proposte spirituali e culturali;
  • accoglienza di gruppi autogestiti (parrocchie, associazioni religiose e laiche, scout, convegni a carattere culturale, gruppi di meditazione ecc...).
A tutti coloro che vorranno farci visita e condividere, nell’arricchimento reciproco, la perenne novità che nasce dall’ascolto, dall’incontro, dalla preghiera… la comunità rivolge il suo più cordiale benvenuto.

Recettività 
- ospitalità: 60 posti letto in camere con servizi: triple, doppie e singole;
- convegni nella sala Bozzetti da 100 posti;
- ritiri ed esercizi spirituali anche per più gruppi contemporaneamente;
- rimessa auto in parcheggio interrato per 50 posti auto;
- mostre ed esposizioni nella sala Gaddo; brevi filmati documentari nella sala multimediale Clemente Rebora.

L’accoglienza dei gruppi rimane sospesa nel periodo invernale
dal 1 novembre al 15 febbraio

Mettere a punto un Piano strategico regionale del turismo in Piemonte

file/ELEMENTO_NEWSLETTER/18197/Parigi_Antonella_150618.jpg
Antonella Parigi, assessore al turismo della Regione Piemonte
Mettere a punto un Piano strategico regionale del turismo in Piemonte attraverso un percorso partecipato che coinvolga anche attori pubblici e privati: "stati generali" che delineino la situazione del settore nella Regione. L’iniziativa, lanciata a maggio, ha già fatto tappa a Novara, Biella, Vercelli e Cuneo ed ha ricevuto il plauso degli operatori che hanno chiesto di poter proseguire tale confronto anche negli anni futuri con una programmazione pluriennale a regia regionale. Quello piemontese è un territorio esteso e diversificato, per il quale enti e operatori hanno individuato una vocazione al turismo lento, esperienziale e sportivo, e la cui attrattività è legata anche alla sua posizione strategica, all’intersezione di grandi vie di percorrenza nord-sud ed est-ovest, vicino a importanti aeroporti internazionali, in primis Malpensa. Il turista che si cerca, in questo contesto, è quello con un livello culturale e possibilità di spesa medio-alti, ma che sia attento soprattutto alla sostenibilità, con l’obiettivo di preservare l’autenticità di queste aree. 
Gli elementi discussi ai tavoli di lavoro hanno spaziato dai prodotti turistici ai mercati di riferimento. Tra gli obiettivi individuati dai partecipanti, in particolare:
- lo sviluppo di politiche per aumentare la vivibilità dei territori anche per chi qui vive e lavora;
- valorizzare le specificità del territorio, le sue tradizioni e identità, in particolare attraverso i musei, piccoli e grandi;
- favorire modalità di programmazione a medio e lungo termine, evitando i progetti definiti “fiammifero”, che esauriscono cioè in poco tempo la loro funzione;
- fare emergere queste aree quale destinazione turistica per tutto l’anno, e non stagionale, in particolare per il comparto outdoor, la cui ricchezza offre attività per ogni stagione (sport invernali, cicloturismo, trekking, percorsi sentieristici e cammini devozionali);
- valorizzare le eccellenze culturali, dai Sacri Monti agli itinerari di Gaudenzio Ferrari, dai teatri ai festival;
- fare della ricchezza e della diversità dei paesaggi – montagna, pianura, risaie, canali - un elemento di attrattività turistica
- creare reti di collaborazione tra gli enti e gli operatori del territorio, tra i quali è stato individuato il ruolo strategico, tra gli altri, dell’Università del Piemonte Orientale;
- da parte degli operatori, la richiesta di investimenti, in particolare sulle infrastrutture di trasporto (comprese le piste ciclabili lungo i canali), e per realizzare una mappatura dei servizi della filiera turistica che ne migliori la visibilità e la promozione;
- individuare mercati e target specifici, che comprendono gli appassionati sportivi e i visitatori con una possibilità di spesa medio-alta e, sul versante dei mercati, sviluppare maggiormente nuovi mercati come gli Stati Uniti e la Cina.
Queste aree hanno un fortissimo valore aggiunto culturale, che si applica tanto al patrimonio culturale in senso stretto quanto all’enogastronomia, al paesaggio, all’artigianato, come ha evidenziato l'assessora regionale alla Cultura e al Turismo, che ha sottolineato quanto si stia lavorando sul versante degli investimenti, per aumentare sempre più la competitività del settore turistico, a cui devono contribuire anche la formazione sull’accoglienza e la promozione internazionale. Come Regione Piemonte, ha spiegato l’assesora Antonella Parigi, l’obiettivo è mettere a punto un piano strategico, ma soprattutto essere al servizio e alleati dei territorio. Il modello utilizzato nei tavoli di lavoro – noto con il nome di “Business Model Canvas” e in uso anche in altri ambiti imprenditoriali – ha permesso di individuare e discutere modelli di business innovativi utili alla crescita e allo sviluppo del turismo.Dopo quelle citate seguiranno altre tappe dedicati allo stato dell’arte del turismo in Piemonte, con e per i rappresentanti dei sistemi turistici locali. Nell’autunno è previsto inoltre un incontro finale per la presentazione del Piano strategico. Gli Stati generali del turismo sono un progetto dell’Assessorato alla cultura e al turismo della Regione Piemonte, realizzato da DMO Piemonte Marketing in partnership con BTO Educational e in collaborazione con: CNA, Confindustria, Confcommercio, Confartigianato, Confesercenti, Uncem e Unioncamere.

