Conventi e Monasteri. L’ospitalità estiva al Sacro Monte Calvario di Domodossola

Incontri, ritiri, corsi di formazione o semplici occasioni per condividere la vita di silenzio e preghiera dei religiosi rosminiani: Domodossola offre una singolare proposta.

«Auguro a tutti che il periodo delle vacanze, che inizia, sia un tempo di riposo e un’occasione per contemplare Dio nel capolavoro del suo creato». Sono le parole rivolte da Papa Francesco ai pellegrini durante l’udienza generale, qualche giorno fa.
Quale luogo migliore, per mettere in pratica questo invito, di monasteri, eremi e conventi? Ambienti in cui fare silenzio e mettersi in ascolto, lontani dallo stress del lavoro, del traffico, dai cellulari. In cui ci viene offerto un soggiorno fatto di tranquillità, serenità, in mezzo alla natura, unito a momenti di preghiera e di riflessione organizzati dai monaci.
In questo senso Domodossola e il Sacro Monte Calvario (Ospitalità Religiosa dei Rosminiani) offrono un luoghio di grande fascino paesaggistico e spirituale, anche nei mesi estivi  aperto a gruppi o singoli. 
Recettività 
- ospitalità: 60 posti letto in camere con servizi: triple, doppie e singole;
- convegni nella sala Bozzetti da 100 posti;
- ritiri ed esercizi spirituali anche per più gruppi contemporaneamente;
- rimessa auto in parcheggio interrato per 50 posti auto;
- mostre ed esposizioni nella sala Gaddo; brevi filmati documentari nella sala multimediale Clemente Rebora.
L’accoglienza dei gruppi rimane sospesa nel periodo invernale
dal 1 novembre al 15 febbraio

Sabato 28 luglio 2018 alle ore 21.15 il tradizionale “Concerto a lume di candela” nel Cortile dei Sodales del Convento dei PP. Rosminiani al Sacro Monte Calvario di Domodossola

COMUNICATO STAMPA 
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Festival Oxilia - teatro e musica per la terra d’Ossola Concerti 

Sabato 28 luglio alle ore 21.15 il tradizionale “Concerto a lume di candela” nel Cortile dei Sodales del Convento dei PP. Rosminiani al Sacro Monte Calvario di Domodossola

Il decalogo per le buone vacanze dell'anima

Il decalogo per le buone vacanze dell'anima
«Coltiva lo stupore», «ascolta la Parola», «liberati dal frastuono», «invita gli amici a contemplare il bello e il vero». 


Dieci punti per dare senso ai giorni di ferie. Parole adatte  a chiunque voglia vivere i giorni di sosta e di pausa nella fede e nell’ascolto del Signore.
«Dio ti parla nella sua Parola: nei testi liturgici di ogni giorno, negli insegnamenti del Papa, nel tuo prossimo, nella bellezza del creato: ascolta! Soprattutto apriti interiormente alla Parola biblica. Liberati dal chiasso, dal frastuono di ambienti “parolai”, dove si covano storture vuotaggine e violenza », il primo suggerimento, a cui segue la seconda perla: «Buona cosa è per te vivere in pienezza la giornata mettendo in pratica quanto la Parola di Dio ti ha detto».
Ancora: «Casa del Signore è la tua persona, specialmente il cuore. Rientra spesso lì, per un contatto di fede viva col Signore ». Quarto punto: «Dedica ogni giorno un po’ di tempo a pause contemplative, che sono anche distensive». Da questo atteggiamento scaturisce il successivo consiglio: «Esercita e coltiva la tua capacità di stupore e meraviglia, osservando quanto di vero di bello e di buono c’è intorno a te. Sia viva in te l’attitudine al “grazie”».
Di qui l’invito: «Fa’ in modo che anzitutto quelli che vivono con te si percepiscano veramente amati da te». C’è poi una sollecitazione al sano amore di sé: «Godi di poter riposarti, arricchendoti spiritualmente e mai abdicando al tuo essere persona a immagine e somiglianza di Dio.
Ricorda che la preghiera è anche un nobilissimo riposo dello spirito». Le ultime tre pillole sono un concentrato di Vangelo da mettere in pratica nella quotidianità: «Là dove sono espressioni autentiche di verità, bontà, bellezza, invita anche i tuoi amici a fare esperienze veramente umanizzanti, ispirate agli insegnamenti del Signore.
Ti stia a cuore la gioia (anche se a volte faticosa) di conoscere sempre più in profondità cose antiche e nuove, a favore della tua crescita umano cristiana. Tieniti lontano dalle insulsaggini anche se spesso conclamate importanti dalla prepotenza pubblicitaria». Infine, «le vacanze sono un tempo dove l’esercizio del discernimento conduce lietamente a quelle scelte in sintonia con il progetto di Dio su ciascuno di noi: qualcosa di bello di nobile, di liberante. In sintonia con l’affettuoso illuminato magistero di papa Francesco».
da Avvenire