Brucia il tetto del convento della Sacra di San Michele, simbolo del Piemonte


FIAMME ALLA SACRA DI S. MICHELE, BRUCIA IL TETTO DEL CONVENTO 


ISPIRÒ 'IL NOME DELLA ROSA' DI ECO, SEAN CONNERY NEL FILM La Sacra di San Michele in fiamme. Un incendio e' divampato ieri sera sul tetto del monastero del monumento simbolo della Regione Piemonte. E' il luogo che ha ispirato Umberto Eco per il best seller 'Il nome della Rosa', da cui e' stato tratto l'omonimo film con Sean Connery. Sul tetto del monastero erano in corso lavori di ristrutturazione. Ancora da accertare le cause. 

Un incendio sì è sviluppato questa sera alla Sacra di San Michele in Val di Susa. Le fiamme hanno bruciato il tetto del monastero, che sta ai piedi del monumento, dove vivono i padri rosminiani. L'allarme è scattato alle 21: sono intervenuti i vigili del fuoco con otto squadre, assieme ai carabinieri e a un'ambulanza. Non è ancora possibile stimare l'entità del danno nè le cause del rogo con sicurezza, anche se le prime ipotesi danno la colpa a un corto circuito. Le fiamme, molto alte, si vedevano da grande distanza. I pompieri sono ancora al lavoro, non ci sono feriti.
Tre religiosi, gli unici che abitavano nel complesso, sono stati evacuati. "Abbiamo visto il fumo  e abbiamo  chiamato i vigili del fuoco  - dice don Giuseppe Bagattini rettore della Sacra - Da circa un mese stavano facendo dei lavori perchè c'erano delle infiltrazioni d'acqua. Li  avevamo chiesti noi".
I padri avevano appena finito la cena. "Ero tornato in stanza per preparare la messa di domani", racconta padre  Camillo Modesto. Con lui c'era anche il terzo religioso Joseph Vinod. Don Giuseppe vive qui da 15 anni quando  è diventato  rettore della Sacra. "Io per la Sacra sono  disposto a morire. Non abbiamo paura. Se dovremo andare via per una notte lo faremo,abbiamo dove andare, ma siamo pronti a rientrare nel monastero il prima possibile".
Per i soccorritori è stato difficile raggiungere la Sacra, arroccata sulla ripida vetta del monte Pirchiriano, ma in tarda serata le fiamme erano ormai sotto controllo. Nell'edificio andato a fuoco si stavando svolgendo lavori di ristrutturazione: una circostanza, questa, che richiama inevitabilmente altri incendi che con cadenza decennale hanno sfregiato bellezze architettoniche del Piemonte nelle quali c'erano lavori in corso, a partire dalla cupola del Duomo di Torino dove è custodita la Sindone, andata a fuoco nella notte tra l'11 e il 12 aprile 1997, per continuare con il castello di Moncalieri, residenza reale dove il torrione sud e l'appartamento di Vittorio Emanuele II bruciarono il 5 aprile del 2008
Monumento simbolo del Piemonte e luogo che ha ispirato lo scrittore Umberto Eco per il best-seller "Il nome della Rosa", la Sacra di San Michele è un’antichissima abbazia costruita tra il 983 e il 987 a 40 chilometri da Torino. Posta sulla via Francigena, da secoli è tappa dei pellegrinaggi tra l'Europa e l'Italia. Dall’alto dei suoi torrioni si possono ammirare il capoluogo piemontese e un panorama mozzafiato della Val di Susa. All’interno della chiesa principale della Sacra, risalente al XII secolo, sono sepolti membri della famiglia reale di Casa Savoia. Solo nel 2016 il complesso è stato visitato da oltre centomila persone. 


"Seguiamo con apprensione l'incendio che si è sviluppato nel monastero della Sacra di San Michele. Sono felice che i padri rosminiani che vivono lì stiano bene e siano illesi. Siamo e saremo vicini alla Sacra, simbolo della nostra Regione, per ricostruire e riparare quello che sarà necessario". Così Antonella Parigi, assessora alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte